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[COMUNICATO] Il 23/3 corteo a Roma: per il clima, contro le grandi opere inutili e il governo del cambia-niente

23 MARZO CORTEO A ROMA

PER IL CLIMA CONTRO LE GRANDI OPERE INUTILI

CONTRO IL GOVERNO DEL CAMBIA-NIENTE

Nel nostro paese la situazione globale si evidenzia in modo drammatico.

La mancanza di manutenzione delle infrastrutture (ossia meno spese = più profitti e dividendi per la borghesia finanziaria), la corruzione e la cementificazione selvaggia seminano morti e feriti a ogni temporale, a ogni ondata di maltempo, a ogni terremoto sopratutto nelle zone in cui sono relegati dai più bassi prezzi delle abitazioni i proletari, immigrati o italiani che siano!

Ed ancora il governo del cambianiente tergiversa sulla TAV, dopo aver fatto re-tromarcia su tutte le altre grandi opere: il TERZO Valico, il TAP e la rete SNAM, le Grandi Navi a Venezia, il MOSE, l’ILVA a Taranto, il MUOS in Sicilia, la Pedemontana Veneta, oltre al tira e molla sulle trivellazioni petrolifere, con rischio di esiti catastrofici nello Jonio, in Adriatico, in Basilicata ed in Sicilia, e della catastrofe dei rifiuti che in nome dei profitti ha portato, soprattutto al Sud alla devastazione di interi territori e al genocidio per cancro di migliaia di adulti e bambini.

Ed ancora il governo del cambianiente salva dal processo per sequestro degli immigrati sulla “diciotti” il suo ministro, ammettendo che di detto reato tutto il governo era ben conpartecipe.

Per ogni evenienza poi, il tribunale di sé stessi – detto dei ministri (?!) – ha assolto ministro e governo con tanto di voto parlamentare, grazie ai voti dei seguaci di Berlusconi, Salvini e Di Maio, e grazie ai quali, da oggi, ogni reato commesso da qualsiasi governo non è più tale ma niente altro che «interesse pubblico»!

Proprio come ogni sciopero, picchetto, vertenza sindacale per il rispetto di diritti operai legalmente sanciti dai contratti nazionali e aziendali di lavoro diventa per loro «ricatto», «estorsione» alle aziende»!

Proprio come ogni «occupazione» di alloggi e palazzi sfitti da parte di proletari senza casa diventa per loro un «furto», un reato ai danni di «proprietari» che aspettano ben pasciuti, che il «loro» bene si valorizzi, magari con tanto di «mazzette» all’urbanistica locale, grazie a nuovi, adiacenti, insediamenti pubblici e privati.

Presunti «reati» perseguibili penalmente (galera) e civilmente (multe) che svelano la natura antiproletaria di questo governo.

Contro sfruttamento e devastazione ambientale rispondiamo in maniera unitaria: il 23 marzo tutti e tutte a Roma in corteo!

SOLO LA LOTTA PAGA

SOLO UNITI SI VINCE

LAVORATORI E LAVORATRICI S.I. COBAS