Uncategorized

E’ NATO PRIMA L’UOVO O LA GALLINA?

Il dibattito “sindacale” si fa incandescente- pensate un po’- anche in provincia di Bergamo. Roba da non credere.

Direttivi, ore e ore di dibattiti, mozioni contrapposte, prese di posizione ai massimi livelli, convocazione di organismi dirigenti, dissociazioni, condanne….

Ma che succede? Eppure, dopo quasi due anni dall’inizio ufficiale della crisi, i padroni hanno avuto tempo e modo di liquidare una buona fetta di industria manifatturiera senza praticamente pagare dazio. Nella quasi assoluta pace sociale. Sì, due o tre presidii ci sono stati, e pure qualche educata manifestazione in centro città…ma per il resto? “Tout va bien madame la marquise”. La “ripresa” è in atto e darà i suoi frutti…grazie anche alla collaborazione di CGIL-CISL-UIL, che hanno accompagnato come bestiame al macello quei lavoratori coinvolti in chiusure, delocalizzazioni, tagli ecc. ecc.

E allora, cos’è che ha turbato i sogni perbenisti dell’establishment politico-sindacale? Nientepopodimenochè…qualche uovo marcio ( se era fresco sarebbe stato spreco…) lanciato contro le vetrine della sede FIM-CISL di Treviglio dai lavoratori SAME, un po’ incazzati coi signori-SIGNORSI’ della FIM ( della UIL, cioè del nulla, è inutile parlare ), che continuano pure a spacciarsi per sindacato !!! Insieme a quei lavoratori, siamo qui a chiedere:

E’ FARE SINDACATO RAGIONARE ESATTAMENTE COME IL PADRONE ?

E’ FARE SINDACATO SOTTOSCRIVERE MIGLIAIA DI LICENZIAMENTI ?

E’ FARE SINDACATO SMOBILITARE DA SUBITO OGNI TENTATIVO SERIO DI RESISTENZA DEI LAVORATORI ?

E’ FARE SINDACATO COLTIVARE L’IDOLATRIA DELLA “PACE SOCIALE” ?

NO, NON E’ FARE SINDACATO. E’ fare i leccaculo. Leccaculo di padroni e governo. Questo oggi è la CISL.

Ma, come tutti i leccaculo senza ormai pudore, questo “sindacato”, non avendo nulla da perdere, chiama senza problemi ( ed a ragione ) anche la CGIL rispondere del suo operato.

Veniamo così a sapere, dati alla mano, per bocca del segretario provinciale FIM Uliano ( “Giornale di Bergamo” 6 /10 / ’10 ), che in provincia di Bergamo la FIOM-CGIL ha firmato ben 11 accordi ( + di 8.000 dipendenti coinvolti ) in DEROGA al CCNL !!!

Deroghe concernenti lavoro festivo, turni, scioperi, flessibilità…ed in realtà importanti come laTenaris-Dalmine, la Brembo Freni, la N&W, la ABB…

Dunque? Dunque, continua Uliano, “…firmando l’accordo con Federmeccanica non abbiamo fatto altro che stabilire un quadro di regole entro il quale collocare eventuali accordi stipulati dalle RSU aziendali con i sindacati che rispondono a esigenze di produttività richieste dall’azienda. “

Deroghe sempre fatte, senza che il CCNL sia mai decaduto. Questa, dice Uliano, è una politica assolutamente NORMALE in Europa…” e lo è stata fino a ieri anche da noi.” In più, queste deroghe hanno portato un bel po’ di soldi nelle tasche dei lavoratori !

Dove sta il problema ? – conclude Uliano.

Replica della segreteria FIOM-CGIL: il problema sta nel fatto che quei contratti erano stati sottoscritti dopo “l’approvazione dei lavoratori”, cosa che ora FIM e UILM non hanno fatto.

Dunque il nocciolo è qui: L’APPROVAZIONE DEI LAVORATORI…

Criterio questo ribadito da Epifani fino al segretario provinciale CGIL di Bergamo Bresciani, i quali hanno da parte loro “fermamente condannato” le uova di Treviglio ! ( Replicate a Livorno, a Merate…)

E qui pure il segretario bergamasco FIOM Borella, da buon subalterno, si è dovuto allineare.

La “grande” differenza tra FIM e FIOM starebbe allora, secondo tali dichiarazioni, nel FAR VOTARE AI LAVORATORI LA PROPRIA CONDANNA A MORTE…dopo aver magari già preparata la bara e scavato la fossa !

MA DI CHE STIAMO PARLANDO ?

A nessuno viene in mente che i progetti padronali- alla Marchionne per intenderci- possano pure essere contrastati, respinti, e magari battuti ? E non solo, parzialmente, a Pomigliano ma in tutt’Italia?

Nessuno pensa che il compito del sindacato non sia quello di assecondare ed alimentare il “basso ventre” dei lavoratori, ma di trasmettere loro una linea di resistenza SERIA allo smantellamento di centinaia d’industrie ?

* di contrattare non “assecondando” il padrone, ma rivendicando?

* ancora di non piegarsi SEMPRE e COMUNQUE alle esigenze del profitto?

Se nessuno ci pensa, ci chiediamo che razza di gioco al tamburello sia, quello tra FIM e FIOM!

Ce lo chiediamo, e lo chiediamo a tutti i lavoratori iscritti alla FIOM e ai delegati in vista anche della manifestazione del 16 ottobre a Roma, dove anche noi saremo presenti, seppur su posizioni critiche.

BASTA CON LE INCOERENZE, COI VERTICISMI, CON LE FURBERIE…

BASTA COGLI EQUIVOCI DI COMODO VERSO LA CGIL E VERSO CISL E UIL.

NON SI PUO’ LOTTARE E DOVERSI SEMPRE GUARDARE LE SPALLE !!!

Secondo noi la democrazia operaia è sicuramente essenziale, ma essa deve scaturire da lotte reali e solo ad esse rispondere; deve uscire dal confronto sulla resistenza operaia e non dalle “combine” fatte sulla testa di chi lavora, secondo la logica concertativa e collaborazionista a cui TUTTI i sindacati confederali ci hanno abituato.

Non è democrazia operaia far decidere ai lavoratori…COME CHIUDERE MEGLIO UNA FABBRICA, o COME ASSECONDARE MEGLIO I PROPOSITI DI SUPERSFRUTTAMENTO DEL PADRONE ( tipo saltare il turno di mensa, o accettare ritmi pazzeschi, o non potersi ammalare…).

Che per Uliano tutto ciò sia “NORMALE”, e pure per tutti i suoi colleghi europei, dimostra solo per qual motivo la stessa Europa SIA PIENA DI DISOCCUPATI SENZA PRATICAMENTE COLPO FERIRE ( Grecia a parte, per ora ).

A questa “NORMALITA’” noi della Rete Operaia non vogliamo rassegnarci.

Non vogliamo dover dire un domani alle nuove generazioni di lavoratori/precari/disoccupati : “ Io c’ero, ma ho fatto finta di nulla. Sono rimasto “normale”, cioè schiavo.”

E allora noi diciamo ai lavoratori:

AUTORGANIZZAZIONE !!! DENTRO E FUORI I POSTI DI LAVORO !

NON ACCETTIAMO I DIKTAT DEL PADRONE E NON DIAMOGLI TREGUA !

OCCUPIAMO LE FABBRICHE CHE CHIUDONO !

COSTRUIAMO UNA RETE OPERAIA PER COLLEGARE LE LOTTE !    7 ottobre

Rete Operaia Valseriana