SCIOPERO COOP PIEVE EMANUELE (MI):
RESISTERE UN MINUTO IN PIÙ DEL PADRONE
CONTINUA A OLTRANZA LA LOTTA LAVORATORI CLO
Nella giornata di oggi decine tra lavoratori e delegati sono venuti a sostenere il pichetto davanti alla Coop di Pieve Emanuele.
Come sempre, durante il presidio non sono mancate le provocazioni degli addetti alla sicurezza aziendale e di vari responsabili che sono usciti fuori spacciandosi per autisti e lavoratori e far pressione sulla polizia affinché intervenisse.
Dietro al magazzino stazionano in via permanente 6 camionette tra polizia e carabinieri.
Ma intanto gli effetti dello sciopero ad oltranza sono più che tangibili: sugli scaffali di supermercati Coop cominciano a mancare vari prodotti…
Avanti con la lotta
Resistere un minuto in più del padrone
SI Cobas
OPERAI COOP / CLO PIEVE EMANUELE
LO SCIOPERO PROSEGUE A OLTRANZA
Anche stanotte e stamattina, dopo una settimana di fermo delle attività, prosegue lo sciopero dei lavoratori Coop / Clo di Pieve Emanuele (MI), stanchi di continuare a subire condizioni di lavoro schiavistiche.
È da notare come i padroni, pur di non riconoscere ai lavoratori i loro diritti, sono disposti a rinunciare nei fatti a un’intera settimana di lavoro.
Se davvero la Clo non avesse le risorse finanziarie per garantire il rispetto del Ccnl, dopo una settimana di sciopero sarebbe già fallita…
La verità, ovviamente, è un’altra: la Coop e Legacoop, che si spacciano per “progressisti” e “antifascisti” al punto che lo scorso 25 aprile hanno chiuso i loro supermercati per la festa della Liberazione, in realtà pur di fare profitti impongono ai lavoratori condizioni di duro sfruttamento, salari da fame e violazione delle più elementari tutele sindacali.
La lotta continua!
SI Cobas
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PIEVE: PADRONI COOP E CLO CON SINDACATI CGIL E CISL
SI ACCORDANO PER CONTINUARE
A SFRUTTARE I LAVORATORI
MA GLI OPERAI BUTTANO LE BANDIERE DEI CONFEDERALI
E PASSANO IN MASSA COL SI COBAS
Dopo 7 giorni di sciopero dai cancelli del magazzino Coop di Pieve Emanuele (MI), sulla pelle degli operai Cgil e Cisl hanno firmato un accordo che prevede un aumento di pochissimi centesimi sulle ore per i lavoratori ai livelli più bassi e l’ottenimento del ticket mensa solo se si raggiungono l’85% dei giorni di presenza.
Un accordo al ribasso scandaloso e inaccetabile, infatti persino i delegati Cisl si sono rifiutati di firmare.
Anziché difendere i lavoratori che ieri hanno resistito dalla violenza padronale delle guardie private e alla violenza di stato dei carabinieri, la Cisl non ha messo molto ad accettare le briciole dell’azienda per tenere buoni gli operai e spegnere la lotta.
L’accordo è stato firmato senza alcun consenso dalla base dei propri iscritti, affinché gli operai con i livelli più bassi rimarranno allo stesso livello continuando a percepire un salario misero… e se non si superano le giornate di lavoro imposte dall’azienda, non si percepirà neanche un euro di ticket.
In più, c’è un grave passaggio dell’accordo che riguarda i trasferimenti dei lavoratori presso altri impianti: infame presagio di una forte discriminazione antisindacale contro gli iscritti S.I. Cobas una volta rientrati in magazzino, siccome l’azienda potrà trasferire i lavoratori scomodi da un impianto all’altro con un preavviso di tre giorni, pena il ricatto di “procedure per la riduzione dell’impegno lavorativo”.
Come prevedibile, dopo questa manovra la Cisl ha subito comunicato di non proseguire lo sciopero, col chiaro piano di dividere i lavoratori provando a spaccare il picchetto.
Mentre l’azienda, terminati gli scioperi potrà confinare gli operai più combattivi lontani dal sito di Pieve Emanuele.
Insomma, padroni e confederali mettono a verbale anche le punizioni per le agitazioni sindacali.
Ancora, i confederali dimostrano che i loro interessi non sono compatibili con quelli della classe operaia: preferendo svendere i diritti e la libertà sindacale dei lavoratori, in particolare il diritto di sciopero… pur di avvantaggiare l’interesse del padrone.
Ciò nonostante, i lavoratori della Clo sono decisi più che mai a proseguire la lotta dai cancelli del magazzino Coop, anche grazie alla solidarietà di tanti facchini e drivers che negli ultimi giorni sono corsi a dare il loro contributo concreto partecipando ai picchetti.Infatti, stracciando le tessere sindacali dei conderadali e buttando le bandiere Cgil e Cisl, molti lavoratori si stanno unendo in massa alle fila del S.I. Cobas per rafforzare il sindacato di lotta e far vincere la linea cofnlittuale di migliorare le condizioni di vita e lavoro.
Solo l’unità e l’organizzazione dei lavoratori ci porterà alla vittoria.
LO SCIOPERO CONTINUA
– adeguamento livelli con aumenti di salario
– introduzione ticket per tutti dopo 4 ore di lavoro giornaliere
LOTTA DURA SENZA PAURA
10 maggio,
SI Cobas
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