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[TORINO] Riders in sciopero per salario e sicurezza: paralizzate le consegne della multinazionale Just Eat. Investito un collega

SCIOPERO JUST EAT A TORINO:

UN PRIMO MOMENTO DI LOTTA CHE HA PARALIZZATO LE CONSEGNE.

AVANTI FINO ALL’OTTENIMENTO DELL’INCONTRO CON L’AZIENDA.

Nella serata di ieri un centinaio di riders JustEat, organizzati con il SI Cobas, hanno scioperato a Torino, bloccando la totalità delle consegne in tutta la parte nord della città e mandando in tilt l’applicazione.

Uno sciopero a cui si sono aggregati immediatamente anche i colleghi intercettati durante la mobilitazione e i picchetti davanti ai ristoranti e fast-food.

Durante la serata, ci è giunta la terribile notizia di un collega gravemente investito mentre lavorava.

A lui va tutta la nostra solidarietà, consci che fatti come questo sono all’ordine del giorno per noi riders, che mettiamo costantemente a rischio la nostra vita per un salario misero.

Al termine dello sciopero, l’assemblea dei lavoratori e delle lavoratrici ha deciso di proseguire la lotta.

Fino all’ottenimento dell’incontro con l’azienda, continuerà lo stato di agitazione, pronti, come riders, a mettere in campo tutte le azioni di protesta e di sciopero necessarie per far capire a Takeaway.com che non siamo dei numeri in una app, ma lavoratori, proletari in carne ed ossa che rivendicano salario, sicurezza, diritti e dignità.

Confidiamo che questa mobilitazione non rimanga confinata all’interno della città di Torino, ma che i colleghi e le colleghe delle altre città possano incrociare le braccia con noi ed unirsi nella lotta per la piattaforma rivendicativa che come lavoratori organizzati col SI Cobas stiamo portando avanti da settimane.

Si può alzare la testa, si può lottare.

Uniti si vince!

4 novembre

S.I. Cobas Torino


RIDER INVESTITO DURANTE LO SCIOPERO

DEI LAVORATORI JUST EAT A TORINO

Un altro incidente sul lavoro, stasera durante lo sciopero dei fattorini che consegnano il cibo a domicilio.

Mentre lavorava sulla strada, un collega rider è stato investito da una macchina.

Come lavoratori, stiamo lottando per la salute e la sicurezza, non solo per il salario e il contratto: siamo pagati meno del giusto e per di più corriamo un grande rischio, lavorando in mezzo alle macchine giorno e notte, freddo e caldo!

E oggi non pioveva: quando piove, gli incidenti con infortunio sono molto più probabili e gravi.

Lo sciopero dei riders continua, fin quando non ci sarà un incontro tra l’azienda ed i lavoratori per risolvere le nostre problematiche!

In particolare, nella piattaforma sindacale presentata all’azienda, emergono questi punti:

1) Via l’accordo integrativo firmato dai sindacati confederali che non solo è peggiorativo del contratto della logistica, ma precarizza ulteriormente il lavoro. In particolare, rifiutiamo l’inquadramento ai livello I ed L (livelli creati apposta per diminuire i già magri salari dei riders) mentre chiediamo che questi lavoratori siano inquadrati almeno come drivers di 4° Livello (9,64 euro l’ora di salario base) con l’applicazione integrale del CCNL Logistica e Trasporti, la quale comporta anche che la maturazione normale dei permessi (con l’attuale contratto I riders infatti ne maturano solo il 30%) e delle maggiorazioni corrette (lavoro domenicale pagato, supplementare al 18% invece che al 10%, notturno dalle 22 e non dalle 23 quando ormai il turno è finito).

2) Mezzi di lavoro (bici o scooter) che vengano forniti da TakeAway.com come in qualsiasi altra azienda della logistica: è impensabile che dei lavoratori subordinati debbano pagare con il loro salario le spese di manutenzione e lo stesso mezzo con cui lavorano. Nel periodo di transizione tra i mezzi propri e quelli aziendali, richiediamo inoltre un incremento significativo dell’indennità chilometrica.Oltre a ciò, a pochi giorni dall’inizio di Dicembre, la maggior parte dei lavoratori non ha ancora ricevuto il kit invernale per poter lavorare (pantaloni antipioggia, scarpe antiscivolo, giacche invernali…): richiediamo l’immediata distribuzione di questo materiale fondamentale per lavorare.

3) Necessità di organizzare meglio il lavoro attraverso la suddivisione della città in almeno 4 zone che garantiscano la possibilità di non dove consegnare ordini a distanze che spesso arrivano fino anche a 20 km, e che in tal modo non solo peggiorano il servizio, ma rendono assai più rischiosa l’attività lavorativa, incrementando infortuni e possibili incidenti. E’ la norma infatti che I riders debbano lavorare in parti della città estremamente distanti da dove hanno lo Starting Point.

4) Stop immediato all’attività lavorativa in caso di maltempo, con garanzia del salario pieno in quanto turno di lavoro: non si può rischiare la vita, lasciando la decisione di fermarsi o meno all’arbitrio dei singoli responsabili, che in tante città tra cui Torino causa incidenti che possono tranquillamente diventare mortali. Se non ci sono le condizioni per lavorare, bisogna fermarsi per proteggere la nostra salute.

5) Rispetto della disponibilità per i turni data dai lavoratori: in caso di aumento di lavoro vogliamo che vengano date più ore contrattuali a chi ne ha fatto richiesta, con rimozione del sistema di aumento ore basato sulle note negative o positive; piena applicazione, inoltre, della clausola di precedenza rimasta carta straccia.

6) Rimozione dell’opzione di consegna al piano, pericolosa per il furto dei mezzi e per il rischio di contagio. Tamponi, DPI, gel igienizzante forniti gratuitamente dall’azienda per tutelare realmente la salute e prevenire il rischio contagio Covid.

4 novembre

S.I. Cobas Torino