PROTESTA DEI LAVORATORI DELL’ACCOGLIENZA ALL’INAUGURAZIONE LIDL DI BEINASCO (TO)!
Paghe da fame e diritti negati per i lavoratori dell’accoglienza assunti da Cmf, la quale fornisce manodopera e servizi al colosso Mondialpol e alla multinazionale Lidl.
Come lavoratori da questa mattina siamo in sciopero e ora stiamo protestando all’inaugurazione del nuovo punto vendita a Beinasco (TO), per: denunciare le nostre condizioni di sfruttamento e precarietà, ottenere avanzamenti economici e contrattuali, migliorare delle nostre condizioni di vita.
A seguito della protesta, i rappresentanti Lidl presenti all’inaugurazione si sono impegnati a farci incontrare – come lavoratori organizzati insieme S.I. Cobas – con Cmf Nord: attendiamo quindi una comunicazione ufficiale per fissare finalmente tale incontro, per discutere le nostre rivendicazioni e risolvere le nostre problematiche.
Non si molla di un centimetro: la nostra lotta continua, è la lotta di tutti per conquistare salario diritti e dignità.Uniti si vince.
Chi tocca uno tocca tutti: avanti fino alla vittoria!
S.I. Cobas Torino
PAGHE DA FAME e DIRITTI NEGATI
per i LAVORATORI DELL’ACCOGLIENZA AL LIDL
Gentili clienti, da anni ci conoscete e ci vedete qui all’ingresso dei supermercati LIDL, dove con attenzione cerchiamo di svolgere il nostro lavoro per agevolarvi nella vostra permanenza per gli acquisti, ma forse non sapete che:
– ogni anno, le aziende per cui lavoriamo cambiano nome (seppur le persone rimangano le stesse) per abbassare il nostro salario e i nostri diritti tramite nuovi contratti
– ogni anno ci costringono ad accettare condizioni a dir poco illegittime:
– paghe orarie anche di pochi euro l’ora, nonostante la fatica e pericolosità del lavoro
– paghe mensili bassissime a fronte di 180 – 200 ore di lavoro
– scatti di livello, ferie, permessi, tredicesime… mai considerati
– contratti spesso a termine, anche se molti di noi lavorano da più di 10 anni
– non rinnovo dei contratti a quei lavoratori che hanno chiesto diritti e miglioramenti, pur avendo anni di anzianità
Causa di questa nostra condizione di sfruttamento e oppressione è il gioco degli appalti e dei sub-appalti: infatti, la multinazionale LIDL concede l’attività in appalto al gruppo Mondialpol, che a sua volta la sub-appalta a Cmf Nord… la quale si assume il rischio di non rispettare i diritti dei lavoratori, così chiudendo il cerchio dell’illegittimità.
MA A PAGARE SIAMO NOI E LE NOSTRE FAMIGLIE
CHE A STENTO SOPRAVVIVIAMO!
PERCIÒ AUSPICHIAMO CHE LIDL INTERVENGA AL PIÙ PRESTO PER METTERE FINE A QUESTO SFRUTTAMENTO CHE DA ANNI STIAMO SUBENDO
Ti chiediamo solidarietà facendo un piccolo gesto concreto: chiama il LIDL al numero 011 98 25 318 o al 800 48 00 48, oppure scrivigli un messaggio su www.lidl.it/contatti
LAVORATORI ACCOGLIENZA al LIDL S.I. COBAS