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[ITALIA] Stato di agitazione prorogato a oltranza: verso lo sciopero nazionale

All’attenzione del Presidente del Consiglio
Giuseppe Conte

E di Ministro del Welfare, Dipartimento della Funzione Pubblica, Ministro delle infrastrutture e dei trasporti

E di Confindustria, Confetra, Fedit, Assologistica, Legacoop

Milano, 12/03/2020

OGGETTO: PROROGA AD OLTRANZA DELLO STATO DI AGITAZIONE NAZIONALE SU TUTTE LE CATEGORIE INDETTO IN DATA 11/03/2020

Nel mentre l’OMS decretava lo stato di pandemia globale, il governo Conte, nella serata di mercoledì 11 marzo ha emanato un nuovo DPCM che impone la chiusura degli esercizi commerciali non necessari ma continua a consentire che almeno 15 milioni di lavoratori del settore privato e della grande, media e piccola industria vengono lasciati completamente in balia del coronavirus e del più totale arbitrio delle parti datoriali, che allo stato attuale sono lasciate libere di applicare a loro piacimento, o anche di disapplicare del tutto, le vaghe e generiche “indicazioni” (prive di qualsivoglia valore cogente) elencate nel suddetto DPCM relativamente al rispetto delle misure di prevenzione del contagio e della sanificazione di impianti, locali, mezzi e strumenti di lavoro.

In queste ore scioperi e agitazioni spontanee stanno attraversando tutta l’Italia e tutte le categorie.

Il SI Cobas, alla luce di quanto già esposto nel testo dello stato di agitazione nazionale indetto mercoledì 11 marzo, ritiene del tutto irresponsabile la condotta delle parti datoriali (su tutte Confindustria che, nel bel mezzo di una pandemia, si ostina a pretendere l’apertura a oltranza di tutte le attività ad eccezione di quelle commerciali), e reputa gravemente omissiva la condotta del governo nazionale in termini di tutela della salute pubblica.

Non avendo finora ricevuto alcuna risposta alle nostre dei giorni precedenti, ed avendo altresì appreso solo dalla stampa che tra poche ore, nella mattinata del 13 marzo, si terrà un tavolo in videoconferenza da cui viene esclusa ancora una volta la nostra organizzazione sindacale, dichiariamo la proroga ad oltranza dello stato di agitazione nazionale, ed entro i prossimi due giorni decideremo termini e modalità di uno sciopero generale nazionale.

Precisiamo infine che i disagi che dovessero determinarsi in conseguenza di uno sciopero nazionale, in particolare nel comparto del trasporto merci e logistica in cui il SI Cobas conta decine di migliaia di aderenti, tanto più nel contesto di emergenza attuale, saranno la conseguenza inevitabile della chiusura totale da parte di governo e parti datoriali alle richieste di confronto che la scrivente ha in più occasioni formulato.

Per il SI Cobas nazionale
Aldo Milani


NON SIAMO CARNE DI MACELLO!

ESTENDERE AD OLTRANZA LO STATO DI AGITAZIONE ED ENTRO I PROSSIMI GIORNI SI DECIDERÀ LO SCIOPERO GENERALE NAZIONALE!

Mentre OMS decreta la pandemia, il governo Conte ha emanato ieri sera un nuovo che si limita a chiudere una piccola parte di esercizi commerciali.

Di fatto, almeno 15 milioni di lavoratori del settore privato e della grande, media e piccola industria vengono lasciati completamente in balia del coronavirus e del più totale arbitrio dei padroni, che mossi dal loro tornaconto economico, vengono lasciati liberi di chiudere mettendo tutti in ferie forzate, o restare aperti, il più delle volte senza la benché minima misura di prevenzione dai contagi e senza neanche sanificare i luoghi di lavoro.

In alcuni casi partono addirittura i primi licenziamenti per ragioni economiche, come se nulla fosse!

È evidente che l’ultimo Dpcm è stato scritto sotto dettatura di Confindustria!

In queste ore scioperi e agitazioni spontanee stanno attraversando tutta l’Italia e tutte le categorie.

Il SI Cobas ritiene la condotta di padroni e governo gravissima e irresponsabile.

Per questo già nella giornata di ieri abbiamo proclamato lo stato di agitazione nazionale: in una situazione di caos come quella attuale, il nostro primo dovere è di tutelare sia la salute che il salario dei lavoratori, quindi per noi ogni iniziativa di sciopero o di sciopero bianco che parte dal basso sui singoli magazzini e luoghi di lavoro a causa delle mancate misure di tutela e prevenzione dal contagio è pienamente legittima ed in linea con lo stato di agitazione nazionale.

In attesa di conoscere i contenuti del decreto-legge su economia e lavoro che dovrebbe essere varato domani, il SI Cobas estende ad oltranza la durata dello stato di agitazione proclamato ieri, ed entro i prossimi due giorni deciderà termini e modalità di uno sciopero generale nazionale.

Lo sciacallaggio ad opera di alcune testate giornalistiche manovrate dai padroni lo rispettiamo al mittente: se il governo non si decide a chiudere tutte le attività non essenziali all’approvvigionamento di generi di prima necessità, garantendo al contempo la continuità del salario pieno per tutti, si dovrà assumere la responsabilità delle conseguenze gravi ed incalcolabili che si determineranno sui luoghi di lavoro.

12 marzo

SI Cobas nazionale

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