AGGIORNAMENTO VERTENZA MILIARDO YIDA di Pontecurone (AL)
Ieri all’incontro in Prefettura a Alessandria – presenti insieme ai lavoratori licenziati e al sindacato SI Cobas anche la proprietà dell’azienda e l’Ispettorato del lavoro – è emerso tutto lo sfruttamento che per anni i lavoratori hanno dovuto subire in silenzio e la rappresaglia anti-sindacale con cui sono stati attaccati quando finalmente hanno deciso di organizzarsi e lottare per rivendicare salario, diritti e dignità.
Il sindacato ha innanzitutto richiesto il reintegro immediato dei lavoratori, licenziati per esseri iscritti a un sindacato per avanzare rivendicazioni migliorative e soprattutto per aver scioperato in un’azienda dove mai gli operai avevano alzato la testa uniti e determinati a non tornare indietro.
A parole sia la Prefettura che l’Ispettorato – già a conoscenza da lungo tempo della situazione di irregolarità dell’azienda, tuttora impunita e anzi a pieno regime produttivo con conseguente profitto – si sono impegnati a intervenire per risolvere la situazione, peraltro dopo che da mesi i lavoratori sono stati illegittimamente licenziati e addirittura dopo esser stati ingiustamente buttati per strada si ritrovano a dover sopravvivere con le loro famiglie senza sussidio di disoccupazione, perchè le aziende in appalto non hanno loro versato i regolari contributi quindi l’Insp ha rifiutato la loro domanda di Naspi.
Perciò, dopo le parole attendiamo i fatti, intanto constatando come ancora una volta lo Stato dimostri comunque di usare due pesi e due misure: intervento rapido e violento contro i lavoratori che si organizzano lottando contro lo sfruttamento (vedi anche gli scioperi dei licenziati politici della Clo del magazzino logistico Coop di Rivalta Scrivia e la vertenza dei lavoratori Gls di Alessandria) e ai loro coordinatori sindacali (in 10 attivisti del SI Cobas hanno ricevuto nientemeno che il “foglio di via” da Tortona per decisione della Questura di Alessandria per reprimere gli scioperi sul territorio), lassismo e inettitudine contro i padroni cui è garantita da un lato la libertà di sfruttare e opprimere i lavoratori, dall’altro la repressione delle libertà sindacali per i lavoratori di organizzarsi sindacalmente e scioperare per migliorare le loro condizioni di lavoro e di vita.
Il SI Cobas e i lavoratori Miliardo Yida si aspettano quindi fatti concreti, a partire dal reintegro come primo atto risolutivo di una problematica, quella dello sfruttamento e dei licenziamenti, che non solo dentro la Miliardo Yida in tante fabbriche e tanti magazzini nella provincia di Alessandria colpisce migliaia di lavoratori, peraltro aggravandosi col procedere della crisi.
Perciò, dimostrando con il presidio di protesta di ieri davanti alla Prefettura che la lotta va avanti, i lavoratori chiedono la massima solidarietà di tutte le realtà e persone del territorio, per portare avanti e vincere questa battaglia nell’interesse di tutti i lavoratori.
S.I. Cobas Alessandria e Tortona