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Solidarietà al movimento “No- SbloccaItalia” di Bagnoli

bagnoli 7 novembre

bagnoli 7 novembre

Il 7 novembre a Bagnoli si è svolto un partecipatissimo corteo a Bagnoli (Napoli) promosso dai comitati territoriali contro la venuta di Renzi a cui ha dato fin da subito l’adesione il SI-Cobas.

 

Il premier e capo del PD, che da mesi aveva annunciato la sua presenza per pubblicizzare il decreto “SbloccaItalia” che prevede il commissariamento dell’intera area “ex-Italsider” e il via libera alla speculazione sui suoli, venerdì a Bagnoli non si è presentato a causa dell’ostilità presente nel quartiere, ma in piazza sono scese lo stesso migliaia di persone, tra lavoratori,precari, disoccupati, studenti e comitati, riunite dalla volontà di contrastare lo sbloccaitalia approvato solo poche ore prima in parlamento e porre l’accento sulla necessità di unificare le lotte territoriali con le lotte operaie che in queste settimane vanno crescendo contro il Jobs Act, i licenziamenti e gli attacchi al salario.

 

Il corteo si sarebbe dovuto concludere nella Città della Scienza, uno dei luoghi emblematici delle contraddizioni presenti su quel territorio, ma all’arrivo dei primi manifestanti la squadra mobile e la digos,che fino a quel momento avevano concordato sulla location dove concludere il corteo, hanno caricato i manifestanti (tra cui donne e studenti medi).

 

Questi avvenimenti, successivi alle cariche e ai ripetuti episodi di criminalizzazione contro il movimento dei facchini e più di recente contro gli operai di AST di Terni, sono l’ennesima conferma che questo governo di fronte alle istanze poste dalle lotte non ha altra risposta da offrire che quella del manganello.
Il corteo è comunque riuscito a non disperdersi e a proseguire per le strade della città, concludendo la giornata con una partecipata assemblea.

 

Come Si Cobas non possiamo che esprimere la nostra piena solidarietà e complicità ai comitati di Bagnoli e in particolare ai compagni del Laboratorio Politico Iskra, in queste ore vittime di un’interminabile canea mediatica funzionale alla repressione di chi lotta per unificare le lotte operaie con quelle degli altri segmenti del movimento anticapitalista.

 

Siamo scesi in piazza il 7 novembre e continueremo a farlo durante lo sciopero del 14 novembre e la manifestazione del 21 novembre, con l’obiettivo di costruire un percorso largo e unitario contro le politiche di macelleria sociale e per la cacciata di questo governo.

 

SI-Cobas nazionale