Il giorno 25 Gennaio, presso la Prefettura di Brescia, la delegazione del SI Cobas si e’ incontrata con la Cooperativa Servizi Associati e la committente Penny Market per riavviare una trattativa sulla vertenza aperta dai facchini occupati nel magazzino di Desenzano.
Da parte nostra è stato da subito evidenziato come il perdurare di 6 provvedimenti di sospensione nei confronti di altrettanti lavoratori, sostituiti da lavoratori esterni, fosse un chiaro atteggiamento antisindacale tenuto dalla cooperativa e di come in questo senso ci fosse l’esigenza imminente di un reintegro dei lavoratori in organico.
Oltre a questo aspetto di importanza immediata è stata confermata da parte nostra la volontà di aprire una trattativa sul corretto inquadramento dei lavoratori ai livelli previsti dal CCNL e di riconoscere ai lavoratori stessi, in forza al magazzino da almeno 4 anni, di ricevere uno scatto d’anzianità come riconoscimento minimo dell’esperienza maturata.
L’atteggiamento ostile della cooperativa nei confronti del nostro sindacato si è dovuto però misurare con una forza espressa in questi mesi dai lavoratori, capaci di sostenere compatti momenti di conflitto e di non disperdersi di fronte alla repressione padronale.
Siamo arrivati così alla definizione di un accordo che ha imposto in tempi brevissimi il reintegro dei lavoratori sospesi, la definizione concordata con Il S.I. Cobas dei criteri secondo cui i lavoratori accedano al 5° livello e all’impegno di entrambe le parti di rivedersi a maggio per concordare ulteriori passaggi al livello sopra citato.
Venerdì 29 Gennaio sottoporremo questa linea all’assemblea dei lavoratori, nella prospettiva di aprire finalmente un confronto vero con la cooperativa, al fine di ottenere indiritti dovuti.
Questo accordo ci rafforza nella misura in cui tutta la forza lavoro torna oggi in magazzino pronta a non cedere ad alcun ricatto o sopruso. E’ chiaro però che se dovessimo subire attacchi repressivi e i patti presi non corrispondessero a realtà, saremo pronti, come sempre, a tornare con lo sciopero a rivendicare i nostri diritti e la dignità.