CobasEmilia RomagnaLogisticaLombardiaMetalmeccanici

[ITALIA] Comunicati in solidarietà ai compagni SI Cobas e Usb colpiti dalla repressione (Gkn, Csa Vittoria, Cambiare rotta-Fiom, Adl Cobas)

Comunicati in solidarietà ai compagni del SI Cobas e dell’USB

colpiti dalla repressione (CSA Vittoria, GKN, Cambiare rotta – FIOM, Adl Cobas)

Comunicato Lavoratori GKN

SOLIDARIETÀ A USB E SI COBAS!

TENIAMOCI LIBERI E LIBERE!

La guerra è elemento strutturale e prevalente in un sistema in continua competizione per l’egemonia politica ed economica a livello globale. La guerra chiama a sé tutti i livelli sottostanti producendo ricadute interne ad ogni Stato. In Ucraina la ricaduta di questo scontro è stato il colpo di stato del 2014 e la guerra che da allora non si è mai fermata: prima fatta dall’esercito di Kiev contro il Donbass per servire gli interessi di espansione della Nato verso est e che poi ha vissuto una escalation con l’intervento dell’esercito della Federazione Russa.

In Italia la ricaduta della guerra la vediamo chiaramente nell’aumento dei carburanti, delle bollette, dei prezzi al consumo e delle materie prime, nell’asservimento dei nostri territori alle politiche di guerra sia per installare un rigassificatore sia per costruire una base militare o per far passare il traffico d’armi.

La guerra sul fronte interno è anche e soprattutto repressione di ogni elemento di incompatibilità che potrebbe minare la pace sociale necessaria ad un sempre maggiore sfruttamento dell’uomo sull’uomo, sulla donna e sull’ambiente.

Se questo è il contesto generale in cui ci muoviamo, il particolare oggi non può che corrispondere all’attacco repressivo contro USB e Si Cobas scattato all’alba del 19 luglio con perquisizioni ed arresti.

Ai compagni e alle compagne messi sotto inchiesta e in misura cautelare va tutta la nostra solidarietà.

Per questo chiamiamo alla convergenza sulle iniziative che eventualmente si produrranno in città e sulla manifestazione in programma per sabato 23 luglio a Piacenza sulla quale faremo seguire nelle prossime ore indicazioni più precise.

PER QUESTO, PER ALTRO, PER TUTTO!

Insorgiamo con i lavoratori Gkn

***

Comunicato CSA Vittoria

Solidarietà ai compagni arrestati.

Solidarietà al SICOBAS e all’USB

Come pensavamo la situazione economica è evidentemente molto peggiore di quello che è percezione diffusa se Governo, Confindustria e i padroni della logistica sono arrivati a tanto.

Gli arresti domiciliari per 4 dirigenti del Sicobas, tra cui il coordinatore nazionale e 4 dirigenti dell’USB, sono un atto di terrorismo politico-giudiziario.

L’imputazione è quella di “associazione a delinquere” per un ciclo di 7 anni di lotte dure davanti ai cancelli dei principali hub della logistica nel Piacentino per un miglioramento delle condizioni di vita per decine di migliaia di lavoratrici e lavoratrici che si sono liberati dalle catene della schiavitù a cui erano legati con contratti e condizioni di lavoro miserabili.

Questo ciclo di lotte ha scoperchiato un criminale intreccio tra potentati economici e politici locali e nazionali (quasi una “cupola” di potere dove ognuno copre le spalle degli altri) subordinazione sindacale con contratti al ribasso o in delega, magistratura e polizia tendente ad una pacificazione forzata per un sempre maggiore accumulo di profitti.

La crisi già strutturale del modo di produzione capitalistico sta avendo un’accelerazione impressa dalla guerra che ha azzerato il rimbalzo economico post covid.

Confindustria, padroni della logistica e governo sanno che la situazione potrà peggiorare fino ad una recessione accompagnata da un innalzamento complessivo del costo della vita mettendo in discussione le condizioni già di sopravvivenza per milioni di lavoratori e lavoratrici.

Confindustria padroni e governo sanno che il settore della logistica è un ganglio vitale per il sistema economico italiano come sanno anche che le lotte dei lavoratori di questo settore hanno rappresentato un punto avanzato delle rivendicazioni sindacali e della lotta di classe.

