TUTTI IN SCIOPERO, IN SOLIDARIETÀ CON LE LOTTE FRANCESI
PER COSTRUIRE UN FRONTE UNICO DI CLASSE A LIVELLO EUROPEO
Lo sciopero di un’ora indetto oggi dal SI Cobas a livello nazionale per manifestare solidarietà ai lavoratori francesi in lotta contro l’attacco alle pensioni, sta registrando un successo straordinario.
In centinaia di posti di lavoro, soprattutto nel settore della logistica, gli operai si sono fermati, esponendo bandiere e cartelli in sostegno dei loro fratelli di classe transalpini: nelle foto di seguito pubblichiamo l’elenco delle iniziative più significative di cui abbiamo al momento notizia.
Si tratta a nostro avviso di un segnale (simbolico ma al tempo stesso inequivocabile) di disponibilità alla lotta e alla mobilitazione di quel reparto di avanguardia della classe operaia italiana che, come riconosciuto dalla stessa stampa borghese, nel corso degli ultimi 15 anni ha saputo indicare in Italia, una strada alternativa al clima di sfiducia, di rassegnazione e di sottomissione ai padroni alimentato da Cgil-Cisl-Uil.
Come SI Cobas, siamo pienamente consapevoli che i lavoratori pronti a rilanciare lo scontro di classe in Italia sono ancora un settore minoritario rispetto all’insieme della classe oppressa.
Ma siamo altrettanto convinti, e lo siamo da sempre, che una ripresa delle mobilitazioni su larga scala contro i salari da fame e l’economia di guerra non potrà che svilupparsi su iniziativa di quei settori della classe lavoratrice che nel corso degli anni hanno dimostrato una predisposizione alla lotta e al protagonismo.
Per questo intendiamo già nei prossimi giorni avviare un confronto costruttivo con tutte le realtà del sindacalismo di base e con tutti i lavoratori combattivi.
“Ce n’est qu’ un début… continuons la grève”
SI Cobas nazionale
TOUS ET TOUTES EN GREVE, EN SOLIDARITE AVEC LES LUTTES FRANCAISES,
POUR CONSTRUIRE UN FRONT UNI DE CLASSE AU NIVEAU EUROPEEN!
La grève d’une heure appelée aujourd’hui par SI Cobas au niveau national en solidarité avec les travailleur-euse-s français-e-s qui luttent contre l’attaque sur les retraites, remporte un succès extraordinaire.
Dans des centaines de lieux de travail, en particulier dans le secteur de la logistique, les travailleurs se sont arrêtés, déployant des drapeaux et des pancartes en soutien à leurs frères transalpins : dans les photos ci-dessous, nous publions la liste des initiatives les plus significatives que nous avons en ce moment.
À notre avis, il s’agit d’un signal (symbolique mais en même temps incontestable) de la volonté de se battre et de se mobiliser de cette section d’avant-garde de la classe ouvrière italienne qui, comme le reconnaît la presse bourgeoise elle-même, a été capable, au cours des 15 dernières années, d’indiquer en Italie une voie alternative au climat de manque de confiance, de résignation et de soumission aux patrons alimenté par les syndicats officiels Cgil-Cisl-Uil.
En tant que SI Cobas, nous avons bien conscience que les travailleurs prêts à relancer l’affrontement de classe en Italie constituent encore un secteur minoritaire par rapport à l’ensemble de la classe opprimée. Mais nous sommes également convaincus, et nous l’avons toujours été, qu’une reprise des mobilisations à grande échelle contre les salaires de misère et l’économie de guerre ne peut se développer qu’à l’initiative des secteurs de la classe ouvrière qui, au fil des ans, ont montré une prédisposition à la lutte et au protagonisme.
C’est pourquoi nous avons l’intention, dès les prochains jours, d’entamer une confrontation constructive avec toutes les organisations du syndicalisme alternatif et avec tous les travailleurs combatifs.
“Ce n’est qu’un début… continuons la grève”
SI Cobas – Italie
EVERYBODY ON STRIKE, IN SOLIDARITY WITH THE FRENCH STRUGGLES,
TO BUILD A UNITED WORKING CLASS FRONT AT THE EUROPEAN LEVEL!
The one-hour strike called today by SI Cobas at the national level to express solidarity with the French workers fighting against the attack on pensions is proving an extraordinary success.
In hundreds of workplaces, mainly in the logistics sector, workers have halted, displaying flags and banners in support of their transalpine class brothers: in the photos below you will find a list of the most significant initiatives we currently have knowledge of.
In our opinion, this is a signal (a symbolic but at the same time unequivocal one) of willingness to fight and mobilise of that vanguard section of the Italian working class which – as acknowledged by the bourgeois press itself – has been able to point out an alternative road to the climate of mistrust, resignation and submission to the bosses fuelled by Cgil-Cisl-Uil over the last 15 years in Italy.
