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[NAPOLI] Di Gennaro Spa: la legge vale solo se fa comodo al padrone? Basta con lo schiavismo! Riprendiamo la lotta!

DI GENNARO SPA: LA LEGGE VALE SOLO SE FA COMODO AL PADRONE?

BASTA CON LO SCHIAVISMO!

RIPRENDIAMO LA LOTTA!

A marzo del 2020, in piena ondata pandemica, Di Gennaro Spa, azienda di conferimento rifiuti aggiudicataria, tra l’altro, di numerosi appalti per Asia, ha licenziato il lavoratore Roberto Fabozzi, da quasi 35 anni dipendente della Di Gennaro con la mansione di autotrasportatore, e che da poche settimane aveva aderito al SI Cobas.

La “colpa” contestata Roberto era solo una: aver protestato contro i continui ritardi nei pagamenti da parte dell’azienda.

In realtà Di Gennaro, che delle verifiche svolte risulta aver sfruttato e sottopagato per anni i suoi dipendenti in barba al CCNL e alle norme sulla sicurezza, ha licenziato Roberto solo per vendicarsi della sua scelta di aderire al SI Cobas.

LO SCORSO 10 OTTOBRE IL TRIBUNALE DI NAPOLI, SEZIONE LAVORO, CON RITO SOMMARIO HA ORDINATO IL REINTEGRO DI ROBERTO DICHIARANDO IL LICENZIAMENTO ILLEGITTIMO.

POCHI GIORNI DOPO ANALOGA ORDINANZA È STATA EMESSA NEI CONFRONTI DEL SUO COLLEGA ESPEDITO GRASSO, ANCH’EGLI LICENZIATO ILLEGITTIMAMENTE.

CIONONOSTANTE, DOPO PIÙ DI DUE MESI LA DI GENNARO NON SOLO NON HA REINTEGRATO I 2 LAVORATORI IN SERVIZIO, MA ADDIRITTURA SI RIFIUTA ESPLICITAMENTE DI PAGARGLI LO STIPENDIO.

TUTTO CIÒ MENTRE I 12 COLLEGHI DI ROBERTO IMPIEGATI SUL SITO DI GENNARO DI SECONDIGLIANO, TUTTI ISCRITTI SI COBAS, SONO TENUTI A CASA DA 6 MESI, CON UNA CHIUSURA DEL SITO CHE È STATA MOTIVATA IN MANIERA TRUFFALDINA “A CAUSA DEL COVID”, QUANDO IN REALTÀ LA DI GENNARO HA TRASFERITO SUL SITO DI CAIVANO TUTTO IL MATERIALE DIRETTO A SECONDIGLIANO SOLO PER “PUNIRE” I LAVORATORI PER LA LORO SCELTA DI ADERIRE AL SI COBAS, TENTANDO PERSINO DI ACCAPARRARSI FURTIVAMENTE DI UNA CASSA INTEGRAZIONE CHE NON GLI SPETTA, E CHE NON A CASO L’INPS NON GLI HA AUTORIZZATO.

In pratica Di Gennaro Spa:

– viola il contratto nazionale;

– Truffa i lavoratori, tenendoli a casa e privandoli del salario senza alcun valido motivo;- impedisce l’esercizio delle libertà sindacali;

– specula sull’emergenza-Covid per il proprio bieco tornaconto;

– raggira l’Inps con dichiarazioni di crisi mendaci;

– truffa ASIA Spa, la quale gli ha affidato un appalto per il trasporto e il conferimento della raccolta differenziata in carta che è vincolato al conferimento in siti dislocati nel comune di Napoli;

– truffa i consorzi CONAI e COREPLA, i quali impongono ai propri consorziati il rispetto di un codice etico in cui è previsto il rispetto della legalità, dei diritti dei lavoratori e del CCNL;

– viola gli accordi sindacali firmati col SI Cobas a settembre, in cui si garantiva la riapertura immediata del sito di Secondigliano;

– contravviene alle sentenze della magistratura.

Ma quel che accade in Di Gennaro è tutto fuorché un caso isolato: al contrario è la punta dell’iceberg di una “prassi” che nei fatti è la norma in migliaia di aziende, nelle quali i padroni impongono la loro legge di schiavitù e di sfruttamento, e che spesso hanno anche la sfacciataggine di invocare la “legalità” non appena i lavoratori decidono di rispondere con la lotta ai loro soprusi quotidiani.

QUEL CHE È ANCOR PIÙ INAUDITO È IL FATTO CHE CIÒ AVVENGA CON LA COMPLICITÀ ASIA SPA, SOCIETÀ PARTECIPATA DEL COMUNE DI NAPOLI E GOVERNATA DALL’ AMMINISTRAZIONE “RIBELLE” DI DE MAGISTRIS, LA QUALE È SEMPRE RIMASTA IN SILENZIO, RIFIUTANDOSI DI ASCOLTARE I LAVORATORI E IL SINDACATO: EVIDENTEMENTE LE FILIERE DEL MALAFFARE CHE ANNI FA CAUSARONO L’EMERGENZA-RIFIUTI SONO ANCORA BEN LONTANE DALL’ESSERE ESTIRPATE.

È GIUNTO IL MOMENTO DI FERMARE QUESTO SCEMPIO E QUESTE ILLEGALITÀ, SENZA SE E SENZA MA: PER QUESTO IL SI COBAS HA APERTO LO STATO DI AGITAZIONE E FARÀ VALERE I DIRITTI DEI LAVORATORI IN OGNI SEDE E CON OGNI MEZZO.

REINTEGRO IMMEDIATO E A SALARIO PIENO PER ROBERTO, ESPEDITO E PER TUTTI I LAVORATORI DEL SITO DI SECONDIGLIANO TENUTI ILLEGITTIMAMENTE A CASA!

SOLO LA LOTTA PAGA

SI COBAS NAPOLI