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I LICENZIATI DELLA FRIGOSCANDIA SCRIVONO ALLA CAMUSSO. ‘ALLE PAROLE NON CORRISPONDONO I FATTI’

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LETTERA APERTA DEI QUINDICI LAVORATORI LICENZIATI DA FRIGOSCANDIA AL SEGRETARIO GENERALE DELLA CGIL SUSANNA CAMUSSO .

Gent.ma segretaria generale Cgil Susanna Camusso.

Siamo i 15 lavoratori che operavano nel sito della ditta Frigoscandia alle dipendenze della coop Cogema che aveva in appalto la logistica della movimentazione dei surgelati per la grande distribuzione dei supermercati(Esselunga, Unes,Carrefour, ecc,).

Siamo lavoratori/trici che lavoravamo nel sito  da sette, otto, quindici anni e siamo stati licenziati al cambio di appalto di una “nuova coop” che ha sempre gli stessi padroni.

Abbiamo letto con attenzione il suo intervento al congresso della filt-cgil  a Firenze il 3 aprile, soprattutto quando afferma che :“ ci vuole una nuova legislazione sulle coop”, oppure quando afferma: “… che le vengono i brividi, pensando che in molte categorie cominciamo ad avere delle aree con schiavismo,.. che incrociano situazioni organizzate da caporali… con una forte relazione con la criminalità organizzata”, ma soprattutto ci teniamo a sottolineare che la “  falsa cooperazione dovrebbe essere una sua battaglia quotidiana”.

Ora noi le scriviamo perché vogliamo portarla a conoscenza che la cooperativa Cogema ci pagava in nero su una carta di credito e che pur avendolo segnalato alla guardia di finanza di Rho(mi) niente si è mosso.

Ma in particolare  le vogliamo  segnalare che il suo funzionario della filt- cgil (sig. Ben Alla) ha firmato il passaggio di appalto alla nuova cooperativa IBS, che sostituisce la Cogema nel sito di Frigoscandia  di Cornaredo(mi), firmando il passaggio d’appalto non più con i 95 lavoratori, come eravamo prima, ma accettandone solo  80 lasciandoci fuori come licenziati.

Ora se quello che ha affermato nel congresso della Filt- Cgil è vero, e noi pensiamo di si, siamo a chiederle che intervenga sul suo funzionario per  togliere la firma dall’ appalto e farne uno nuovo in modo che ci reintegri tutti.

Se questo non avvenisse, dobbiamo pensare che  ci troviamo di fronte a due modi di operare della cgil, nel senso che quanto da lei affermato sulle coop , e da noi vissuto in questi anni in termini di ricatto e di schiavitù, non corrisponde alla realtà, perché i suoi funzionari fanno esattamente la cosa contraria: non vedono e non sentono i bisogni di chi lavora in queste condizioni di continua precarietà e minacce svolgendo un ruolo di sostegno proprio alle false cooperative

Gent. ma segretaria generale cgil, l’aspettiamo davanti ai cancelli di frigoscandia (abbiamo già fatto tre scioperi) per vedere se la coerenza della cgil nella difesa dei lavoratori  ha ancora un valore reale in cui possiamo credere.

Con affetto.

Cornaredo, 9-4-14

I QUINDICI LAVORATORI LICENZIATI DELLA FRIGOSCANDIA