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[ITALIA] Proteste contro il “decreto sicurezza” in tutto il Paese

Giornata di lotta, lunedì 26 ottobre, in tutta Italia con presidi di protesta davanti alle Prefetture di tante città grandi e piccole, contro il “decreto sicurezza” del governo Salvini – Di Maio che continua ad approvare leggi padronali anti-operaie e anti-immigrati in continuità con i precedenti governi di centro-sinistra e centro-destra.

Qui sotto, alcuni video della protesta e dei comizi operai dei lavoratori e delle lavoratrici in lotta davanti alle Prefettura di Piacenza; in fondo, il testo del volantino nazionale diffuso nei territori:

https://www.facebook.com/monzoor.alam.3/videos/2124141867637850/

https://www.facebook.com/marco.florio.568/videos/10155625366801851/

https://www.facebook.com/126519870832616/videos/338692076919158/

https://www.facebook.com/monzoor.alam.3/videos/2124142604304443/

https://www.facebook.com/marco.florio.568/videos/10155625364906851/

https://www.facebook.com/monzoor.alam.3/videos/2124144217637615/
 

CONTRO IL DECRETO SICUREZZA

Con il Decreto “Sicurezza” il Ministro dell’Interno Matteo Salvini lancia un attacco frontale contro le lotte dei lavoratori e contro gli immigrati. 

Contro le lotte dei lavoratori: 

– trasforma i blocchi stradali in reati penali, punibili fino a 6 anni (12 per gli organizzatori).
Con una legge del genere in Francia oggi avremmo centinaia di migliaia di “criminali” da mettere in prigione…
Questa norma è stata chiesta al governo dal presidente di Confetra, l’associazione dei padroni dei trasporti, per colpire i picchetti nella logistica, ma potrà essere applicata a ogni corteo o presidio stradale non autorizzato.

– inasprisce le pene contro gli occupanti di case, mentre nelle grandi città viene scatenata un’ondata di sgomberi che gettano sulla strada famiglie con bambini a inizio inverno. 

– estende l’applicazione del Daspo urbano (inflitto ai licenziati Fca che hanno osato protestare a Roma).

Contro gli immigrati: 

– elimina il permesso per protezione umanitaria, il principale canale di regolarizzazione dei richiedenti asilo.
L’obiettivo è far aumentare gli immigrati senza permesso, da consegnare agli sfruttatori del lavoro nero, e alle reti criminali non potendo lavorare in modo regolare: altro che “sicurezza”! 

– raddoppia da 3 a 6 mesi il periodo massimo di detenzione nei CPR per l’identificazione ed espulsione.

– colpisce con la revoca del permesso di soggiorno e della cittadinanza gli immigrati accusati o condannati per determinati reati.

E’ necessaria una mobilitazione di massa la più ampia possibile contro l’approvazione di questo decreto e contro la sua applicazione in caso di approvazione

S.I. Cobas