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Contro i licenziamenti alla TNT di Teverola

TNT-Taverola

Vogliono lasciare a casa 20 di noi… il prossimo potresti essere tu! Lavoro a salario pieno per tutti i lavoratori TNT!
Venerdì scorso la Server Coop, affiliata al gruppo GESCO, ha comunicato senza alcun preavviso la messa in cassa integrazione di 20 operai del magazzino TNT di Teverola, i quali non sono stati assunti dalla nuova cooperativa che è subentrata a Server Coop dal 1° febbraio.

Si tratta del solito gioco delle 3 carte da parte del gruppo GESCO, che ogni 2-3 anni cambia il nome alle cooperative (che nella sostanza restano le stesse) per poter licenziare liberamente calpestando ogni diritto dei lavoratori, con l’assenso delle sigle sindacali CGIL-CISL-UIL. Tutto questo solo per aumentare i profittisuoi e della TNT, senza alcuna considerazione verso i dipendenti e le loro famiglie!

I 20 lavoratori di Teverola saranno obbligati a 6 mesi di cassa integrazione più altri 6 mesi di mobiltà, vera e propria anticamera del licenziamento. Ma nessuno sta sicuro in mano alla Gesco e alla TNT: gli operai a cui è stato rinnovato il contratto con la nuova Cooperativa non devono illudersi che standosene buoni salveranno il loro posto di lavoro… Oggi il padrone licenzia 20 operai, domani, appena ne avrà la necessità, farà lo stesso anche con chi ora è dentro. Per questo motivo a quest’atto di arroganza da parte di GESCO e della TNT i lavoratori devono rispondere in maniera unita e compatta!

Inoltre dei 20 nomi affissi sulla lista ben 11 sono facchini che hanno aderito al sindacato SI-Cobas, quasi tutti immigrati. L’obiettivo della GESCO e della TNT non è solo quello di colpire i lavoratori più “deboli”,ma anche di isolare i lavoratori più combattivi e il sindacato più conflittuale, perchè i padroni temono che,attraverso l’autorganizzazione e la lotta, anche a Teverola si riescano a strappare i risultati ottenuti in centinaia di altre cooperative in tutta Italia: applicazione del contratto nazionale di categoria, rispetto degli orari di lavoro fissati dal contratto, obbligo di retribuzione di ferie, malattie, indennità, ecc.

Ma quel che è davvero inconcepibile è che Gesco, Tnt e Cgil hanno riferito ai lavoratori che i criteri di accesso alla nuova cooperativa “non sarebbero in alcun modo discriminatori poiché si sarebbe tenuto conto unicamente dell’anzianità di magazzino”: cosa palesemente falsa, in quanto tutti i facchini stranierihanno preso servizio a Teverola contemporaneamente , e per quanto concerne i lavoratori italiani possiamo affermare con certezza che tale criterio non è stato rispettato!

Insomma, si tratta di un attacco alle libertà e ai diritti di noi tutti. Per questo dobbiamo lottare:
Per il reintegro immediato dei 20 licenziati nella nuova Cooperativa!
Per l’applicazione dappertutto del Contratto Colletivo Nazionale di categoria!
Per migliorare i nostri salari e le nostre condizioni di lavoro!

SI Cobas – Napoli
Assemblea di sostegno alla lotta dei lavoratori della logistica

Cronaca di una giornata di lotta 4 febbraio 2014 da http://clashcityworkers.org