SCIOPERO GENERALE CONTRO DDL 1660 e DDL LAVORO
IN CAMPANIA PORTI BLOCCATI PER SANZIONARE I MORTI SUL LAVORO
E LA LOGISTICA DI GUERRA
Stamane, in occasione dello sciopero generale nazionale, fin dalle 6,00 il SI Cobas ha presidiato varchi del Porto di Salerno assieme ai lavoratori Logiport e Orsini e a numerosi solidali della Rete Liberi di Lottare, di Iskra e Fgc:
https://www.facebook.com/sicobas.lavoratoriautorganizzati.9/videos/909677061262571
Il traffico delle merci è stato fermo per più di due ore, nel corso delle quali molti camionisti hanno fermato i veicoli di loro spontanea volontà, mostrando interesse e condivisione per i motivi alla base dello sciopero: in primo luogo il Ddl 1660, un disegno di legge da stato di polizia con cui il governo Meloni punta a criminalizzare le lotte operaie attraverso l’introduzione del reato di picchetto e di blocco stradale, che in base alle parole del ministro Piantedosi possiamo tranquillamente ribattezzare la “legge anti-SI Cobas”; in secondo luogo il Ddl lavoro, col quale vengono allargate ulteriormente le maglie della precarietà e del lavoro interinale.
La protesta si è poi spostata al varco Bausan del Porto di Napoli, dove una nutrita rappresentanza di lavoratori della logistica (Ups, FedEx e Brt), della manutenzione stradale, del settore ambientale, dei disoccupati 7 novembre, del centro culturale Handala e della Rete napoletana per la Palestina si sono uniti ai portuali e ai solidali per bloccare il traffico merci dello scalo partenopeo.
Le due iniziative di stamani hanno avuto come comune filo conduttore la denuncia della mancanza di sicurezza sui posti di lavoro (la settimana scorsa è morto l’ennesimo operaio sui terminal napoletani), l’inaccettabile aumento dei ritmi e degli straordinari, ma soprattutto la logistica di guerra, che vede alcuni giganti del settore terminalistico (su tutti il gruppo Msc) fare affari e profitti da capogiro attraverso il traffico di armi con cui Israele opera da un anno il genocidio sistematico del popolo palestinese e con cui viene reso possibile il piano di riarmo delle grandi potenze, in un escalation bellica propedeutica a una guerra globale permanente i cui costi vengono già oggi pesantemente pagati dai proletari.
Le azioni di lotta di oggi hanno peraltro avuto a Napoli una valenza doppia, in quanto proprio in queste ore l’intera città viene letteralmente blindata per via del G7 dei Ministri della difesa: una vera e propria provocazione compiuta da questo governo padronale e guerrafondaio!
Al termine della mattina di mobilitazione, una nostra delegazione si è recata alle Terme di Agnano per dare sostegno alle lavoratrici e ai lavoratori che da anni non percepiscono lo stipendio a causa delle scelte scellerate di gestione e che ancora non hanno risolto la loro vertenza a causa dei ritardi burocratici e dell’indifferenza del comune di Napoli.Domani saremo a Roma per manifestare con ancora più forza le nostre ragioni e gridare il nostro no a queste prove tecniche di stato di polizia, assieme alle migliaia di lavoratori della logistica che anche oggi stanno scioperando nei magazzini di tutta Italia.
Concentramento ore 14 piazza Vittorio.
Lunedì 28 manifestazione a Napoli in occasione dell’inizio del maxi-processo che vede imputati 43 compagni del Movimento dei disoccupati e del SI Cobas presso aula bunker del carcere di Poggioreale.
Solo la lotta paga!
Uniti si vince!
Avanti SI Cobas!
SI Cobas Napoli
OGGETTO: Riproclamazione sciopero generale dei settori privati e pubblici su tutto il territorio nazionale per l’intera giornata di venerdì 18.10.2024, alla luce delle indicazioni della Commissione di Garanzia sciopero come da protocollo 0012204 del 26-9-2024
La scrivente O.S.,
Premesso che
- Il 18 Settembre la Camera dei Deputati ha approvato il Disegno di Legge Crosetto-Nordio-Piantedosi. Verrà discusso anche al Senato un iter velocissimo, in un momento che vede il Parlamento europeo approvare una risoluzione dove si chiede ai paesi occidentali di revocare le restrizioni sull’utilizzo delle armi fornite all’Ucraina per colpire obbiettivi militari in Russia. L’escalation bellica cui stiamo assistendo è strettamente connessa a una trasformazione repentina della repressione delle lotte e dei movimenti di lotta che da anni sono sul terreno delle mobilitazioni per arginare i costi della crisi e dell’economia di guerra.
