Contro sfruttamento e devastazione ambientale!
Il 4 Maggio tutti a Taranto!
Quattro morti sul lavoro solo nelle ultime 24 ore, 1.133 morti e 41 mila incidenti l’anno scorso.
Oltre 200 morti dall’inizio dell’anno.
Un bollettino di guerra a cui si sommano i morti per tumori: abitanti dei quartieri limitrofi alle fabbriche della morte che inquinano e devastano ed operai che ci lavorano.
Ed è proprio Taranto che è in cima alla lista per il numero assoluto di tumori determinati da malattie professionali ( il 70% dei tumori denunciati è correlato al settore metalmeccanico) seguono Torino, Napoli, Milano, Genova e Venezia.
Cosa conteranno mai le vite, i salari e la salute di dipendenti e abitanti della città?
Cosa conteranno mai di fronte agli interessi della multinazionale Arcelor-Mittalcon il quale il governo giallo-verde ha chiuso un accordo, con il lascia passare dei sindacati firmatari, che garantisce l’immunità penale a Mittal per le malattie e le morti checontinueranno a flagellare la città di Taranto e in primo luogo i quartieri operai, che conferma più di 3000 esuberi, che non garantisce nulla sulle bonifiche, che aumenta il contrasto tra operai e masse “inquinate” della città, che continua a sacrificare gli abitanti e gli operai sull’altare dei profitti?
Quello che succede a Taranto è la sintesi di quello che succede il tutto il paese e in particolare al Merdione.
Il Sud non è sottosviluppato: è sviluppato per essere la “discarica sociale” del sistema, è sviluppato per essere un contenitore di scorie per aziende e fabbriche di morte, come dimostra la gestione vergognosa dei rifiuti e del piano infrastrutturale (autostrade, scuole, inesistente edilizia popolare), e i fiumi di denaro pagati per decenni dalle indutrie e dai petrolchimici alla criminalità organizzata per garantirsi la “sepoltura” dei rifiuti speciali a costi irrisori.
Il 28 aprile giornata mondiale dedicata alla lotta contro un sistema che sapeva, che negava e nega il fatto che all’interno delle fabbriche dove era presente l’amianto si muore respirando le fibbre (così le mogli che lavavano le tute agli operai) eravamo presenti come SI Cobas a Sesto San Giovanni alla manifestazione organizzata dal comitato di difesa della salute che vede coinvolti i sopravvissuti dalla fibra killer e famiglie dei lavoratori morti della Breda, Pirelli, Montefiore e il 4 Maggio saremo a Taranto per portare la nostra solidarietà e vicinanza alla lotta di chi non vuole continuare ad essere sotto il ricatto della morte per tumore o disoccupazione, il ricatto tra lavoro e vita.
Il primo tumore da combattere è il capitalismo.
SI Cobas Nazionale