Pubblico Impiego

Fondo salario accessorio: l’amministrazione non ci convince!

Domani, venerdì 2 agosto, si tiene un nuovo incontro fra RSU, sindacati e amministrazione sul Fondo salario accessorio 2013.
Il confronto era partito con l’annuncio dell’amministrazione di un taglio di 4,149 milioni di euro sul fondo 2013 rispetto al 2012, motivato sostanzialmente dal timore di contestazioni da parte degli organismi di controllo (Corte dei conti) sulla legittimità dell’integrazione del fondo attuata dalla Regione sulla base della LR 20/2008 (pari a 3,6 milioni di euro negli ultimi anni).
Ciò avrebbe significato tagli alle indennità e/o al premio incentivante, con l’ipotesi di un dimezzamento di quest’ultimo, nel caso si fosse concluso di non “toccare” il valore delle indennità (specialmente di quelle di maggior importo, 2.500 euro e l’indennità di PO) e il numero dei beneficiari delle stesse.
Dopo qualche tempo, l’amministrazione ha proposto di “sostituire” ai fondi derivanti dalla legge 20/2008 risorse erogate ai sensi dell’art. 15.5 del Contratto nazionale vigente, “giustificati” con cambiamenti di organizzazione ed erogazione di nuovi servizi per l’utenza.
Pur essendoci disponibilità a bilancio per coprire un fondo pari al 2012 (32 milioni di euro), l’amministrazione si è detta disposta a mettere solo 1,5 milioni di euro sull’art. 15.5. Mancherebbero ancora più di 2,5 milioni per arrivare al fondo 2012!

Di fronte alle perplessità di RSU e sindacati, l’amministrazione ha chiesto di condividere un obiettivo: un fondo che, nonostante il calo delle risorse, potesse garantire l’erogazione ai dipendenti attualmente in ruolo (100 meno dello scorso anno) lo stesso valore del premio incentivante e lo stesso importo globale per indennità e PO.

Precisando che, messe al riparo PO (quadri confermati fino al 30 giugno 2014) e indennità ispettiva (fino al 31 dicembre 2013), riterrebbe equo fare lo stesso con le altre indennità…

CISL, UIL e Diccap sono vicine alla firma. La CGIL non ha ancora dato una risposta.

NOI DICIAMO NO!
    Fra taglio dei ticket (almeno 1000 euro di perdita a testa all’anno), blocco del contratto nazionale e inflazione, i nostri stipendi sono sempre più “magri”. Per avere valore pari a quello del 2012, il fondo 2013 dovrebbe aumentare di 1 milione solo per compensare il tasso ufficiale d’inflazione! E il premio incentivante aumentare da 120 a 150 euro a testa!
    Le risorse a bilancio ci sono: sta all’amministrazione trovare le formule giuridiche e amministrative per qualificarne l’inserimento nelle voci costitutive del fondo. Se si vuole usare l’art. 15.5, bene! Fra Expo, mutamenti organizzativi  conseguenti alla nuova legislatura e sconvolgimenti istituzionali degli enti locali (cancellazione (?) delle province e accorpamenti dei comuni), pensiamo ci sia sufficiente materia su cui lavorare!
    Le nostre proposte sono, in coerenza con la piattaforma approvata da lavoratrici/lavoratori e RSU lo scorso anno:
        Riattivazione delle progressioni economiche orizzontali (PEO), per tutti i dipendenti (esclusi gli apicali di categoria).
        Premio incentivante. Riportare il parametro C (obiettivo di ente) al 45%, riducendo di conseguenza il parametro A (individuale) al 15%.
        Rivedere il sistema delle indennità, prevedendo un meccanismo di selezione a evidenza pubblica (bando), con criteri esplicitati in precedenza, eliminando la componente “fiduciaria” e pubblicando in intranet nomi dei candidati e graduatorie; diminuendo il valore delle indennità in misura proporzionale al reddito e istituendo un’indennità di progetto organizzativo di 800 euro per tutte e tutti.
        Copertura di tutti i posti vacanti della dotazione organica consentiti dalla legislazione. Riportare la dotazione organica a 3.000 unità, modificando la lr 18/2012.

NO A TAGLI ULTERIORI DEL FONDO SALARIO ACCESSORIO!
NO ALLA FIRMA DI NUOVI ACCORDI A PERDERE (DOPO QUELLI DEL 2011 E 2012…)!
1 agosto 2013
I delegati RSU
Donatella Biancardi USB P.I. –  Arturo Pinotti S.I. Cobas