Sotto la cronaca dello sciopero. Notizie di queste ultime ore: il direttore dell’azienda Arco ha chiesto un intervento del Prefetto per la soluzione dei problemi e ha inviato questa richiesta al solo sindacato CGIL che ricordiamo aveva già firmato un accordo che prevedeva all’entrata della nuova cooperativa 1) un periodo di prova di 5 mesi ai lavoratori (una parte di loro lavorano da almeno 12 anni nel magazzino), e 2) un inserimento ad un livello inferiore a quello che avevano precedentemente. Un incontro, quindi tra soggetti complici nell’ evadere qualsiasi norma contrattuale. Se così fosse noi continueremo a portare avanti la lotta fino alla soluzione dei problemi da noi richesta.
S.I. Cobas Bologna – 26 novembre 2013.
Alle ore 23:00 del 24 nov i lavoratori, ex dipendenti della Divisione Servizi, in forza all’ Arco spedizioni, insieme agli altri compagni del Si Cobas delle altre cooperative, hanno costruito una protesta con tanto di picchetto cominciato giovedì 21 nov e terminato alle ore 15:40 di oggi, dopo una mediazione tra le parti dei Carabinieri, intervenuti come al solito per difendere gli interessi del Padrone, solo che in questo caso “PARE CHE” a quest’ ultimo sia andata male.
Al freddo abbiamo resistito tutta la notte, impedendo con la ns presenza l’accesso ai lavoratori(nuovi schiavi), fratelli come i marocchini aderenti allo sciopero; i nostri facchini nella loro lingua hanno comunicato con loro scandendo slogan facendogli capire che erano disposti a tutto pur di difendere il proprio posto di lavoro, messo in discussione dall’ ennesimo cambio appalto, con la Cooperativa Toro nuova entrante.
Difficile è credere a certe parole dette dai Padroni della nuova Coop, i quali ci hanno messo al corrente dello sporco ricatto a cui sono stati costretti a cedere per avere l’appalto(sta di fatto che in un primo momento hanno accettato senza pensare ai 34 lavoratori che sarebbero rimasti senza lavoro).
Informate i responsabili delle forze del disordine per questo vile ricatto ai danni dei nostri associati, e dopo lunghe e numerose trattative telefoniche coi capi della cooperativa, siamo riusciti prima a fare richiamare i lavoratori portati in ricambio dei vecchi(tornati tutti a casa), e dopo a fare mandare via pure i Celerini armati di manganello e con la bava in bocca, non vedevano l’ora di caricarci: uno di loro per il semplice fatto che stavamo filmando e documentando tutto, ha avvicinato chi riprendeva gli scioperanti , con brutte intenzioni, ma stranamente questo Tenente è stato richiamato dal Maresciallo.
Abbiamo resistito a tutte le minacce che ci hanno fatto, da quelle del permesso di soggiorno a quelle dello sgombero forzato con i manganelli, ma alla fine ci viene riferito che l’impianto dell’ Arco Spedizioni rimarrà chiuso 3 giorni in cui dovrà avvenire l’incontro tra le parti, (Sindacato Si Cobas compreso?)con l’avallo del PREFETTO.