Stamattina, nel mentre un corteo di più di mille disoccupati attraversava il centro cittadino, in prefettura il sottosegretario al lavoro Durigon e il sindaco di Napoli Manfredi hanno siglato un Protocollo d’intesa per “l’accompagnamento al lavoro” dei disoccupati di lunga durata.
Dopo 9 anni di dure lotte portate avanti dai Movimenti 7 novembre e 167 Scampia, quello di oggi è il primo vero e concreto atto d’indirizzo assunto dalle istituzioni dopo anni di chiacchiere e di mere dichiarazioni d’intenti, cui faceva seguito puntualmente la repressione e la criminalizzazione dei disoccupati organizzati.
Si tratta di un passaggio importante e per certi versi “storico” per questa lunga vertenza, e lo dimostra la soddisfazione e il clima di ottimismo che, per la prima volta, si è registrato in piazza.
D’altra parte, chi ha memoria storica sa bene che a scrivere la parola fine alle vertenze dei disoccupati è solo il momento in cui questi ultimi raggiungono materialmente l’obbiettivo del lavoro stabile e sicuro: fino ad allora, la lotta deve proseguire ad oltranza, e con essa la vigilanza sull’attuazione concreta degli impegni assunti nei documenti d’indirizzo.
Il risultato di oggi dimostra ancora una volta che la lotta paga e solo con essa i proletari possono strappare un miglioramento reale delle loro condizioni di vita.
I disoccupati del Movimento di Lotta – Disoccupati “7 Novembre” e Cantiere 167 Scampia hanno saputo scrivere una pagina importante nella storia del movimento di classe napoletano, sotto un duplice aspetto: da un lato dando un segnale di netta controtendenza rispetto al clima di sfiducia, di servilismo e di delega elettorale imposto in questi anni dalle istituzioni borghesi di ogni colore politico; dall’altro collocando la loro lotta in un ottica di unità di classe, anticapitalista e internazionalista, attraverso il sostegno reale con le lotte dei lavoratori e degli operai della logistica a livello territoriale e nazionale, e dalla solidarietà concreta alle masse oppresse di altri paesi, su tutti il popolo palestinese e i proletari argentini.
A riprova di ciò, proprio nei confronti di questi ultimi e dei compagni del Polo Obrero (che in queste settimane sono colpiti dalla scure repressiva del governo Milei), stamane i disoccupati hanno aperto uno striscione di solidarietà nel corso del loro corteo.
Chi lotta può vincere, chi non lotta ha già perso!
Operai, studenti, disoccupati: vinceremo organizzati!
21 maggio,
SI Cobas Napoli