Approfondimenti politiciCobasInternazionaleSicilia

[ITALIA] Reddito di Cittadinanza: elemosina di Stato, tra assistenzialismo e clientela. Il 16/2 assemblea a Messina

L’attuale fase storica è caratterizzata da una situazione socio-economica esplosiva.

La sistematica demolizione dei diritti sociali, la disoccupazione e la precarietà generalizzata sono il lascito dell’azione bipartisan dei governi di centro-destra e di finta sinistra.

Il malessere sociale viene oggi capitalizzato e cavalcato da un governo che fa dei proclami, delle smentite e dei passi indietro il suo marchio di fabbrica: mentre la Lega di Salvini scatena una guerra senza quartiere contro immigrati, operai combattivi, poveri ed esclusi, i 5 Stelle di Di Maio, che hanno traccolto consensi a valanga cavalcando vigliaccamente i bisogni e le emergenze del meridione, ora fanno retromarcia quasi su tutto, restando aggrappati alle poltrone parlamentari come i peggiori democristiani: niente abolizione del Jobs Act, niente cancellazione della Tap e del Muos, completa mano libera garantita ad Ilva-Mittal nel proseguire la devastazione ambientale di Taranto.

Infine, un reddito di “cittadinanza” in versione ristretta, tutt’altro che universale e soprattutto legato più ai bisogni dei padroni che a quelli dei disoccupati.

L’arretramento sul fronte dei diritti fa il paio con l’inasprimento degli strumenti repressivi: l’assalto ai territori e la distruzione del patrimonio naturale fanno il paio con la cecità davanti allo sfruttamento indiscriminato di forza-lavoro e l’attacco al diritto di sciopero con la criminalizzazione di chi lotta sui luoghi di lavoro.

Il DL Sicurezza di Salvini, che inasprisce le pene detentive contro chi sciopera, protesta o occupa una casa, è una provocazione intollerabile nei confronti di chiunque si rifiuta di accettare la schiavitù di un lavoro precario e con salari di 700 – 800 al mese, o che si trova costretto a occupare una casa in un paese in cui ci sono ben 7 milioni di alloggi vuoti!

Tutto ciò in un quadro che vede l’Italia precipitare di nuovo in uno stato direcessione…

Non ci sono alternative: se l’austerity è l’unica risposta a disposizione di padroni e governo di fronte alla crisi del capitalismo, la lotta e la mobilitazione autonoma degli sfruttati è l’unica strada reale per difendere e migliorare le nostre condizioni di vita.

Per comprendere fino in fondo i perversi meccanismi di un sistema che ci vuole schiavi obbedienti e ciechi e per capire come reagire, vogliamo dare continuità al percorso già tracciato dai compagni di Napoli e Palermo, per un fronte di lotta dei disoccupati del Sud.

Contro chi fa la guerra ai poveri in nome dei profitti!

Contro chi vuole risolvere il problema degli alloggi riempendo le galere!

Contro chi vorrebbe comprarci con l’elemosina, rubando il nostro futuro!

Contro i governi nazionali e locali di ogni colore politico, che ci reprimono, ci affamano e tentano di dividere gli sfruttati e gli oppressi mettendoli l’uno contro l’altro!

Ne parleremo insieme al Movimento di Lotta “Disoccupati 7 Novembre” di Napoli ed i Disoccupati Organizzati di Palermo, sabato 16 Febbraio ore 17.00 presso la sede SI Cobas Messina in via Cesare Battisti 191° Messina

Fronte Popolare Autorganizzato SI Cobas Messina

Per l’evento facebook dell’iniziativa, clicca qui.