Approfondimenti politiciCobasLogistica

[ITALIA] Multinazionale Leonardo e Università La Sapienza: guerra e sfruttamento, due facce della stessa medaglia

Le università italiane diventano ogni giorno di più uno strumento di propaganda delle politiche antiproletarie e guerrafondaie.

Leonardo S.p.A. è uno dei principali venditori di armi e veicoli militari a livello mondiale, contribuendo a seminare morte in quei paesi dominati e controllati dall’occidente, spingendo i loro popoli a massacrarsi per poi usare quegli stessi massacri come alibi “umanitario” per le aggressioni imperialiste.

Non è un caso che al vertice del CdA di Leonardo vi sia il superpoliziotto Gianni De Gennaro, tra i principali artefici della “macelleria messicana” del 2001 a Genova, di cui proprio in questi giorni ricorre il diciottesimo anniversario.

Ma Leonardo è anche artefice di forme di sfruttamento inaudite dei propri operai attraverso piani di esternalizzazione-truffa, come dimostrato dal licenziamento dei 4 lavoratori Hitachi di Napoli, dati da quest’ultima in “prestito” a Fata Logistic System (sezione logistica di Leonardo) e poi ulteriormente “ceduti” a un agenzia di somministrazione lavoro (Quanta S.p.A.) non a caso legata a doppio filo a sindacalisti venduti della Cisl.

Un sistema di scatole cinesi ben oliato, grazie al quale i padroni di Leonardo possono licenziare a proprio piacimento senza neanche l’onere di dover rispondere del proprio operato sul piano legale.

Guerra e sfruttamento: due facce della stessa medaglia!

Sapienza Clandestina

N.B.:

Multinazionale Leonardo e Università La Sapienza: guerra e sfruttamento, due facce della stessa medaglia”N.B.Fino al 2016, l’attuale Leonardo era

Finmeccanica.Attualmente, nel Consiglio di Amministrazione siedono: come amministratore delegato, l’Alessandro Profumo già presidente delle banche Monte dei Paschi e Unicredit; come presidente, il Giovanni De Gennaro già Capo della Polizia e Direttore della Pubblica Sicurezza durante la “macellaria” messicana” del G8 di Genova nel 2001; e come consigliere, il Paolo Cantarella già ammiistratore delegato del Fiat.

Ancora recentemente, nello stesso Cda siedeva come amministratore delegato il Mauro Moretti già condannato per la strage di Viareggio del 2009, all’epoca della quale era amministratore delegato di Ferrovie dello Stato.

S.I. Cobas