Grave presa di posizione della CGIL sulla vertenza Penny Market di Desenzano.
Invece di solidarizzare con gli 11 facchini licenziati, la CGIL si limita a parlare di disagi per i picchetti e a interessarsi esclusivamente di chi non sta scioperando.
Pure ammesse delle riserve o delle critiche sulle ragioni dei Si Cobas, a nostro avviso è doveroso difendere dei lavoratori di fronte a un licenziamento ed è inaccettabile che la CGIL favorisca ulteriormente la divisione tra i dipendenti del magazzino, invece di promuovere la loro unità nella lotta.
D’altra parte non c’è molto da aspettarsi da chi, come la CGIL, non si mobilitó quando arrivò Servizi Associati e ci fu la sollevazione dei facchini di fronte alle condizioni di lavoro che la cooperativa voleva imporre. Non c’è da meravigliarsi da parte di un sindacato che spesso e volentieri si è dimostrato accomodante con il padronato nel settore della logistica.
Non è nemmeno vero quanto dichiarato dal sindaco Malinverno, probabilmente male informato.
Ai lavoratori non scioperanti è garantito l’accesso al magazzino.
Invece di sedersi con la cooperativa e riportare la minaccia padronale di chiudere il sito logistico desenzanese, invitiamo il sindaco a partecipare all’incontro pubblico con i facchini Si Cobas organizzato alla Casa dei Popoli Thomas Sankara (vedi qui).
Stessa richiesta rivolta ai referenti della CGIL.
Vedremo se ci sarà la volontà di confrontarsi.
Collettivo Autonomo Gardesano