Uncategorized

E’ ORA DI RESISTERE PER CONTARE

Chiediamo l’assemblea generale!

Dire che sono finiti i tempi dove c’era uno spazio per le trattative sindacali, per difendere i bisogni e aspettative dei lavoratori, non è una denuncia eufemistica, ma è quello che avviene oggi.

I nuovi dirigenti degli ICP hanno detto, nella riunione del 22 febbraio, che procederanno nella ristrutturazione,razionalizzazione, mobilitando il personale , senza che,da parte sindacale, ci sia stato un contraddittorio. La decisione di far ruotare, senza nessuna apparente motivazione, i coord. infermieristici dei poliambulatori, in un primo momento, gli infermieri dopo , non ha trovato opposizione di alcun delegato sindacale.

Le uniche iniziative, avviate con una lettera firmata da medici ed infermiere di via Livigno e di via Rugabella (con una replica da parte del Dott. Montaperto e da altri responsabili) sono state sostenute dalla sola delegata del Sindacato Intercategoriale Cobas.

Le motivazioni che i dirigenti adducono, per mettere in movimento tutto il personale infermieristico e capo sala, sono sfacciatamente strumentali, e non riescono a nascondere i reali obiettivi dell’operazione.

Dire che è vantaggioso fare questa operazione di flessibilità, passando da un poliambulatorio ad un altro, perché favorirebbe la professionalità, è falso: ci sono altri mezzi per aumentare la professionalità, e questo non può avvenire con il perpetuo spostamento della forza-lavoro presente nei poliambulatori.

Il personale del sistema sanitario territoriale pubblico, per anni ha favorito e instaurato con gli utenti un rapporto di fiducia e di conoscenza , e operando in questo modo, lo si vuole sacrificare, per dare mano libera a qualche dirigente che, per dar sfogo ai propri capricci o opportunità politica, sposta arbitrariamente il personale sanitario. Viene meno, così, un rapporto di assistenza sanitaria che si basa, anche e soprattutto, sulla conoscenza delle patologie e i problemi sociali che affliggono gli ammalati.

Il 22 febbraio non c’è stata, quindi, una trattativa, ma una semplice informazione, come previsto per altro dalle leggi, e tutti i delegati RSU hanno convenuto con la Direzione, senza opporre nessuna resistenza. Questo è quello che vuole il dott. Montaperto, e, come si sa, per questi sindacalisti, il “padrone” ha sempre ragione, anzi, da buon chierichetti ossequiosi del capo , hanno cercato di convincere l’unica delegata che si è battuta contro la Direzione a rinunciare a portare avanti la sua/nostra battaglia.

Alle colleghe e ai colleghi dei poliambulatori e degli ospedali gestiti dagli ICP, ricordiamo con fermezza che le battaglie più giuste sono quelle contro le leggi che impongono e schiacciano i lavoratori dipendenti attorno a quelle che sono le esigenze delle parti dirigenziali (che come si sa, sono nominate e bypassate dai potenti capi partito che decidono nel Cosiglio della Regione Lombardia).

La disorganizzazione dei poliambulatori serve anche a nascondere il disimpegno al sostegno della parte pubblica, per un’apertura sempre più marcata verso la privatizzazione dell’assistenza sanitaria sul territorio .

Dobbiamo dire un forte NO a questa scelta, cominciando così a far pagare un prezzo politico anche ai delegati che ormai si preoccupano solo di notificare le scelte della Direzione.

Uniamoci tutti: medici, infermieri e capo sala per respingere al mittente questa manovra ambigua e che serve a rafforzare il percorso della privatizzazione della sanità e questo a sfavore dell’utenza meno abbiente e dei lavoratori del settore.                S.I. COBAS ICP