IL SI COBAS NAZIONALE E I LAVORATORI NON DIMENTICANO.
La giornata dello sciopero generale di ieri è coincisa con la celebrazione del quarto anniversario dalla morte del compagno operaio e sindacalista Adil Belakhdim, 37 anni e già delegato Tnt-Fedex poi coordinatore SI Cobas di Novara, assassinato durante uno sciopero generale davanti alla Lidl di Biandrate(NO).
Anche Quel 18 Giugno del 2021 c’era uno sciopero generale e ricordarlo durante un’altro sciopero generale a 4 anni di distanza assume un significato politico-sindacale di grande valore come organizzazione sindacale nel ricordare il compagno ucciso collegando la sua persona e il suo impegno alla lotta della classe lavoratrice per migliori condizioni contro la schiavitù salariale.
Riportiamo qui sotto alcuni passaggi dei giornalisti presenti all’iniziativa come racconto di questo momento di ricordo e lotta:
Quattro anni senza il sindacalista Adil: “Ha lottato per i diritti, resta un esempio”: nel 2021 fu investito da un tir durante una manifestazione con picchetto dai cancelli Lidl di Biandrate (NO) durante uno sciopero nazionale della logistica.
Ieri, nel polo logistico novarese in via Guido il Grande, davanti ai cancelli del magazzino hub Lidl, una settantina di lavoratori ha ricordato la tragica morte del compagno: «Adil era stato investito nella mattinata del 18 giugno 2021 – ha ricordato Gino Orsini dell’esecutivo nazionale SI Cobas – il camionista Alessio Spaziano che ha ammazzato un difensore dei lavoratori è libero nonostante nel dicembre scorso, la corte d’Appello di Torino gli abbia ridotto a 4 anni la pena dai 7 anni, 6 mesi e 20 giorni del primo grado».
Ricordare Adil nel giorno dello sciopero generale «è la cosa migliore che si possa fare – ha sottolineato Orsini – Lo commemoriamo nel luogo in cui è caduto. Significa dare importanza e valorizzare quanto il Si Cobas ha ottenuto nel settore della logistica negli ultimi 15 anni. Sono stati tre lustri “rivoluzionari” in cui il nostro sindacato ha salvaguardato i diritti dei lavoratori che subivano ingiustizie nei loro salari». Le azioni sindacali alla Bartolini, Sda, Gls hanno portato dei vantaggi ma il tentativo dei datori di lavoro è quello di «toglierci pian piano i diritti che abbiamo duramente conquistato. I salari si abbassano mentre l’inflazione aumenta. Questa è la criticità maggiormente evidente e dannosa».
«Uniti nella lotta altrimenti sarà durissima»
Orsini insiste «sull’importanza della lotta sindacale. È fondamentale che ci sia l’unità tra le componenti sindacali altrimenti i padroni ci ingoiano in un sol boccone. La forza del SI Cobas è rappresentata dalla determinazione a non cedere, nonostante ci siano state denunce a carico del sindacato e dei sindacalisti». L’esempio citato con più dolore riguarda «l’assassino di Adil. Il camionista è libero mentre i sindacalisti che difendono i lavoratori vengono denunciati e perseguiti a livello legale. È la misura della giustizia borghese. Gli onesti sono in galera mentre i ladri sono a piede libero». Lo sciopero generale è stato proclamato anche per pretendere la pace contro lo sforzo bellico che lascia intendere che «i padroni si stanno preparando per la terza guerra mondiale. I lavoratori e il SI Cobas non intendono essere complici dei guerrafondai». Il livello di disumanità raggiunto in Palestina e in altre aree di conflitto armato «induce il SI Cobas a proclamare lo sciopero generale a livello nazionale contro la disumanità, la stessa preoccupazione che aveva Adil».
«Era un collega e un amico»
Asim, delegato SI Cobas di Sda Biella: «Adil è stato un collega, un amico, un esempio. La lotta che aveva avviato è stata caratterizzata da un doppio impegno. Era contro il datore di lavoro scorretto nei confronti dei propri sottoposti ma ha dovuto combattere anche all’interno dei capannoni, con i lavoratori doppiogiochisti che utilizzano il sindacato di base in modo opportunistico. Si appoggiano ai sindacati per invocare l’aiuto, salvo poi abbandonarli quando i problemi vengono risolti». Andrea Totaro, delegato sindacale di Sda Novara-Veveri: «Adil prima di essere un coordinatore sindacale era un lavoratore. Per primo si era messo ad aiutare gli addetti della logistica. Quella mattina del 18 giugno 2021 era davanti ai cancelli Lidl nonostante ci fossero pochi iscritti al SI Cobas. Aveva comunque voluto esserci per salvaguardare i lavoratori in difficoltà. Grazie al suo impegno i lavoratori hanno ottenuto significativi incrementi salariali e migliori condizioni di sicurezza»