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Contro ogni razzismo. Contro precarietà e sfruttamento !

Martedì 13 dicembre un militante neonazista, vicino all’organizzazione della destra radicale Casa Pound, ha sparato all’interno di due diversi mercati popolari uccidendo due immigrati senegalesi e ferendone gravemente altri 3.

Ci vogliono ora presentare l’assassino come un malato, un pazzo, una persona problematica.
Ma se questo dato è probabilmente corrispondente alla realtà, dobbiamo anche dire con forza che questo atto criminale, e la stessa organizzazione di riferimento dell’assassino, sono solo la punta dell’iceberg e l’azione più eclatante prodotta da quelle politiche discriminatorie, razziste e violentemente xenofobe utilizzate da molti, a fini elettorali, in questi ultimi anni.
La destra di piazza e di governo, insieme alla Lega, speculando su condizioni di oggettiva insicurezza economica e sociale, hanno fatto montare un clima di violento odio xenofobo che oggi ha portato a questa strage come anche all’attacco al campo Rom di Torino e a numerosissimi altri episodi di razzismo.
I proclami antisemiti, la crociata contro gli immigrati, l’odio per il diverso, riportate sul blog di questo assassino fascista, non sono poi cosi diversi dalla parole urlate sguaiatamente in ogni comizio dal leghista razzista di turno.
Nel “migliore” dei casi sentiamo blaterare futilmente di integrazione ma sempre come concetto razzista di assimilazione e annullamento delle differenze originate da storie e culture diverse.

La realtà è che, in ogni caso, gli immigrati sono tendenzialmente sempre più sfruttati  degli italiani.
Lavoro nero, sfruttamento bestiale, dipendenza dal ricatto del lavoro per avere un permesso di soggiorno: sono tutte condizioni che un lavoratore immigrato che lavora nelle cooperative conosce molto bene.
Condizioni terribili, al limite della tolleranza umana che possono essere affrontate e sconfitte solo con l’unità e la lotta dei lavoratori, capaci finalmente di superare ogni falsa barriera etnica e di colore della pelle in nome della lotta contro il comune nemico, il sistema economico attuale fondato sullo sfruttamento e la discriminazione.

Per questo noi lavoratori, compagni e compagne del presidio permanente Esselunga di Pioltello, ci sentiamo molto vicini alle famiglie dei ragazzi assassinati a Firenze, ai loro compagni/e e a tutti i lavoratori senegalesi di Firenze che stanno manifestando la loro rabbia.

Contro razzismo, precarietà e sfruttamento! Unità dei lavoratori!

PRESIDIO PERMANENTE ESSELUNGA PIOLTELLO
SI Cobas – Csa Vittoria – Milano 15.12.2011