- In questo contesto, il DdL posto in funzione di legge contro la resistenza attiva e la resistenza passiva, con l’aumento delle pene per chi commette un blocco stradale e per chi tenta l’impedimento della costruzione delle grandi opere, dovrà vedere un’ampia mobilitazione per non lasciare che vengano attaccati maggiormente quei settori sociali come i lavoratori e le lavoratrici ma anche i disoccupati e disoccupate come nel caso di Napoli, che tutti i giorni esercitano il diritto a lottare per rivendicare un lavoro, dignitoso e che rivendicano la fine dello sfruttamento dei territori per il profitto di pochi.
- Mentre la spesa pubblica e l’industria delle armi si legano e aumenta vertiginosamente la produzione e l’investimento in mezzi di difesa nazionale, assistiamo al taglio sempre più stringente sulle spese in difesa della salute (soprattutto dei lavoratori e ceti più poveri) e al processo di industrializzazione della scuola dell’obbligo: dove è da anni , la presenza massiccia delle forze dell’ordine che, sul “modello polacco”, mira a affascinare già tra i banchi di scuola i futuri proletari alla vita militare, per renderli il prossimo esercito da mandare al macello nelle guerre di domani.
- i lavoratori, i disoccupati e le masse povere, ora sono costretti a pagare il prezzo salatissimo dell’economia di guerra: salari fermi al palo da anni,(Italia unico paese dove i salari sono diminuiti) nel mentre il grande capitale continua a registrare profitti da record; crescita esponenziale della precarietà, dello sfruttamento e del disciplinamento nei luoghi di lavoro; assenza di tutela della salute e della sicurezza con la moltiplicazione di infortuni e di morti sul lavoro; aumento dei prezzi dell’energia e dei generi di prima necessità; smantellamento della sanità, del trasporto e dell’istruzione pubblica; criminalizzazione e repressione degli scioperi e del conflitto sociale.
- Gli effetti dell’inflazione continuano a colpire i salari di milioni di lavoratori: un’erosione per circa 300 euro mensili ad oggi e un peggioramento costante del potere di acquisto in seno agli operai.
Si rivendicano i seguenti punti
1. TITOLARITÀ DEL S.I COBAS NELLA CONTRATTAZIONE NAZIONALE
2. CLAUSOLA Dl SALVAGUARDIA ANCHE PER IL PERSONALE VIAGGIANTE
3. SUPERAMENTO DEFINITIVO DELLA FIGURA DEL SOCIO LAVORATORE ATTUAZIONE Dl UN PROCESSO Dl INTERNALIZZAZI0NE CON IL MANTENIMENTO Dl TUTTI I DIRITTI ACQUISITI.
4. MAGGIORI GARANZIE PER I LAVORATORI NEI CAMBI APPALTO.
5. CANCELLAZIONE DEL LIMITE MASSIMO DI 5 SCATTI DI ANZIANITA’
6. RIDUZIONE ORARIO Dl LAVORO A PARITA’ DI SALARIO: 37 ORE SETTIMANALI PER CHI LAVORA DI GIORNO E 35 CHI LAVORA DI NOTTE.
7. AUMENTI DI SALARIO DI 300 € A LAVORATORE
8. AUMENTO DELLA MAGGIORAZIONE PER LAVORO NOTTURNO AL 35 %
9. ABOLIZIONE 11 QUINQUES E 11 BIS PER IL PERSONALE VIAGGIANTE.
10. CONTRASTO ALLA PRECARIETA’; STOP USO MASSIVO DELLE AGENZIE INTERINALE
11. NO AL PACCHETTO SICUREZZA CROSETTO-NORDIO-PIANTEDOSI CHE REPRIME TUTTE LE LOTTE SOCIALI IN PARTICOLARE I LAVORATORI IN SCIOPERO.
