Nell’assemblea nazionale del 29-3-25 svoltasi a Milano in preparazione della manifestazione del 12 Aprile 2025 a sostegno del popolo Palestinese il S.I. Cobas ha ribadito che il 12-4-25 dev’essere solo l’inizio di un percorso collettivo di resistenza per opporsi alla guerra in termini di classe. Percorso però, che partendo dalla crisi sistemica del capitale, deve chiarire a tutti i movimenti che non esiste un’Europa buona o diversa rispetto alle altre potenze in gioco. Proprio la crisi strutturale del capitalismo a livello mondiale porta alla scelta dell’Europa di “investire” 800 Miliardi nel riarmo per prepararsi alla guerra contro gli “altri” nemici,(oggi sono le scaramucce sui dazi) e se i riformisti presenti, anche oggi, non comprenderanno che non bisogna lottare contro la guerra per salvare la democrazia Borghese, ma per affermare un possibile diverso modello sociale e affossare quello del capitale, sarà duro proseguire in una resistenza di lotta alla guerra in una prospettiva vincente e di classe.
Sarà possibile rafforzare la resistenza contro la guerra, solo se i lavoratori faranno propria questa battaglia, perdendo le illusioni riformiste sulla democrazia, in primis perché sono produttori della ricchezza e in secondis perché la lotta operai- padroni è la principale contraddizione del sistema economico attuale dove il plus-lavoro viene incamerato dai borghesi.
Avanti verso la manifestazione del 12 Aprile 2025 contro il genocidio dei palestinesi e l’economia di guerra di guerra, avanti con la resistenza contro l’imperialismo vero artefice della guerra per il controllo dei mercati e delle materie prime.
GUERRA ALLA GUERRA!
QUESTA LA PAROLA D’ORDINE DA RIPRENDERE NEL MOVIMENTO OPERAIO E SOCIALE D’OPPOSIZIONE.
S.I. COBAS NAZIONALE