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[ITALIA] Bilancio e prospettive della Rete Nazionale Lavoro Sicuro. Sui due incontri con i lavoratori macellazione carni

Oggetto: a seguito dei due incontri di restituzione presso gli impianti di Suincom e Bellentani in merito allo sviluppo del progetto sulla sicurezza sul lavoro.

PREMESSA

Il lavoro di inchiesta attraverso l’esperienza dei gruppi operai omogenei, prevede che i risultati delle indagini vengano presentati e validati dalle assemblee operaie.

Il percorso di restituzione, così viene definita la presentazione delle analisi, si è caratterizzato per due fattori:

1 – la promozione dell’elezione degli RLS (Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza);
2 – commenti molto duri e sferzanti in merito ai risultati.

PRIMI OBIETTIVI

ELEZIONE DEGLI RLS

È stato importantissimo illustrare e fare capire l’utilità potenziale di questa figura se supportata sindacalmente.

Al momento siamo riusciti a realizzare le elezioni all’interno dell’impianto di Suincom, mentre l’intralcio costituito dai sindacati concertativi, cioè CGIL, CISL e UIL, ci sta facendo ritardare in Bellentani, ma arriveremo certamente al risultato anche lì.

COMMENTI DEI LAVORATORI

Le lavoratrici e i lavoratori presenti hanno confermato la correttezza dell’analisi di quanto emerso dagli incontri precedenti dei gruppi operai omogenei e dell’individuazione delle gravissime criticità messe in luce, anche aggravando quanto riportato con alcune osservazioni.

Tra chi opera da anni in aziende in cui il lavoro è così usurante e massacrante, c’è scarsa fiducia nella possibilità di ottenere risultati: sono troppo abituati a sapere che il mondo del lavoro è lastricato di leggi non applicate: dunque il fatto che esista la legge 81/08 che dovrebbe garantire dei ritmi sostenibili fa sorridere negli impianti.

Vengono descritti i mille trucchi per sfuggire ai controlli, ammesso che controlli ne vengano fatti.

CAMBIARE LA CULTURA SINDACALE

È evidente che si tratta di un nuovo campo di intervento che necessita di una assunzione di responsabilità che non può essere temporanea.

Sia dal punto di vista del Cobas che della struttura sindacale, l’elezione del RLS è solo il primo passo di una lotta che può dare frutti solo a condizione che essa sia supportata e valorizzata nel tempo.

Si consideri che il campo di applicazione può essere vastissimo, visto che in modo unanime i medici del lavoro dicono che l’analisi dello “stress da lavoro correlato” potrebbe essere una strada che ci permetterebbe di discutere delle modalità di organizzazione del lavoro interna alle aziende, entrando in maniera concorrente in un campo che le aziende custodiscono gelosamente.

Il lavoro lo organizzo come pare a me, dicono i padroni e noi dobbiamo tendenzialmente ammettere che il cosiddetto “imprenditore” ha il diritto di decidere su questo aspetto della realtà lavorativa.

ISTITUZIONI E LORO RESPONSABILITÀ

Esistono istituzioni preposte al presidio della salute pubblica che vengono meno ai loro doveri istituzionali; anche questa parte di compito ci pertiene e lo sfidare, talvolta collaborare, indurre le istituzioni a svolgere correttamente il lavoro di prevenzione necessita di un progetto sindacale di lungo periodo.

Non possiamo illuderci che soggetti silenziosi come AUSL, Azienda Unità Sanitaria Locale, SPSAL, Servizio Prevenzione e Sicurezza Ambienti di Lavoro, INAIL, Istituto Nazionale Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro, INPS, Istituto Nazionale della Previdenza Sociale, ISS, Istituto Superiore di Sanità dalla parte delle strutture vocate e fondate allo scopo di garantire la salute pubblica, si mettano in moto senza lotte.

Figurarsi poi i soggetti politici, come sindaci, Assessorati Politiche della Salute di livello regionale, gli Uffici di Attuazione delle Politiche della Sanità di livello comunale, i ministeri della salute che si trovano ben pasciuti dietro le loro scrivanie se hanno voglia di interessarsi dei problemi dei lavoratori e delle lavoratrici: solo con la lotta di classe si potranno muovere.

OBIETTIVI DI BREVE, MEDIO E LUNGO TERMINE.

È evidente che iniziare a mobilitarsi per la salute sul lavoro significa:

1 – partire dal livello delle singole aziende;
2 – investire le istituzioni di controllo territoriali;
3 – agire sul piano politico prima locale, poi regionale, nazionale, europeo e internazionale, come già reso possibile dai contatti di cui il SICobas dispone.