Reprimere e colpire le lotte (e fondamentalmente il diritto di sciopero) e chi difende i diritti dei lavoratori con l’imputazione di “associazione a delinquere” vuol dire che i padroni hanno paura del futuro e stanno dando un monito di terrorismo preventivo per far capire ad ogni lavoratore ad ogni lavoratrice che deve abbassare la testa e accettare il quadro di compatibilità che ci viene imposto.

Auspichiamo che questo gravissimo atto repressivo spinga ogni sindacato conflittuale, ogni struttura politica e sociale ad una risposta unitaria politica oltre che sindacale non solo sulla risposta alla repressione ma complessivamente sulla risposta di classe alla crisi economica politica e sociale del sistema economico capitalista responsabile di guerra, sfruttamento e di una devastazione ambientale che sta arrivando ad un punto di irreversibilità e mercificazione dei rapporti umani.

Rispondiamo con una mobilitazione unitaria a questo atto di repressione e terrorismo preventivo.

Chiediamo la liberazione immediata dei compagni.

Solidarietà al Sicobas e all’Usb.

Per una mobilitazione unitaria contro il capitalismo che produce guerra, sfruttamento, devastazione e repressione.

I compagni e le compagne del Csa Vittoria

***

Comunicato di Augustin Bruno Breda, Cambiare rotta-FIOM (Electrolux Susegana)

ARRESTATI ALL’ALBA DIRIGENTI SINDACALI DELLA LOGISTICA,

PROVE TECNICHE DI REGIME

CONTRO LE ORGANIZZAZIONI SINDACALI CONFLITTUALI

Gravissima operazione di polizia in corso da stamattina con arresti domiciliari nei confronti di dirigenti sindacali USB logistica e Si Cobas.

E’ chiaro che siamo davanti a un’operazione repressiva fuori dall’ordinario che mira a minacciare e colpire alla testa le lotte del sindacalismo conflittuale in uno dei settori più combattivi e strategico per l’economia del paese.

L’intensificazione della guerra di classe dall’alto per scaricare su giovani e lavoratori la crisi – tra controriforme del PNRR, economia di guerra, crisi energetica e inflazione – rischia il prossimo autunno di far saltare il tappo della pacificazione sociale. Non a caso, tutti i servi di regime sono in fibrillazione per sostenere la continuità del governo Draghi e degli interessi che rappresenta, dal comunicato della CGIL, a quello dei sindaci e dell’associazionismo più vario, fino alle imbarazzanti piazze per Draghi e l’Unione Europea di ieri promosse da Italia Viva, +Europa e partitini assortiti della stessa natura.

La misura è colma, non ci faremo intimidire da questa operazione repressiva che punta direttamente contro chi in questi anni ha saputo organizzarsi trasformando sfruttamento e rabbia in conflitto sociale. Siamo pronti a mobilitarci a difesa delle lotte e dei compagni arrestati, verso lo sciopero generale e le mobilitazioni in un autunno che dovrà essere caldissimo contro Draghi, governo e padroni.

Non un passo indietro!

Cambiare Rotta

OSA

***

NON SI ARRESTANO LE LOTTE: MOBILITIAMOCI CONTRO GLI ARRESTI DI 6 DIRIGENTI DEL SI COBAS E DI USB, MESSI AI DOMICILIARI, E CONTRO LE INNUMEREVOLI MISURE RESTRITTIVE ATTUATE NEI CONFRONTI DI MOLTI ALTRI LAVORATORI E DIRIGENTI SINDACALI.

LIBERTA’ SUBITO PER I COMPAGNI ARRESTATI

GRAVISSIMA  OPERAZIONE DI RAPPRESAGLIA GIUDIZIARIA CONTRO LE LOTTE CHE HANNO CANCELLATO SCHIAVITU’, CAPORALATO, EVASIONE FISCALE E CONTRIBUTIVA IN MOLTISSIME REALTA’ DELLA LOGISTICA A PARTIRE DAL POLO DI PIACENZA.

Nella mattinata odierna è stata messa in atto una pesantissima operazione di polizia, frutto di un impianto accusatorio che ha preso in considerazione le lotte che si sono succedute nel comparto della logistica dal 2014 al 2021, con l’intento esplicito di trasformare in una ASSOCIAZIONE A DELINQUERE un patrimonio formidabile di lotte contro le forme più bestiali di sfruttamento, contro il caporalato, la logica perversa del lavoro in appalto,  contro l’uso criminale delle cooperative, contro l’evasione fiscale e contributiva e per ottenere migliori condizioni contrattuali e retributive rispetto ai contratti nazionali firmati dai sindacati collusi.  