As SI Cobas, we are fully aware that the workers ready to relaunch the class struggle in Italy are still a minority segment within the oppressed class as a whole. But we are likewise convinced, as we have always been, that a resumption of large-scale mobilisations against starvation wages and the war economy can only unfold on the initiative of those sectors of the working class that over the years have shown a readiness to fight and take the lead.
This is why we intend already in the coming days to engage in a constructive confrontation with all grassroots labour unions and all combative workers.
“Ce n’est qu’un début… continuons la grève”
SI Cobas – Italy
A FIANCO DEI LAVORATORI FRANCESI:
SCIOPERIAMO PURE QUA!
Come deciso dal Coordinamento Nazionale di ieri, domani martedì 28 marzo i lavoratori SI Cobas scioperano per 1 ora a fianco dei lavoratori francesi, giunti alla loro decima giornata di lotta contro la riforma delle pensioni che Macron e il suo governo vogliono imporre ai lavoratori.
Vogliono aumentare l’età pensionabile da 62 a 64 anni, ridurre l’importo delle pensioni e i contributi pagati dalle aziende: più sfruttamento, più profitti, meno tempo di vita per noi stessi.
Macron presenta come interesse generale del paese l’interesse dei padroni, che cerca di far passare con la repressione poliziesca contro la lotta di milioni di persone.
La lotta dei lavoratori francesi, che con grande determinazione da due mesi manifestano a milioni in centinaia di città con ripetuti scioperi e manifestazioni, paralizzando il paese per far recedere il governo dalla riforma delle pensioni è un esempio per i lavoratori di tutta Europa e del mondo intero: una lotta unitaria di tutti i lavoratori, di tutte le categorie e professioni, per i comuni interessi di classe.
Una lotta che i sindacati confederali italiani non hanno voluto condurre negli scorsi decenni, lasciando che i successivi governi di centro destra e centro sinistra aumentassero l’età pensionabile fino a 67 anni, tagliando l’importo delle pensioni.
La lotta dei lavoratori francesi è un esempio della lotta che occorre condurre nei vari paesi d’Europa, in tutta Europa, per forti aumenti salariali che permettano di recuperare il potere d’acquisto perso a causa dell’inflazione che ha fatto aumentare il costo della vita.
Lunedì 27 marzo i sindacati tedeschi Ver.di e EVG hanno organizzato un grande sciopero nel trasporto pubblico, con la richiesta di aumenti del 10,5%.
Anche a loro è rivolta tutta la nostra solidarietà, come alle lotte dei lavoratori inglesi dei trasporti, della sanità, della scuola per difendere i salari.
Dato che la perdita del potere d’acquisto dei salari è un problema di tutta l’Europa e oltre, tutti i sindacati europei dovrebbero indire una lotta generale e unitaria per il salario in tutta Europa, con la stessa determinazione con cui i lavoratori francesi stanno lottando per difendere le loro pensioni.
Denunciamo l’inerzia dei sindacati ufficiali italiani, che complici del padronato non hanno ancora organizzato nessuna lotta per il recupero salariale.
In questa condizione l’inflazione significa aumento dei profitti a scapito dei salari. Inoltre i tagli su pensioni, sanità, scuola viene usato dai governi europei per aumentare le spese militari e preparare un coinvolgimento sempre più diretto nelle guerre del capitale.
Riteniamo che la lotta per difendere salario, pensioni, sanità pubblica e universale debba essere tutt’uno con la lotta contro la partecipazione dei governi europei alla guerra in Ucraina tra gli imperialismi NATO e quello russo sulla pelle dei proletari ucraini e russi.
Promuoviamo l’unità dei lavoratori europei, ucraini, russi contro i rispettivi governi e le loro politiche di guerra!
Per questi motivi il SI Cobas ha indetto 1 ora di sciopero in tutti i posti di lavoro nella giornata di martedì 28 marzo, e per questo è già al lavoro per costruire quanto prima un vero sciopero generale nazionale.
27 marzo,
SI Cobas nazionale
AUX CÔTÉS DES TRAVAILLEURS FRANÇAIS :
EN GRÈVE ICI AUSSI!
Comme l’a décidé hier la Coordination nationale, demain mardi 28 mars, SI Cobas appelle les travailleur-euse-s a faire une heure de grève aux côtés des travailleur-euse-s français-es, qui en sont à leur dixième jour de lutte contre la réforme des retraites que Macron et son gouvernement veulent imposer aux salariés.
Ils veulent augmenter l’âge de la retraite de 62 à 64 ans, réduire le montant des pensions et les cotisations payées par les entreprises : plus d’exploitation, plus de profits, moins de temps de vie pour nous-mêmes.
Macron présente comme l’intérêt général du pays l’intérêt des patrons, qu’il tente de faire passer par la répression policière contre la lutte de millions de personnes.