Tutto ciò premesso
Il SI Cobas invita tutti i lavoratori alla mobilitazione nella giornata di venerdì 18 Ottobre 2024, e lancia per il giorno successivo, sabato 19 Ottobre 2024, una manifestazione nazionale nella città di Roma contro il governo Meloni, governo della guerra e della repressione dei lavoratori. Per queste ragioni, la scrivente Sindacato Intercategoriale Cobas
Con la presente proclama
24 ore di sciopero nazionale in tutte le categorie del comparto privato e pubblico dalle ore 0,00 alle ore 23,59 del 18.10.2024 ivi compreso il primo turno montante/smontante per i c.d. turnisti.
Sono esclusi dalla presente proclamazione di sciopero generale del 18-10-2024 in base al principio della rarefazione oggettiva, i seguenti settori o enti e i bacini.
– Sciopero nazionale riguardante i lavoratori della sanità pubblica e dei settori socio-sanitari e socio assistenziali, proclamato il 2 settembre 2024 dall’O.S CUB Sanità per il giorno 11 ottobre 2024;
– Sciopero Società Tekra S.r.l. degli addetti al servizio di igiene ambientale presso il
– Comune di Siracusa, proclamato il 12 settembre 2024 dall’O.S. UGL per il giorno 17 ottobre 2024;
– Sciopero ATM Trapani proclamato il 5 settembre 2024 dalle Segreterie territoriali delle OO.SS. Filt Cgil, Fit Cisl, Faisa Cisal e UGL per il giorno 15 ottobre 2024:
– Sciopero nazionale del personale dipendente delle imprese che svolgono attività ferroviarie, proclamato il 10 settembre 2024 dalle Segreterie nazionali delle Organizzazioni sindacali Cub Trasporti e SGB, dalle ore 21.00 del 12 ottobre alle ore 20.59 del 13 ottobre 2024 (dallo sciopero è escluso il personale dipendente di RFI Manutenzione Infrastruttura);
– Scioperi nazionali del personale dipendente di RFI proclamati il 10 settembre 2024 dall’Assemblea Nazionale Lavoratori Manutenzione ANLM e dall’O.S. COBAS per il giorno 9 ottobre 2024;
– Sciopero del personale dipendente di ENAV, in servizio presso il centro Aeroportuale di Palermo, proclamato il 26 giugno 2024 dall’O.S. Fast Confsal AV per il giorno 11 ottobre2024;
-Sciopero nazionale del personale dipendente di ENAV/Technosky proclamato il 5 settembre 2024 dalle OO.SS. Filt Cgil e Uiltrasporti per il giorno 11 ottobre 2024;
– Sciopero del personale dipendente di ENAV, in servizio presso il Centro Aeroportuale di Palermo, proclamato il 10 settembre 2024 dalle OO.SS. Filt Cgil e Viltrasporti per il giorno 11 ottobre 2024
– Sciopero del personale dipendente di ENAV, in servizio presso il Centro Aeroportuale di Olbia, proclamato il 18 luglio 2024 dall’O.S. Fast Confsal per il giorno 27 ottobre 2024;
– Sciopero nazionale dei Piloti della socictà Easyjet proclamato il 17 settembre 2024 dall’O.S. Uiltrasporti per il giorno 27 ottobre 2024.
Per il personale dei vigili del fuoco lo sciopero sarà articolato dalle 8:00 alle 14:00 in conformità all’accordo nazionale.
Chiede
- AUMENTI DI SALARIO DI 300 PER TUTTE LE CATEGORIE DI LAVORATORI.
- RITIRO DEL PACCHETTO REPRESSIVO CONTRO I LAVORATORI E LE LOTTE SOCIALI.
- IL BLOCCO DELLE SPESE MILITARI E DELL’INVIO DI ARMI IN UCRAINA.
- LA FINE DELL’OCCUPAZIONE COLONIALE DELLE TERRE PALESTINESI.
Sarà cura della scrivente O.S. inviare, ove necessario, alle parti interessate una diversa articolazione dello sciopero, comprese le modalità di sciopero a ciclo continuo e a turnazione.
Durante lo sciopero generale saranno garantiti i servizi minimi essenziali come da L.146/90 e successive modifiche e integrazioni.
Si rammenta alle istituzioni in indirizzo di garantire il rispetto dell’informazione all’utenza sullo sciopero previsto dall’art.2 comma 6 della legge 146/90 e successive modificazioni.
