Il tempo dell’attesa è scaduto.
A Napoli si torna in piazza!
La pandemia CoVid-19 si sta sempre più rivelando un affarone per i padroni e un cappio al collo per i proletari.
Per i capitalisti e i grandi gruppi industriali una pioggia di sgravi, finanziamenti a tasso agevolato e il Bengodi della cassa integrazione senza bisogno di dimostrare lo stato di crisi, in modo da massimizzare i profitti e scaricare gran parte dei costi sulle casse dello stato.
Per lavoratori, precari, disoccupati e finte partite Iva la fame, causata dai ritardi nell’erogazione degli ammortizzatori sociali, condizioni di lavoro sempre più schiavistiche e spesso prive di misure di sicurezza e di prevenzione dal contagio…
I nuovi DPCM riaprono tutte le attività finalizzate al profitto, allo sfruttamento e all’accumulazione e mantengono blindato ogni attività connessa alla vita sociale: vietati gli scioperi, vietata l’attività sindacale, vietate le manifestazioni, vietate le assemblee, vietato il diritto allo studio con migliaia famiglie e di donne proletarie mandate ad ammassarsi in fabbriche, magazzini e centri commerciali ma impossibilitate a mandare i propri figli a scuola e quindi ulteriormente oberate dal superlavoro domestico.
La “fase 2” di Conte per milioni di lavoratori e disoccupati si può tradurre nel motto: PRODUCI-CONSUMA-CREPA!
Per tre mesi siamo stati tappati in casa per senso di responsabilità verso la nostra salute e quella della collettività, mentre tanti nostri fratelli di classe, nelle fabbriche, nei magazzini e negli ospedali venivano definiti “eroi” nel momento stesso in cui venivano mandati al macero.
Ma ora il tempo dell’attesa è scaduto.
Risposte concrete per disoccupati, operai e cassintegrati!
A Napoli si torna in piazza!
Sabato ore 15 Piazza Dante.
S.I. Cobas Napoli