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[MODENA] Adeeme e Giovanni: la vendetta dei padroni, da GM a Italpizza continua la repressione contro i lavoratori in lotta e i solidali

ADEEM E GIOVANNI: LA VENDETTA DEI PADRONI

Nadeem Tariq e Giovanni Iozzoli, due storie, due persone diverse, ma accomunate dalla lotta per la giustizia sociale e, ora, dalla vendetta dei padroni.

Nadeem è delegato sindacale S.I. Cobas presso le industrie G.M. di Camposanto, azienda che produce e vernicia le carrozzerie per auto e moto di lusso: Ferrari, Maserati, Ducati e Lamborghini.

Nel maggio 2018 ha organizzato dentro l’azienda il Cobas, con oltre 50 iscritti.

L’immediata risposta della famiglia Pinca, padrona della fabbrica, è stata licenziare 24 dei nostri iscritti e cominciare una costante e morbosa campagna di ritorsioni anti-sindacali.

Nadeem è stato protagonista di questa lotta, si è battuto instancabilmente davanti ai cancelli, così come in tutte le sedi istituzionali: Comune, Ispettorato del Lavoro, Prefettura.

Il caso è approdato anche in Parlamento, grazie all’interrogazione presentata dall’On. Ascari, sollevando il velo sul sistema di sfruttamento e illegalità che si cela dietro la scintillante “Terra dei Motori”.

Pochi giorni fa Nadeem è stato “sospeso in via cautelare” per sei mesi, senza stipendio. Una licenziamento camuffato, contro cui è stato presentato ricorso all’Ispettorato del Lavoro.

Giovanni Iozzoli, delegato sindacale FIOM, scrittore e giornalista, è stato invece denunciato per diffamazione dall’A.D. di Italpizza, Andrea Bondioli, per aver osato scrivere appassionatamente alcuni articoli sulla vertenza, pubblicati sulla rivista Carmilla online.

Il potere locale reagisce istericamente a chi indica che il Re è nudo.

Con centinaia di denunce, intimidazioni mafiose, violenza poliziesca, licenziamenti, e ora anche con il bavaglio alla libertà di parola, si vuole impedire di mostrare ciò che ormai è sotto gli occhi di tutti: nella nostra città esiste un sistema ben oliato che lega politica, industria, cooperative e malavita.

Un patto per lo sfruttamento che devasta il territorio e le vite di chi lo abita.

Tocca a noi abbatterlo.

Il S.I. Cobas di Modena esprime quindi totale solidarietà a Nadeem e Giovanni, con una promessa: se il sistema-Modena vuole farsi regime, noi saremo Resistenza.

Modena, 18 settembre 2019

S.I. Cobas Modena