Milano, 27.09.2024
Il coordinatore nazionale SI Cobas, Aldo Milani
Presidente del Consiglio dei ministri Giorgia Meloni
Palazzo Chigi Piazza Colonna, 370 – 00186 Roma presidente@pec.governo.it
Ministro degli affari esteri e della cooperazione Internazionale
Antonio Tajani
Piazzale Della Farnesina 1 – 00135 Roma (RM)ministero.affariesteri@cert.esteri.it
Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali
Marina Elvira Calderone
Via Fornovo,8 – 00182 Roma gabinettoministro@pec.lavoro.gov.it
Ministro per la Pubblica Amministrazione
Paolo Zangrillo
Corso Vittorio Emanuele II, 116
00186 Roma
gabinettoministropa@pec.governo.it
Presidenza del Consiglio dei Ministri
Dipartimento Funzione Pubblica protocollo_dfp@mailbox.governo.it
Ministro delle Imprese e del made in Italy
Adolfo Urso
Via Molise, 2- 00187 Roma segr.min@pec.mise.gov.it
Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti
Matteo Salvini
Via Nomentana, 2 – 00161 Roma ufficio.gabinetto@pec.mit.gov.it
Ministro della Difesa
Guido Crosetto
Via XX Settembre 123/A – 00187 Roma segreteria.ministro@difesa.it
Ministro dell’Interno
Matteo Piantedosi
Piazza del Viminale 1 – 00184 Roma
gabinetto.ministro@pec.interno.it
Ministro dell’Economia e delle Finanze
Giancarlo Giorgetti
Via XX Settembre, 97 – 00187 Roma ufficiodigabinetto@pec.mef.gov.it
Ministro della Salute
Orazio Schillaci
Lungotevere Ripa 1
00153 Roma spm@postacert.sanita.it
Ministro dell’Istruzione e del Merito
Giuseppe Valditara
Viale Trastevere 76/a
00153 Roma
uffgabinetto@postacert.istruzione.it
Ministro dell’Università e della Ricerca
Anna Maria Bernini
Largo Antonio Ruberti 1
00153 Romadgricerca@pec.mur.gov.it
Ministro degli Affari Regionali
Roberto Calderoli
Via della Stamperia 8
00153 Roma
affariregionali@pec.governo.it
Ministro per la Protezione civile e le politiche del mare
Sebastiano Musumeci
Via della Stamperia 8
00153 Roma
protezionecivile@pec.governo.it
Presidente della Commissione di Garanzia Legge 146/90 Paola Bellocchi
Piazza del Gesù, 46 – 00186 Roma
segreteria@pec.commissionegaranziasciopero.it
Ministero dei Trasporti
Osservatorio Scioperi Trasporti osservat.sindacale@mit.gov.it
E, p.c. di:
Legacoop, Via Guattani 9– Roma (legacooper@pec.it)
Confindustria, Via dell’Astronomia 30 – Roma (info@confindustria.it)
Assolombarda, Via Pantano 9, Milano (assolombarda@pec.assolombarda.it)
Confetra, Piazza Erculea 9 – Milano (confetra@legalmail.it)
Fedit, Via di Priscilla 101 – Roma (fedit@pec.fedit.it)
Anita, Via Oglio 9 – Roma (anita@anita.it)
Assologistica, Via Cornalia 19 – Milano (assologistica@pcert.postecert.it)
Federmeccanica (federmeccanica@pec.federmeccanica.it)
FAI (segrenazionale@fai.it)
Conftrasporto (ced@conftrasporto.it)
Confcommercio (confcommercio@confcommercio.it)
AGCI (agcinazionale@legalmail.it)
Confcooperative (confcooperative@confcooperative.it)
Federlogistica (segreteria@federlogistica.it)
Stellantis- FCA Italy (fca.italy@pec.fcagroup.com)
A.I.T.E. (info@aite.it)
A.I.T.I. (segretario@associazionetraslocatori.it)
Assoespressi (info@assoespressi.it)
CNA (cna@cna.it)
Trasportounito (info@trasportounito.org)
FIAP (info@fiapautotrasporti.it)
C.L.A.A.I. (segreteria.generale@unioneartigiani.it)
Assarmatori (segreteria@assarmatori.eu)
Confartigianato Trasporti (confartigianatotrasporti@pec.it)