Allargare la visuale: è evidente che le problematiche relative alla sicurezza sul lavoro, ci permettono di aprire lo sguardo sulla questione della salute in senso lato, dunque dei piani di spesa a diversi livelli.

È chiaro che imparare ad agire su questo livello di complessità significa costruire una prospettiva di conflitto anticapitalista che si può sviluppare unicamente con un lavoro di cura, coraggio, dedizione e competenza.

Pensiamo solo a cosa scrive sul suo sito l’Istituto Superiore di Sanità in merito agli infortuni sul lavoro:

<< Sulla base di queste indicazioni, è possibile adottare iniziative prioritarie nazionali e regionali sulla base dei settori localmente più a rischio: comparti, aziende, problemi di sicurezza più diffusi e gravi, categorie di imprese o di lavoratori particolarmente in difficoltà.

Per essere efficaci, gli interventi di prevenzione devono articolarsi nelle seguenti fasi:

 grazie a un adeguato sistema informativo, analisi e valutazione dei bisogni, e identificazione delle priorità e modalità di intervento condivise dalle diverse parti in gioco
 definizione delle azioni per aumentare i livelli di sicurezza nei luoghi di lavoro in termini di vigilanza, controllo, informazione e assistenza
 definizione delle risorse necessarie, in linea con un atteggiamento culturale rivolto alla finalizzazione e appropriatezza degli interventi e alla loro efficacia (evidence based prevention)
 adottare la strategia del lavoro in rete, cercando di creare sinergie tra Regioni, Servizio sanitario nazionale e Istituti centrali competenti (Ispesl, Inail, Iss)
 definire criteri e iniziative concrete di verifica dei risultati, sulla base di indicatori adeguati
 sviluppare un sistema di comunicazione efficace. >>

È davvero istruttivo leggere il PIANO DI PREVENZIONE 2020 – 2025 che si trova sul sito del Ministero della Sanità, in cui si trovano i seguenti impegni concreti:

<<La Strategia individua 3 sfide e 7 obiettivi strategici fondamentali. Le sfide sono:

  1. migliorare l’attuazione delle disposizioni di legge da parte degli Stati membri, in particolare rafforzando la capacità delle microimprese e delle piccole imprese di mettere in atto misure di prevenzione dei rischi efficaci ed efficienti;
  2. migliorare la prevenzione delle malattie legate al lavoro affrontando i rischi attuali, nuovi ed emergenti;
  3. far fronte al cambiamento demografico. >>

Come si affrontano queste sfide?

<< Il PNP 2020-2025 richiama la necessità strategica di agire su tutto il sistema complesso dei diversi attori coinvolti nelle politiche di prevenzione della salute e sicurezza sul luogo di lavoro e, in particolare, di:

  • rafforzare il coordinamento tra Istituzioni…
  • realizzare un confronto costante… delle attività di vigilanza in materia di salute e sicurezza sul lavoro;
  • garantire l’operatività dei Comitati Regionali di Coordinamento art. 7 previsti dal D.lgs. 81/08 ai fini della … >>

In sintesi queste sfide si risolvono… chiacchierando su come si dovrebbero risolvere queste sfide!

C’è un fascino macabro in tutto questo.

SINTESI

L’obiettivo fondamentale della Rete Nazionale Lavoro Sicuro èarrivare un giorno prima” e per farlo dobbiamo mettere in piedi una macchina da guerra che contribuisca a ribaltare il sistema partendo da questo punto di vista.

Non pensiamo di aver trovato la strada maestra per il rilancio della lotta di classe, ma siamo certi che questo ambito è come minimo complementare ad altri al fine di poter costruire strumenti sempre più efficaci per arrivare alla distruzione del dominio di classe.

E’ chiaro, vorremmo capire quante sono le compagne ed i compagni disposti ad accompagnarci in questa lotta.
Nel contempo auspichiamo il supporto puntuale ed organico da parte della nostra organizzazione sindacale.

Lo chiediamo a ragion veduta perché per portare avanti questa battaglia, significherà nel medio periodo precisare la modalità con la quale affrontiamo la stesura dei PDR.

Va chiarito da subito che armonizzare esigenze e spinte diverse in un tutto organico sia una sfida da vincere.

Nell’attesa di Vostro riscontro, porgiamo distinti saluti.

Modena (MO), lì 11 dicembre 2023.

Rete Nazionale Lavoro Sicuro con il Sindacato Intercategoriale Cobas