Il coordinamento provinciale del S.I. Cobas di Pavia è a denunciare una grave aggressione avvenuta nei confronti del nostro compagno Vito Tosto, operaio alla BRT di Landriano (PV) da parte del delegato della CGIL.
E’ dall’estate scorsa che un gruppo di operai della cooperativa Futura, operante all’interno del magazzino express dell’impianto BRT di Landriano si sono uniti al S.I. Cobas per rivendicare migliori condizioni retributive, di sicurezza e di dignità operaia.
Un piccolo gruppo, che la cooperativa ha tentato di arginare fin da subito con minacce, trasferimenti, contestazioni e provvedendo alla “coscrizione” degli altri lavoratori alla CGIL; “blindando” di fatto la possibilità dei nostri compagni di relazionarsi con i colleghi, come in occasione dell’unica nostra assemblea tenuta in magazzino, quando i responsabili della cooperativa hanno sfacciatamente “impedito” ai lavoratori interessati di parteciparvi, con intimidazioni di stampo malavitoso e presidiando fisicamente l’accesso alla sala mensa.
Grande merito va riconosciuto al nostro piccolo gruppo di aver tenuto duro e non avere mai smesso di sostenere e tentare di divulgare le posizioni della nostra organizzazione nonostante ricorrenti aggressioni ed intimidazioni, intervenendo criticamente alle assemblee della CGIL e non facendo mai mancare la partecipazione a coordinamenti ed il sostegno a scioperi.
L’ingresso della CGIL, accolta ad ogni visita coi tappeti rossi da parte di azienda e cooperativa, ha portato come contro-partita l’applicazione “parziale” di diritti da noi già acquisiti per intero e sanciti da un accordo nazionale con BRT; ma l’attività corporativa della FILT-CGIL, promossa, sostenuta ed imposta ai lavoratori dalla cooperativa e dall’azienda, non poteva che mostrare il fianco per la propria strumentalità e collaborazionismo. Il clima si inasprisce all’annuncio del cambio di cooperativa che avverrà il 2 di maggio 2016 (di cui ovviamente il S.I. Cobas non è stato messo al corrente) e la conseguente introduzione del contratto a tutele crescenti previsto dal Jobs Act, nonché alla diffusione della notizia dell’iscrizione al S.I. Cobas di una parte dei corrieri BRT dell’impianto di Landriano.
Ieri pomeriggio è stata convocata dalla CGIL un’assemblea in cui ai lavoratori sarebbe stato “ufficializzato” da parte dei funzionari sindacali, l’ingresso della nuova cooperativa.
Quando i nostri iscritti si sono presentati nella sala mensa per assistere ed intervenire al consesso, sono stati intercettati dal delegato della CGIL, già noto provocatore e “tirapiedi” della cooperativa, che ha affrontato il nostro delegato Youssoupha con insulti e spintoni, intimando ai nostri compagni di uscire dalla sala. Il compagno Vito, interpostosi per tentare di ridimensionare la rozza furia dello scagnozzo, ha ricevuto altrettanti insulti prima di essere raggiunto da diversi pugni al volto. Non contento, dato che i nostri iscritti non hanno fatto un passo indietro cedendo all’intimazione di andarsene, l’energumeno è ritornato alla carica a freddo colpendo di nuovo il nostro compagno. Il tutto alla presenza di due operatori sindacali della CGIL e alcuni responsbili di magazzino, che non hanno evidentemente fatto alcunchè per fermare l’aggressione.
All’arrivo dei carabinieri e dell’ambulanza per tradurre il compagno aggredito al pronto soccorso, il delegato CGIL ha avvertito un “mancamento” ed è stato trasportato anch’egli al pronto soccorso del Policlinico San Matteo…
Per Vito la prognosi è un trauma cranico causato dai diversi colpi ricevuti dall’aggressore.
Episodi simili non sono nuovi nel panorama del mondo della logistica, dove il sindacalismo confederale ha bisogno di assoldare crumiri e responsabili di cooperativa, nonché di coscrivere a sé gli operai con la collaborazione ed il beneplacito delle aziende, per garantirsi la rappresentatività che altrimenti i lavoratori non gli riconoscerebbero. Ma ogni impalcatura priva di fondamenta, cioè l’iniziativa ed il sostegno degli stessi operai, è destinata a scricchiolare sotto il peso della subalternità alla volontà dei padroni ed al loro governo; la funzionalità di fase dei sindacati che hanno avuto la necessità di sottoscrivere un accordo che garantisca loro rappresentatività che non possono ottenere altrimenti, viene di volta in volta smascherata dalle organizzazioni di classe che sulla lotta vera basano la propria iniziativa sindacale. Quando il tentativo di controllo che vorrebbero sui propri “tesserati” vacilla, al cospetto dell’evidente collaborazionismo con la classe padronale, fuori dalle assemblee e dalla relazione con gli operai, l’intimidazione e la violenza CONTRO altri operai diventa la loro ultima vergognosa risorsa.
Già al nostro compagno è stato intimato di non ripresentarsi al lavoro alla chiusura dell’infortunio. Al delegato CGIL, che sarà probabilmente allontanato, verrà comunque garantito di poter continuare a svolgere la propria attività crumira in qualche altro impianto.
Solidarietà agli operai del S.I. Cobas della BRT di Landriano.
E’ ora di porre fine con ogni mezzo a questa situazione.
S.I. COBAS