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Solidarietà a Giovanni Musacchio

Il S.I. Cobas esprime la massima e incondizionata solidarietà a Giovanni Musacchio, operaio dello Slai Cobas, licenziato pretestuosamente alla Fiat PowerTrain di Termoli.

Il suo licenziamento segue gli altri licenziamenti degli operai di Melfi e di Pomigliano, tutti “colpevoli” di non accettare i diktat padronali di Marchionne e i piani di ristrutturazione antioperaia partiti da Pomigliano e fatti passare con l’avallo di FIM, UILM, FISMIC con un referendum ricatto. L’intento della direzione Fiat è chiaro: tagliare i salari, tagliare i diritti, precarizzare ancor più le condizioni di vita e di lavoro all’interno delle fabbriche del gruppo, per ottenere sempre più profitti dal lavoro operaio. Per riuscirci vuole azzerare qualsiasi opposizione ai propri obiettivi, cercando di impaurire i lavoratori con la rappresaglia politica. In questo la Fiat è sostenuta dal governo e dalle associazioni padronali che vorrebbero estendere il “modello” Marchionne di “non-relazioni” sindacali a tutti i posti di lavoro. Un modello che, con le opportune correzioni di forma, anche la cosiddetta “opposizione” di centro sinistra sarebbe disponibile ad accettare per “superare la crisi”. Il ritiro del licenziamento politico di Giovanni Musacchio e degli altri operai licenziati a Melfi e Pomigliano è un obiettivo irrinunciabile per tutti i lavoratori che non vogliono accettare un futuro fatto di sempre più precarietà e sempre meno diritti. 22/7/2010  Solidarietà Musacchio