Si tratta di una operazione gravissima in quanto ribalta completamente le parti: le vere associazioni a delinquere, quelle che per molti anni hanno lucrato illegalmente sul lavoro sottopagato di centinaia di migliaia di lavoratori, continuano ancora in moltissime situazioni a proliferare, mentre quelle organizzazioni sindacali che hanno contrastato tutto ciò, pagando anche con la vita, vedi i casi  Abd El Salam e Adil, per avere combattuto con determinazione contro tutto ciò, vengono trasformate in associazioni a delinquere.

Questi compagni sono accusati di avere organizzato scioperi, picchetti, occupazioni dei magazzini, assemblee per arrivare alla sottoscrizione di accordi migliorativi rispetto al Contratto Nazionale della Logistica.

Se dovesse passare questo impianto accusatorio è chiaro che creerebbe un precedente  pericolosissimo, in quanto passerebbe il fatto che qualsiasi vertenza di secondo livello messa in atto per migliorare il CCNL potrebbe essere assimilata ad un atto criminoso.

Per questi motivi dobbiamo mettere in atto immediatamente iniziative di lotta, in primo luogo perché questi compagni vengano immediatamente scarcerati e per smontare ed in secondo luogo perché questa provocazione si infranga contro le lotte che devono continuare.

INVITIAMO TUTTI I DELEGATI AD ORGANIZZARE FIN DA OGGI SCIOPERI E FERMATE IN SOLIDARIETA’ AI COMPAGNI ARRESTATI E PER RESPINGERE QUESTE INFAMI ACCUSE, CHE NON SONO MOSSE SOLO CONTRO CHI E’ STATO ARRESTATO, MA SONO RIVOLTE, AL PURO SCOPO TERRORISTICO, CONTRO CHI LOTTA E NON VUOLE CEDERE AI RICATTI PADRONALI  E  NON VUOLE FARSI RAPPRESENTARE DA SINDACATI CORROTTI E COLLUSI.

ADL Cobas

***

Misure cautelari e perquisizioni contro l’Unione Sindacale di Base e le lotte di classe: USB proclama lo sciopero generale della logistica.

Giù le mani da USB!

Da questa mattina all’alba è in corso un’operazione di polizia su input della Procura di Piacenza nei confronti di dirigenti sindacali dell’USB e del Si Cobas della logistica. Con ben 350 pagine di ordinanza si costruisce un vero e proprio “teorema giudiziario” sulla scorta di un elenco interminabile di “fatti criminosi” quali picchetti, scioperi, occupazioni dei magazzini, assemblee ecc. Numerosi i dirigenti sindacali posti agli arresti domiciliari e le perquisizioni.

La logistica è uno degli snodi centrali dell’economia capitalista di nuova generazione, la circolazione delle merci è un ganglio determinante della catena del valore ed è lì che la contraddizione si esprime a livello più alto: sfruttamento della manodopera, per lo più straniera e ricattabile, utilizzo senza freni degli appalti e subappalti a cooperative anche con infiltrazioni, nemmeno troppo sotterranee, della malavita organizzata, diritti sindacali inesistenti e sistematicamente violati e quindi è lì che le lotte, il conflitto sono più dure e determinate e lì colpisce la repressione.

La USB è nel mirino del Ministero degli Interni e delle Procure di mezz’Italia ormai da troppo tempo, dalle denunce a raffica nei confronti di chi si oppone alla guerra e all’invio di armi, alle condanne per chi manifestava contro l’assassinio del nostro delegato proprio della logistica Abd El Salam durante un picchetto proprio a Piacenza per cui nessuno ha pagato, al “ritrovamento” di una pistola in un bagno della Federazione nazionale USB che si prova ad accollare ad un dirigente sindacale proprio della logistica.

È quindi evidente il tentativo, questo sì criminale, di cercare di impedire che nei magazzini della logistica, nei luoghi della produzione e della commercializzazione delle merci cresca e si rafforzi il sindacato di classe, conflittuale, che non cede di un millimetro sui diritti dei lavoratori.

La USB proclama lo sciopero generale della logistica a partire dal turno di notte odierno e per 24 ore, lancia un appello a tutte le proprie federazioni perché attivino presidi di protesta in ogni città e sta valutando con i propri legali la controffensiva giudiziaria per smontare questo vero e proprio teorema antisindacale e le ulteriori iniziative di lotta.

Roma 19/7/22

Unione Sindacale di Base