Avendo appreso le dichiarazioni di E.B.Esse rese al Corriere della Sera circa l’articolo del 14/9/2019 (vedi qui), riteniamo siano stati utilizzati termini dispregiativi verso il Sindacato Si Cobas e nei confronti dei lavoratori, dimostrando altresì di aver appreso la lezione da altri padroni, i quali usano gli stessi termini contro entrambi, al solo fine di dimostrare che i lavoratori non abbiano una propria testa per prendere decisioni.
Probabilmente, alla direzione di E.B.Esse andava bene mantenere la stessa condizione paternalistica usata per decine di anni verso questi lavoratori, accontentandoli con prestiti e pacche sulle spalle.
Ora, secondo E.B.Esse, il Si Cobas strumentalizza questi lavoratori con il solo fine di fare scioperi.
E’ bene che E.B.Esse sappia che il Si Cobas applica alla lettera la scelta democratica di far decidere i lavoratori.
Essi hanno deciso di scioperare di fronte alle lettere di contestazione inviate per futili motivi e continui rinvii rispetto agli incontri richiesti per trovare una soluzione economica.
Inoltre, facciamo presente a E.B.Esse che il Si Cobas sciopera in solidarietà con tutti i lavoratori, essendo questa l’ unica forza che permette di ottenere dei miglioramenti.
Sabato 7 settembre 2019, insieme ai dipendenti E.B.Esse, erano presenti i facchini che lavorano per una Coop a cui Zara (Gruppo con a capo l’uomo più ricco del mondo) ha appaltato il lavoro: “tutti sfruttati e sottopagati”.
Siamo perfettamente consapevoli che E.B.Esse applica il contratto dei servizi fiduciari da noi contestato con il solo fine di trovare soluzioni migliorative rispetto ad un minimo contrattuale di 5,40 euro lordi all’ora.
Tale Contratto è stato scandalosamente firmato da CGIL, CISL, UIL per andare incontro ai padroni e mantenere basso il costo del lavoro.
I minimi contestati sono decisamente al di sotto di qualsiasi altro CCNL firmato dagli stessi sindacati: per noi ciò significa dumping salariale.
Il Si Cobas è impegnato ad adeguare i salari di questi lavoratori ad un livello che permetta di vivere senza dover fare straordinari ad oltranza.
In conclusione, E.B.Esse si esprima e ci faccia capire se vuole risolvere il problema come da pre-accordi precedenti, oppure decida di continuare, inviando lettere repressive, senza volontà alcuna nel trovare soluzioni adeguate e concrete.
Qualora non verrà confermato l’incontro del 23 settembre 2019, il Si Cobas sarà costretto senza remore a preseguire con gli scioperi.
Si Cobas