UBER LICENZIA
ASSEMBLEA LAVORATORI
giovedì 22/6 – ore 16,30 – Porta Palazzo (sotto la tettoia)
Ieri Uber ha preannunciato che dal 15 luglio in Italia chiuderà l’attività del trasporto di cibo a domicilio.
Così la multinazionale “licenzia” oltre 8.000 lavoratori in tutta Italia.
Dopo l’entrata sul mercato italiano nel 2016 e la successiva indagine su caporalato e cottimo (che ha già portato a due condanne in via definitiva); dopo aver spremuto i lavoratori come limoni…
Uber se ne va.
Nonostante i processi della magistratura e il polverone mediatico, i riders sono ancora tutti assunti con contratto “a prestazione occasionale”: senza alcuna tutela e garanzia.
Per questi lavoratori non c’è Tfr, cassa integrazione, procedura di licenziamento collettivo o sussidio di disoccupazione: una semplice e-mail è bastata per disfarsene.
Aziende come Uber quando arrivano depredano tutto ciò che conviene loro, poi scappano lasciando solo detriti.
E’ ora che di impedire a queste aziende di propinare contratti precari e atipici, scavalcando i basilari diritti dei lavoratori della contrattazione colletiva.
16 giugno,
S.I. Cobas Torino