LAVORO E INFORMAZIONE A PIACENZA: ABBIAMO UN PROBLEMA
Vogliamo dirlo chiaramente: a Piacenza c’è un problema di informazione rispetto al mondo del lavoro.
Non si tratta di un’accusa specifica a una testata o a un giornalista.
Conosciamo tanti professionisti del settore e sappiamo come spesso debbano litigare in redazione per poter svolgere correttamente il loro lavoro, senza appiattirsi sulle veline “di comodo” passate da qualche ufficio stampa padronale o confederale.Citiamo quindi qualche fatto commentandone la rispettiva copertura giornalistica in città.
1) Venerdì 21 maggio si è svolta la prima tappa del percorso di “teatro operaio”, messo in piedi dai lavoratori dello spettacolo Piacenza dopo la fortunata visita al Piccolo Teatro Occupato di Milano, e con la collaborazione degli occupanti stessi. I lavoratori dello spettacolo sono una branchia importante per il S.I.Cobas Piacenza, al quale hanno aderito in autunno rendendosi conto di essere stati gabbati per anni dai sindacati confederali. Lo spettacolo si è tenuto davanti alla Fedex-TNT in solidarietà ai 300 operai licenziati con la collaborazione della CGIL. E’ stato inviato il giorno stesso un lungo comunicato ai giornali sia cartacei che on line dove si spiegava l’iniziativa e la si metteva in connessione con le cariche della celere su parte dei lavoratori Fedex a Roma, avvenute in contemporanea. Nessun on line ha pubblicato il comunicato mentre solo un cartaceo ha pubblicato tre giorni dopo un trafiletto che depurava l’iniziativa dal collegamento con la lotta dei facchini Fedex. Crediamo sia fin troppo evidente come spaventi, e la prova la abbiamo avuta già con gli arresti di marzo, la grande capacità che il S.I.Cobas sta avendo nel catalizzare settori di lavoratori esterni alla logistica (spettacolo, sanità, agricoltura…). Ma, per l’appunto, cattivo servizio giornalisitico.
2) Lunedì 22 maggio quattro parlamentari sono intervenute per condannare la lentezza con cui il ministro Giorgetti sta gestendo la convocazione del tavolo con Fedex strappato dai S.I.Cobas dopo cortei, occupazione della sede nazionale del PD e l’incontro con il Presidente della Camera Fico a Roma. A riguardo, abbiamo inviato un comunicato stampa ai giornali che NESSUN online e NESSUN cartaceo ha preso in considerazione di pubblicare, quasi non riguardassero la città di Piacenza oltre 1.000 persone rimaste senza reddito famigliare. Cattivo servizio giornalistico.
3) Su un cartaceo di oggi e su TUTTI gli on line appare con tanto di “titolone” la notizia di un inutile tavolo in regione ottenuto da CGIL e CISl riguardo la vicenda Fedex. Tavolo identico si è tenuto due giorni fa con i soli S.I.Cobas (nessuna notizia a riguardo) ed è privo di ogni valenza, mancando la controparte Fedex (al momento coinvolta solo nella linea di trattativa nazionale con il S.I.Cobas, al quale sono iscritti TUTTI i lavoratori coinvolti). E’ evidente che i confederali stiano cercando di recuperare immagine dopo la scoperta (con tanto di manifestazione sotto la sede della CGIL in protesta) del fatto che alcuni suoi dirigenti erano attivamente coinvolti nella chiusura del magazzino. Sanno di non poter recuperare gli operai, puntano quindi a rifarsi l’immagine con l’opinione pubblica, mentre nel frattempo i lavoratori ci informano che telefonano uno ad uno agli operai rimasti senza lavoro (chi gli ha dato i numeri?) per convincerli ad accettare una buonuscita in cambio della rinuncia alla lotta. Ancora una volta, cattivo servizio giornalisitico.
4) Ieri notte (non per la prima volta, è già successo altre tre volte senza che i media ne dessero notizia a Piacenza) gli operai in sciopero (da oltre due mesi si recano ogni notte davanti alla Fedex di Milano e Bologna, dimostrando grande unità e senso di responsabilità) sono stati caricati dalle guardie private armate di bastoni mentre la polizia lasciava fare. Il Fatto Quotidiano riporta oggi la notizia, enorme per Piacenza e gravissima nel merito (link in coda alla nostra nota). Riusciranno i giornali piacentini questa volta a non fare finta che il principale tema per cui si discute di Piacenza in Italia non esista, voltando la testa per l’ennesima volta dall’altra parte? Ai posteri l’ardua sentenza…ma senza togliere spazio al passaggio del Giro d’Italia eh!
Si Cobas Piacenza