ALLE ORGANIZZAZIONI DEL SINDACALISMO DI BASE PRESENTI NELLA FILIERA GLS ED IN GENERALE NELLA LOGISTICA
USB – ADL COBAS – SUDD COBAS – SGB – SOL COBAS – CONFEDERAZIONE COBAS
Come è ormai evidente a tutti, i principali committenti anche Fedit nel corriere espresso (GLS, BRT e SDA] stanno rimettendo in discussione i risultati ottenuti in questi anni con le lotte esemplari portate avanti dai lavoratori nella logistica.
Il tavolo nazionale tenutosi in Fedit il 7 marzo tra Fedit, fornitori GLS e GLS (come osservatore) e le varie delegazioni del sindaclismo di base ne è stata una ulteriore e lampante dimostrazione.
Come è noto da circa due mesi stiamo promuovendo vari scioperi in tutta la filiera GLS ITALIA per contrastare i licenziamenti dei circa 50 facchini che da anni lavoravano nei magazzini (sotto un franchising) GLS di Napoli.
Licenziamenti che ricordiamo sono assolutamente e chiaramente licenziamenti politici, senza nessun fondamento giuridico e senza alcuna motivazione economica.
Infatti questi lavoratori licenziati sono stati subito sostituiti da altrettanti lavoratori interinali.
Il lavoro c’è; il licenziamento è dovuto esclusivamente al fatto che questi facchini si sono organizzati per rivendicare i loro diritti, in una situazione dove da anni non si è rispettato neanche li Contratto Nazionale.
La GLS, nascondendosi dietro il fatto formale che si tratta appunto di franchising, ad oggi ha impedito ogni soluzione, e dai vari tavoli con le parti padronali e la Prefettura di Napoli, le proposte che ci hanno fatto sono di una ricollocazione di pochissimi lavoratori e peraltro senza alcuna certezza. Al contempo, la TEMI attraverso il suo fornitore Nextlog sta portando avanti un pressing asfissiante sui singoli lavoratori per costringerli a conciliare una misera buonuscita, al fine di “tombalizzare” i loro diritti ed evitare che le forme di supersfruttamento e di caporalato vengano a galla anche in Tribunale.
In una filiera quale è quella di GLS dove la presenza conflittuale del sindacalismo di base è riuscita a portare diritti e dignità dove prima non c’erano far passare questi licenziamenti indebolisce tutti i lavoratori, al di là dell’appartenenza sindacale e rimette in discussione i rapporti di forza e i diritti di tutti noi.
Siamo consapevoli delle differenze di linea politico-sindacale che ci sono tra di noi e siamo consapevoli che queste differenze non possono essere né superate (almeno allo stato attuale) né ignorate.Ma siamo altrettanto convinti che di fronte a situazione come questa, che vede i padroni all’attacco rimettendo in discussione i risultati ottenuti con le nostre lotte, con minacce di cassa integrazione e con dei licenziamenti che colpiscono quegli operai che hanno osato ribellarsi ed autorganizzarsi, sia necessario fare un salto di qualità e rispondere tutti insieme RESPINGENDO IN MODO UNITARIO QUESTO ATTACCO E RESPINGENDO QUESTI LICENZIAMENTI e tutte le forme di ricatto e intimidazione nei confronti dei licenziati.
Per questo vi proponiamo di coordinarci insieme e di scioperare insieme RISPONDENDO UNITARIAMENTE ALL’ATTACCO DEI PRINCIPALI COMMITTENTI RAPPRESENTATI DA FEDIT
E contro i licenziamenti di GLS E TUTTI I LICENZIAMENTI in generale, MANTENENDO una unità di azione ogni qualvolta che il padrone cerchi ci minacci direttamente.
Questa unità è possibile, perché in varie occasioni – anche da ultimo in occasione dei licenziamenti in GLS – l’abbiamo già praticata.
UNIAMOCI CONTRO TUTTI I TENTATIVI PRESENTI E FUTURI DI RIPRENDERSI QUANTO E’ STATO CONQUISTATO CON LA LOTTA,
CONTRO LI TENTATIVO DI GLS, BRT ED SDA DI TIRARSI FUORI DAI TAVOLI NAZIONALI E CONTRO OGNI UTILIZZO DEI LICENZIAMENTI, OVUNQUE ESSO SIA.
SI COBAS NAZIONALE