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[COMUNICATO] Contro i licenziamenti politici e la repressione, per i diritti di tutti: sciopero nazionale in DHL

CONTRO I LICENZIAMENTI POLITICI,

PER I DIRITTI DI TUTTI: SCIOPERO NAZIONALE IN DHL

Milano, 12/03/2019

Dopo la grande giornata di lotta che ha coinvolto tutti i lavoratori e tutte le lavoratrici del S.I. Cobas sul piano nazionale per l’8 Marzo, in seguito ad un’assemblea dei delegati della filiera DHL, vista la conferma dei licenziamenti di quattro driver della filiale DHL di Cassano Magnago (VA) rei per l’azienda di avere aderito ed organizzato uno sciopero contro le continue vessazioni e discriminazioni sindacali a cui l’azienda appaltatrice li costringeva, è stato proclamato lo stato d’agitazione nazionale in difesa dei nostri compagni.

Negli ultimi 6 anni l’unità sindacale e la capacità di mobilitazione dei facchini e dei driver DHL, quasi tutti immigrati, hanno portato questi lavoratori ad ottenere grandi vittorie con conseguenti aumenti salariali diretti ed indiretti, miglioramenti delle condizioni lavorative, della tutela della salute e della sicurezza sul lavoro e, nondimeno, il ribaltamento dei rapporti di forza interni ai magazzini che in passato permettevano a capi e caporali ogni forma di violenza ai danni degli operai (situazione tollerata dai sindacati confederali nel migliore dei casi passivi, nel peggiore complici di questo sistema).

Di recente, invece, si era aperta una nuova fase di rapporti sindacali con l’azienda committente, improntati alla discussione e non al semplice confronto vertenziale.

Tali trattative hanno negli anni portato ad accordi di miglior favore rispetto agli stessi contratti nazionali, così per i facchini come per i driver.

Risulta quindi una totale inversione di tendenza da parte del committente la scelta di favorire un fornitore che ha licenziato in maniera ingiustificata e repressiva (per aver partecipato ad uno sciopero) 4 lavoratori.

Ieri per tutta la notte, la risposta operaia a questo attacco è stata unitaria e determinata.

A Bologna e a Milano, lo sciopero si è esteso sui due turni e in particolare nella città lombarda non è bastato il forte dispiegamento di truppe antisommossa della Polizia per fermare la lotta in corso; nelle cariche, due lavoratori sono stati feriti e soccorsi dalle ambulanze a causa della violenza dell’intervento repressivo.

In solidarietà ai compagni sono sopraggiunti i lavoratori degli impianti limitrofi, soprattutto dall’hub SDA, fornendo un apporto decisivo.

Inoltre a Brescia, Bergamo, Bologna e Verona hanno aderito allo sciopero anche i driver delle filiali DHL, garantendo maggiore forza alla mobilitazione nazionale.

Sappiamo bene che la battaglia non si ferma qui e saremo pronti a sostenere la lotta e i lavoratori licenziati se non recederanno dai licenziamenti.

Esecutivo nazionale S.I. Cobas

Assemblea dei delegati DHL Express