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[CINA] Era Covid-19, armi ipersoniche anziché ospedali e vaccini: con gli Usa, cresce la corsa alle armi nel Pacifico

USA E CINA SPINGONO PER MODERNIZZARE ED ESPANDERE LE ARMI

NELLA CONTESA PER IL DOMINIO NAVALE NEL PACIFICO

Si prevede una ulteriore intensificazione della competizione tra Cina e Stati Uniti per il potenziamento delle rispettive marine militari.

Gli Stati Uniti, consapevoli del proprio ritardo riguardo alle armi ipersoniche rispetto a Cina e Russia, hanno annunciato che equipaggeranno i loro sottomarini d’attacco e oltre 60 cacciatorpediniere con missili ipersonici, superiori ai missili supersonici anti-nave cinesi, nel tentativo di respingere la crescente minaccia rappresentata dalla Cina nel Pacifico (dal sito web Defense News, Robert O’Brien consigliere per la sicurezza nazionale del presidente Donald Trump).

I missili ipersonici – AGM-183A Air-launched Rapid Response Weapons, o ARRWs – sono in grado di viaggiare a più di cinque volte la velocità del suono, e 25 volte la velocità di un aereo passeggeri (fino a 15000 miglia/h), e hanno un raggio di azione superiore di centinaia se non migliaia di km ai 300-560km dei missili anti-nave attualmente usati, il che aumenterebbe significativamente la loro capacità di
attaccare letalmente altre navi e obiettivi terrestri.

La combinazione di velocità, manovrabilità e altitudine dei missili ipersonici può renderli difficili da tracciare e intercettare.

Otto di questi prototipi costano 1,1miliardi di $, ma il loro costo sarebbe già lievitato del 40%.

Michael Fabey, esperto navale americano di Jane ed editore statunitense di Jane’s Fighting Ships, ritiene però prematuro il piano degli Stati Uniti di equipaggiare i loro cacciatorpediniere con missili ipersonici.

Ci sarebbe ancora molto da fare per renderlo realizzabile, sia dal punto di vista “tecnico” che per i costi.

Per essere pienamente operativi con questi missili, gli Stati Uniti dovrebbero (secondo un analista australiano in strategia della difesa) disporre di capacità avanzate di intelligence, sorveglianza e ricognizione a livello spaziale, e nel frattempo i russi e i cinesi accelereranno i loro programmi.

Esistono due tipi di armi ipersoniche.

Veicoli ipersonici a planata, portati da un razzo ad un’altezza di 25-62 miglia e poi fatti planare verso l’obiettivo.

Missili ipersonici da crociera, alimentati da motori a reazione e ad alta velocità, lanciati dopo che il bersaglio sia stato acquisito.

Entrambi i tipi sono in grado di trasportare carichi utili convenzionali o nucleari.

Sia Stati Uniti, che Cina e Russia hanno finora concentrato la ricerca e lo sviluppo su entrambe le categorie di armi ipersoniche.

Ad inizio ottobre il Segretario alla Difesa Usa, Mark Esper, ha sostenuto la necessità per la Marina degli Stati Uniti di dotarsi di almeno 500 nuove navi per assicurarsi nei prossimi decenni la superiorità marittima sulla Cina.

Il rapporto di ottobre del Servizio di Ricerca del Congresso Usa conclude che la marina cinese si è trasformata in “una formidabile forza militare nella regione vicina ai mari della Cina”; quella attuale sarebbe “la prima sfida di questo tipo che la Marina degli Stati Uniti affronta dalla fine della guerra fredda”.

Secondo l’esperto militare Song Zhongping il dispiegamento di armi ipersoniche da parte delle la marina statunitense spingerà la Cina a rispondere.

Anche la Cina sta modernizzando la sua marina, con una vasta gamma di piattaforme e armi come i missili balistici anti-nave e i missili da crociera.

Ha equipaggiato varie navi militari con sistemi d’arma close-in Type 730 e varianti supersoniche dei missili da crociera YJ-18, e ha migliorato i missili terra-aria per intercettare i bersagli in arrivo.

Anche la Cina dispone di un missile balistico ipersonico, il DF-17, progettato per trasportare un veicolo a planata ipersonica, che però non può essere lanciato da navi da guerra.

Presentato alla parata militare della Giornata nazionale cinese il 1° ottobre 2019, è il primo sistema d’arma ipersonico operativo della Cina e uno dei primi al mondo ad essere messo in piena operatività iniziale.

[Fonte: Daily Mail, 4.06.2020, Harry Howard; South China Morning Post, 1.11.2020, Kristin Huang. Traduzione di G. L.]