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Ispezione DTL Eurodifarm-DHL Spply Chain-UCSA

08.04.2016, un giorno, una serata indelebile per gli operai del S.I. COBAS di Casalmaiocco (LO) ed un giorno, una serata che il consorzio UCSA, Eurodifarm e DHL Supply Chain vorrebbero certo cancellare dal calendario del loro sfruttamento quotidiano. 
Vogliamo ringraziare i delegati del S.I. COBAS, i lavoratori presenti nel magazzino Eurodifarm e anche i coordinatori provinciali per la pazienza, volontà, determinazione nella lotta e tutto il lavoro svolto per poter arrivare a vivere questo giorno pieno di emozioni.
Venerdì 8 Aprile, alle ore 21:30, l’ISPETTORATO DEL LAVORO di LODI insieme ai CARABINIERI e qualche altro ISPETTORE proveniente da Milano sono entrati nel magazzino Eurodifarm di Casalmaiocco, dove sono presenti cooperative del consorzio UCSA . 
Gli Ispettori hanno raccolto le dichiarazioni e le testimonianze del 90% del personale presente in quel momento nel magazzino, per buona parte non iscritti al S.I. COBAS; coloro i quali, proprio in virtù della loro mancata adesione alla lotta sindacale ricevono come “premio fedeltà” da UCSA il “privilegio” (o obbligo?) di potere effettuare ore straordinarie illimitate ( dalle 4 alle 8 ogni giorno, pagate come indennità di mensa o trasferta + assegni se proprio si superasse la decenza), utilizzato come elemento ulteriore di ricatto nei confronti dei lavoratori del S.I. COBAS, le cui retribuzioni sono già illegittimamente decurtate; pur avendo costoro, grazie alle lotte e agli scioperi messi in atto da noi operai S.I. COBAS, raggranellato un primo aumento salariale (livello 6s) e da Maggio 2016 anche l’ulteriore passaggio al 5 livello (dopo anche 10 anni al 6j).
L’intervento dell’Ispettorato ha fatto uscire allo scoperto lavoratori che usavano da anni macchinari elettrici (muletti) senza alcuna abilitazione, solo come favore da parte dei responsabili. Lavoratori che alla domanda: “Lei Prende o ha mai preso assegni per il pagamento delle ore straordinarie?”, hanno risposto che nel magazzino nessuno riceve assegni (fuori busta) perché le ore straordinarie “si fanno ogni tanto e non più di una o due ore”; ma quando gli ispettori gli hanno mostrato i fogli presenza, soltanto relativi all’ultima settimana di lavoro, sono “spuntate fuori” giornate ininterrotte di 13-16 ore di fila ed hanno dovuto riconoscere la verità dei fatti. 
Sono state vagliate anche altre irregolarità, in primis la redazione di 2 due cedolini paga compilati con voci retributive molto differenti a seconda che retribuiscano il salario ad un iscritto al S.I. COBAS o ad lavoratore non sindacalizzato; più una serie di numerose, ulteriori parzialità ed evidenti illegalità già denunciate in due corpose e documentate segnalazioni alla DTL.
Questo intervento ispettivo non ci cade giù dal cielo; ha avuto luogo dopo tre scioperi davanti ai cancelli di Eurodifarm, ed altrettanti incontri presso la prefettura di Lodi previsti dalla prassi delle procedure di “raffreddamento” in un settore, come quello della distribuzione farmaceutica intermedia, tutelato dalla legge anti-sciopero 176. A tali incontri, sollecitati dalle istituzioni per tentare innanzitutto di fare “rientrare” le dure iniziative di lotta messe in atto dal S.I. COBAS, abbiamo sempre e solo riscontrato da parte padronale (UCSA, Eurodifarm e DHL Supply Chain) la totale mancanza di volontà ad affrontare la situazione, con le ricorrenti parole: “Dobbiamo verificare e vi facciamo sapere”…
Dopo la determinata mobilitazione ed il lavoro di meticolosa raccolta di prove a suffragio dei diritti violati degli operai e grazie alla resistenza alle provocazioni ed agli attacchi dei padroni (nel corso di un anno di lotta in cui non un solo operaio ha fatto un passo indietro), adesso è arrivato momento delle “verifiche”.
Dopo l’irruzione ed il setaccio del magazzino di venerdì notte, ora lasciamo alle istituzioni coinvolte (INPS, Ispettorato del lavoro, Avvocati, Agenzia delle Entrate, Guardia di Finanza etc. etc.), l’elaborazione delle dichiarazioni raccolte ma certo non esiteremo a mettere in atto ulteriori scioperi, pur sviluppando le nostre iniziative a 360 gradi, dotandoci di ogni strumento necessario a continuare a determinare un importante percorso di lotta, ragione, unità e solidarietà operaia. 
Come dice un compagno di lavoro, “il diritto ad una vita dignitosa non lo vinco al gratta e vinci o al superenalotto”, per questo dobbiamo conquistarlo assieme imponendo con la nostra forza ed intelligenza che il salario, unica fonte di sostentamento, sia pagato per quanto lavoriamo e non in base al grado di servilismo che i padroni vorrebbero gli dedicassimo. 
Solo UNITI in questo sistema marcio dove aziende e cooperative pensano di avere il coltello dalla parte del manico, assecondate da governi e sindacati compiacenti, possiamo fare fronte al nostro compito storico e vincere le nostre battaglie… 
FORZA S.I. COBAS! 
Lavoratori e delegati S.I. COBAS Eurodifarm
coordinatori provinciali S.I. COBAS Pavia.