Nel video le donne, lavoratrici e migranti di Italpizza – le famose Leonesse di Italpizza – vengono gasate e aggredite.
Si vede chiaramente un celerino mettere contro la rete una lavoratrice (min. 5,20 in poi), colpirla ripetutamente con lo scudo, mentre questa viene trattenuta da agenti della Digos.
Pochi istanti dopo cade a terra svenuta.
Viene portata via in stato di incoscienza dall’ambulanza.
La polizia non contenta seguirà poi la donna e le sue compagne in ospedale per identificarle.
Fa davvero impressione e rabbia vedere questi energumeni armati aggredire delle donne che reclamano i loro diritti.
Ormai è evidente che la questura di Modena è fuori controllo. Questa non è più democrazia, ma uno stato di polizia a difesa dei padroni e della criminalità organizzata.
Ripetiamo che questo è il risultato concreto dell’accordo tra sindacati confederali (Cgil-Cisl-Uil) e l’azienda per escludere il S.I. Cobas dalle trattative.
Se i diritti non sono per tutti, se qualcuno (un lavoratore, un sindacato, un’idea, un colore della pelle) vale meno degli altri, può essere escluso, picchiato e arrestato per le sue idee, allora non si può più parlare di stato di diritto.
S.I. Cobas Modena
Il mese scorso era toccato a Simone, coordinatore S.I. Cobas di Bologna, pestato da 6 agenti che, mentre lo tenevano fermo gli hanno sferrato una ginocchiata al petto, fratturandogli quattro costole.
È andata meglio oggi a Marcello, uno dei coordinatori di Modena, preso e portato in questura mentre tentava di calmare gli animi, nonostante le provocazioni della celere contro gli operai.
Mentre era immobilizzato dietro la camionetta, un carabiniere (visibile nel video) lo ha afferrato per il collo, strangolandolo, mentre gli diceva “ti conosciamo, stai attento che finisci male”.
Questo è il modello di “relazioni sindacali” che si vuole imporre a Modena, questo il risultato concreto degli accordi tra azienda e sindacati confederali per escludere il S.I. Cobas.
La libertà sindacale o è per tutti, o non è.
In ogni caso la lotta continua.
18 giugno,
S.I. Cobas Modena
Oggi giornata di lotta anche in Comune, i lavoratori e le lavoratrici Italpizza hanno protestato durante il consgilio comunale di Modena, per denunciare le loro condizioni di sfruttamento dentro la fabbrica, la repressione di Stato durante gli scioperi e la opportunista complicità delle istituzioni dello Stato e dei sindacati riformisti: