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[GENOVA] SCAFFALISTI IN LOTTA E SCIOPERO DA GIORNI

UNA SFIDA A VISO APERTO CONTRO SFRUTTAMENTO E SISTEMA DEGLI APPALTI NELLA GRANDE DISTRIBUZIONE ORGANIZZATA

È ormai da venerdì 21 Dicembre che come soci lavoratori della Cooperativa LOG12 (gruppo ELPE) in appalto presso i presso i punti vendita di Basko, Carrefour ed Ekom, con mansioni di scaffalisti, siamo in sciopero per rivendicare l’integrale applicazione dei minimi salariali previsti dalla contrattazione nazionale e richiedere l’applicazione dei più elementari diritti che quotidianamente vengono violati nel tritacarne del sistema degli appalti e della giungla delle aperture 7 giorni su 7.

Decine e decine di ragazzi e ragazze assunti da cooperative che – privati di ogni diritto e sottopagati – ogni notte si recano presso i punti vendita di queste note catene di supermercati a caricare la merce negli scaffali delle corsie dove ogni giorno poi migliaia e migliaia di clienti fanno la spesa.

Proprio durante questi giorni di festa, di frenesia delle compere – dove per chi carica come noi la merce aumentano le pressioni, i colli da sistemare, le medie produttive da rispettare obbligatoriamente, le richieste di doppi turni e spostamenti – abbiamo deciso di alzare la testa, levare la nostra voce e dire basta al continuo aumento dello sfruttamento in termini di ritmi, pressioni e tagli del salario!

Per anni questi grandi marchi della grande distribuzione insieme al consorzio Elpe si sono arricchiti sul lavoro di centinaia di ragazzi e ragazze come noi, a cui, nonostante la mansione svolta non é mai stato applicato il contratto nazionale del Commercio, attribuendogli invece il contratto collettivo delle pulizie che per altro non viene neanche rispettato al 100%, visto che le maggiorazioni per il lavoro notturno, supplementare e festivo ci vengono illegalmente pagate al di sotto dei minimi tabellari.

Questi giorni di sciopero stanno però dimostrando che se i lavoratori scendono in sciopero e incrociano le braccia il sistema s’inceppa, la merce resta sui bancali, i magazzini si saturano e gli scaffali restano vuoti.

In questo senso diamo assolutamente un giudizio positivo dello sciopero visto comunque la forte adesione di tutti i lavoratori con contratto a tempo indeterminato alla protesta e dato che Basko, Ekom e Carrefour a fronte della riuscita dello sciopero hanno dovuto sospendere la richiesta del servizio di caricamento fino al 27 Dicembre!

In questi giorni abbiamo poi dato vita a volantinaggi e presidi presso numerosi punti vendita di queste note catene – in maniera particolare Basko di via Paggi, Carrefour di Via Canevari ed Ekom di Via Prà – proprio per denunciare le condizioni di lavoro cui siamo sottoposti, ma soprattutto per cercare la solidarietà e la complicità tanto dei lavoratori diretti di questi marchi – anche loro vessati da pessime condizioni di lavoro – quanto dai clienti, che hanno risposto positivamente alle iniziative, solidarizzando, consegnando alle casse il volantino in distribuzione e in alcuni casi rinunciando ad effettuare la spesa presso quei punti vendita.

Buste paga regolari, applicazione della contrattualistica nazionale, programmazione della turnistica e delle ferie, fine della richiesta di medie produttive impossibili da raggiungere, fine dellan continua richiesta di
disponibilità ad ogni ora del giorno e della notte (anche durante il crollo del Ponte Morandi!) sono le richieste che continueremo con forza e determinazione a portare avanti, continuando la lotta e richiamando alle proprie responsabilità non solo la cooperativa presso la quale siamo assunti, ma anche la committenza che é assolutamente responsabile della situazione attuale tramite la politica strozzina delle tariffe al ribasso imposta ai fornitori del servizio.

Consapevoli della difficoltà di questa battaglia, rilanciamo comunque la lotta e lo sciopero anche in questi giorni, con nuovi presidi in giro per la città di Genova, sfidando a viso aperto non solo l’illegalità del falso sistema cooperativo, ma anche il sistema degli appalti al ribasso che caratterizza la grande distribuzione organizzata e in particolare questi noti marchi, novelli Golia dello sfruttamento.

Una prima pietra andava scagliata.

Noi l’abbiamo fatto.

Anche come segnale a tanti altri sfruttati come noi, della necessità della ripresa della lotta di classe, tanto in questo paese, quanto a livello internazionale.

Scaffalisti S.I. Cobas Genova