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[ITALIA] Fabbriche aperte, scioperi e assemblee vietati: l’Union Sacrée del coronavirus

Ora che c’è l’Union Sacrée della Nazione tutta di fronte al coronavirus, esattamente come in ogni guerra, c’è chi viene schierato in prima linea a combattere e chi se ne sta imboscato nelle retrovie.

Nelle fabbriche si lavora come sempre, anche se i figli della classe operaia non vanno a scuola.

Poi gli operai restano esposti al contagio nei reparti, ma nel frattempo hanno perso il diritto di assemblea e dunque anche quello di parola.

Ad esempio alla Mittal di Cornigliano scatta la cassa integrazione per 130 operai, gli altri devono andare comunque al lavoro e allora le maestranze chiedono l’assemblea, ma questa viene vietata con la scusa del coronavirus (vedi qui).

Evidentemente questo virus coronato e aristocratico è molto selettivo, risparmia chi lavora ma colpisce chi si riunisce in un’assemblea sindacale.

S.I. Cobas Roma