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[ITALIA] Ogni euro per la guerra è un euro sottratto alla salute

Ogni euro speso per la guerra

è un euro sottratto alla salute!

Con la scadenza del 5-6-7 aprile la nostra organizzazione sarà impegnata a far eleggere i nostri delegati alle Rsu ma, necessariamente, il tema della guerra si impone su tutto.

Netta è la nostra posizione contro le ipocrite manifestazioni di pacifismo a cui seguono l’invio di armi e uomini nelle aree di guerra.

La ossessiva retorica fatta di immagini di bambini, donne e ospedali sotto i bombardamenti certamente va a cogliere la comprensibile compassione verso le vittime di tanta violenza.

Ma la regia del governo Draghi cinicamente si appropria delle lacrime e delle sofferenza per alimentare nazionalismi e guerre.

Mai si erano viste nei conflitti di altre aree: Medio Oriente, Africa ecc tanti bambini e tante donne incinte innalzati a simboli di martirio.

Qui la sterilizzazione della morte, ad uso geopolitico, serviva a tacitare le coscienze per un esercizio asettico delle mattanze.

Le guerre e questa guerra sono solo il prodotto delle contese per il dominio dei mercati, per la rendita energetica (petrolio e gas) che si attua con l’esercizio di potenza.

Guerrafondaio è Putin e guerrafondaio è l’occidente, la Nato e il nostro governo!I costi in questo conflitto di interessi, tra le potenze, sono pagati come sempre dai lavoratori con una somma di sacrifici economici, privazione e come sempre avviene nelle guerre moderne, con la violenza sulla popolazione inerme.

Per sconfiggere la guerra bisogna sconfiggere chi la alimenta!

La concorrenza e la sete di profitto sono la vera causa e i padroni sono solo lo strumento di un sistema di produzione irrazionale e cinico.

Oggi ogni euro speso per la guerra è un euro sottratto alla sanità e alla vita!

Con questo spirito e con queste posizioni partecipiamo alle costituende Rsu.

La difesa dei nostri interessi, come categoria sanitaria, non può prescindere dall’opposizione netta a tutte le guerre, comprese le guerre condotte con mezzi “pacifici” che ogni giorno taglia la sanità e il salario con cui vivere.

23 marzo

S.I. Cobas Sanità e Funzione pubblica