La lutte des travailleurs français, qui manifestent avec une grande détermination depuis deux mois par millions dans des centaines de villes avec des grèves et des manifestations à répétition, paralysant le pays pour faire reculer le gouvernement sur la réforme des retraites, est un exemple pour les travailleurs de toute l’Europe et du monde : une lutte unie de tous les travailleur-euse-s, de tous les secteurs et de toutes les professions, pour des intérêts de classe communs.
Une lutte que les syndicats confédéraux italiens n’ont pas voulu mener au cours des dernières décennies, permettant aux gouvernements successifs de centre-droit et de centre-gauche d’augmenter l’âge de la retraite à 67 ans, en réduisant le montant des pensions.
La lutte des travailleurs français est un exemple de la lutte qui doit être menée dans les différents pays d’Europe, dans toute l’Europe, pour de fortes augmentations de salaires afin de récupérer le pouvoir d’achat perdu à cause de l’inflation qui a augmenté le coût de la vie.
Lundi 27 mars, les syndicats allemands Ver.di et EVG ont organisé une grande grève dans les transports publics, réclamant des augmentations de 10,5 %.
Notre solidarité s’adresse également à eux, tout comme aux luttes des travailleurs-euse-s britanniques des transports, de la santé et de l’école pour défendre les salaires.
La perte de pouvoir d’achat des salaires étant un problème pour toute l’Europe et au-delà, tous les syndicats européens devraient appeler à une lutte générale et unie pour les salaires dans toute l’Europe, avec la même détermination que celle avec laquelle les salariés français se battent pour défendre leurs retraites.
Nous dénonçons l’inertie des syndicats officiels italiens qui, complices des patrons, n’ont encore organisé aucune lutte pour les salaires.
Dans ces conditions, l’inflation signifie l’augmentation des profits au détriment des salaires.
En outre, les coupes dans les retraites, la santé et l’éducation sont utilisées par les gouvernements européens pour augmenter les dépenses militaires et se préparer à une participation toujours plus directe aux guerres du capital.
Nous croyons que la lutte pour la défense des salaires, des pensions, des droits de santé publics et universels doit aller de pair avec la lutte contre la participation des gouvernements européens à la guerre en Ukraine entre les impérialismes de l’OTAN et de la Russie, sur le dos des prolétaires ukrainiens et russes.
Travaillons pour l’unité des travailleurs européens, ukrainiens et russes contre leurs gouvernements et leurs politiques de guerre!
C’est pourquoi le SI Cobas a appelé à une grève d’une heure sur tous les lieux de travail le mardi 28 mars et travaille déjà à la mise en place d’une véritable grève générale nationale le plus tôt possible.
27 mars,
SI Cobas – Italie
ALONGSIDE THE FRENCH WORKERS:
WE GO ON STRIKE HERE TOO!
As decided by the National Coordination yesterday, SI Cobas calls workers to strike tomorrow Tuesday 28 March for 1 hour alongside French workers, now in their tenth day of struggle against the pension reform that Macron and his government want to impose on workers.
They want to increase the retirement age from 62 to 64, reduce the amount of pensions and the contributions paid by companies: more exploitation, more profits, less life time for ourselves.
Macron presents as the general interest of the country the interest of the employers, which he tries to push through with police repression against the struggle of millions of people.
The struggle of French workers, who have been demonstrating with great determination for the past two months by the millions in hundreds of cities with repeated strikes and demonstrations, paralysing the country to make the government back down from the pension reform, is an example for workers all over Europe and the world: a united struggle of all workers, of all sectors and professions, for their common class interests.
A struggle that the Italian official trade unions did not want to lead in the past decades, allowing successive centre-right and centre-left governments to increase the retirement age up to 67, cutting the amount of pensions.
The struggle of the French workers is an example of the struggle that needs to be waged in the countries of Europe, all over Europe, for substantial wage increases to recover the purchasing power lost to inflation that has pushed up the cost of living.
On Monday 27 March, the German trade unions Ver.di and EVG have organised a major strike in public transport, demanding increases of 10.5 per cent.
Our solidarity also goes out to them, as to the struggles of British transport, health and education workers to defend wages.
Since the loss of purchasing power of wages is a problem for the whole of Europe and beyond, all European unions should call for a general and united fight for wages throughout Europe, with the same determination with which French workers are fighting to defend their pensions.
We denounce the inertia of the official Italian trade unions, which, accomplices of the bosses, have not yet organised any fight for wage recovery.
In this condition, inflation means increased profits at the expense of wages.
In addition, cuts in public pensions, health, and education are being used by European governments to increase military spending and prepare for an increasingly direct involvement in capital’s wars.
We believe that the struggle to defend wages, pensions, public and universal health care must be one with the struggle against the participation of European governments in the war in Ukraine between NATO and Russian imperialisms at the expense of Ukrainian and Russian proletarians.
Let us promote the unity of European, Ukrainian, Russian workers against their respective governments and their war policies!
For these reasons, SI Cobas calls a one-hour strike in all workplaces on Tuesday 28 March, and is working to build a real national general strike as soon as possible.
27 mars,
SI Cobas – Italy