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[TORINO] Mozione finale dell’Assemblea Regionale dei Lavoratori e delle Lavoratrici Combattivi

Mozione finale dell’Assemblea Regionale dei Lavoratori e delle Lavoratrici Combattivi – Piemonte (10 Ottobre 2020)

Oggi, 10 di Ottobre, come proposto e deciso nella Assemblea del 12 di Settembre, si è riunita a Torino l’Assemblea Regionale dei Lavoratori e delle Lavoratrici Combattivi – Piemonte.

Nel corso dell’Assemblea si è evidenziata la necessità di proseguire nel percorso indicato dall’Assemblea nazionale del 27 di Settembre a Bologna, sostenendo un processo di costruzione effettivo di coordinamenti di lavoratori e lavoratrici combattivi nei vari territori, con il compito di dare indicazioni di carattere organizzativo ed operativo per unire le lotte.

E’ emerso altresì il compito di declinare le azioni e l’indirizzo politico di queste secondo i punti emersi anche a livello nazionale: riduzione dell’orario di lavoro a parità di salario, patrimoniale sui più ricchi per fare pagare la crisi ai padroni, salario medio garantito per lavoratori e disoccupati, cancellazione dei decreti sicurezza e slegamento del permesso di soggiorno dal lavoro.

In questo senso si condivide pienamente l’appello di costruzione dello sciopero nazionale della logistica il 23 di Ottobre, con conseguente allargamento di questo anche ad altri settori, e di una grande manifestazione territoriale da farsi anche a Torino il giorno 24 di Ottobre, dalle ore 10, con concentramento in Piazza Crispi.

I tavoli di lavoro, che hanno coinvolto lavoratori e lavoratrici combattivi di diversi settori, si sono rivelati un ottimo strumento per dare protagonismo a chi è in prima fila nelle lotte sociali di questi anni, contribuendo a definire – attraverso relazioni finali – delle indicazioni operative di azioni da mettere in campo per costruire le date sopracitate.

In virtù delle relazioni prodotte durante la prima parte dell’assemblea, si stabilisce di mettere in campo sui 4 punti su cui verteva il confronto (costruzione dello sciopero, costruzione della manifestazione, questione delle lavoratrici e della donna, questione dei lavoratori immigrati) quanto segue:

1. Per la costruzione e l’allargamento dello sciopero nazionale della logistica il 23 di Ottobre, i lavoratori e le lavoratrici combattivi si danno come obiettivo, entro la data sopracitata, di: effettuare volantinaggi e azioni non solo nei magazzini della logistica ma anche nelle fabbriche.

Viene altresì lanciato dall’assemblea l’appello ad affiancare alla piattaforma autonoma dei riders anche una lotta più generale per l’ottenimento del contratto della logistica per questi.

Affiancare ai picchetti nei magazzini anche quelli nelle scuole, di modo tale da riportare la lotta nei posti di lavoro.

Mettere in campo uno sportello per i lavoratori della ristorazione e del terziario al fine di allargare l’azione di costruzione dello sciopero e organizzare un intervento anche in questo settore.

2. Per la riuscita e la massima diffusione, a livello territoriale e regionale, della necessità di costruire una manifestazione il 24 di Ottobre a Torino, si stabilisce di: fare una assemblea territoriale a Saluzzo, per informare sulla data e costruire attività in merito sul territorio; affiancare al lavoro di diffusione territoriale nei luoghi di lavoro dove siamo presenti un lavoro di agitazione nelle fabbriche viste le proteste spontanee di questi giorni; volantinaggi e azioni anche negli ospedali, nei luoghi della pubblica amministrazione e nei quartieri popolari.

3. Al fine di coinvolgere le donne, lavoratrici, disoccupate e precarie al percorso di costruzione delle date sopracitate, oltrechè del più generale percorso di unione delle lotte, rendendole protagoniste, come storicamente è sempre stato, si stabilisce di provare a fare, anche dopo la manifestazione del 24 ottobre, una azione di protesta sulla questione della negazione della pillola abortiva da parte della Giunta regionale piemontese legandola alla doppia oppressione della donna lavoratrice.

4. Per combattere il razzismo e il sovranismo, contrapponendo l’internazionalismo proletario, al fine di slegare il permesso di soggiorno dalla condizione lavorativa, e quindi rimuovere il ricatto dei padroni nei confronti delle richieste di miglioramenti contrattuali e sindacali dei lavoratori e delle lavoratrici immigrati, applicando integralmente i CCNL di riferimento, viene stabilito di costruire sul territorio di Saluzzo e circondario dei momenti di incontro per i lavoratori e le lavoratrici di tutti i settori, rendendoli sia punti di informazione e di riferimento per il percorso nazionale del fronte unico, oltrechè strumento per costruire nei prossimi mesi uno sciopero da allargare anche ad altri settori.

L’Assemblea Regionale dei Lavoratori e delle Lavoratrici Combattivi (Piemonte) si impegna a promuovere una partecipazione attiva dei lavoratori e delle lavoratrici a queste date, innanzitutto stabilendo la necessità di presidiare i luoghi di lavoro il 23 di Ottobre, uscendo in questo modo dalla dinamica di abbandono e spettacolarizzazione del conflitto, contrapponendo alla prassi concertativa o riformista, una pratica di lotta, al fine di rendere effettivi gli scioperi e le manifestazioni di protesta.

Viene inoltre espressa la necessità di affiancare, alle azioni che verranno messe in campo per la costruzione del 23 e per la manifestazione territoriale del 24, un appello a tutti quei lavoratori e a tutte quelle lavoratrici che ancora non partecipano a questo processo, coinvolgendoli direttamente nel percorso, al di là dell’appartenenza sindacale o politica.

Siamo altrettanto consci che il percorso di costruzione di un Patto d’Azione per un Fronte Unico di Classe a livello nazionale è solo all’inizio e che le date di fine Ottobre saranno solo l’incipit di un percorso di più ampio respiro che dovrà necessariamente coinvolgere tutti quei settori che attualmente fanno fatica ad esprimere un minimo di conflitto o attiva partecipazione.

Anche in vista di radicare effettivamente i lavoratori combattivi nei luoghi di lavoro e nei quartieri, e farne emergere sempre di nuovi, si stabilisce la necessità di indire una ulteriore riunione dell’Assemblea il giorno 7 di Novembre – con ora e luogo da definirsi – al fine anche di discutere sulle azioni da mettere in campo per riuscire a costruire nei prossimi tempi uno sciopero generale realmente unitario e conflittuale.

Se saremo capaci di veicolare queste iniziative nella direzione dello sviluppo di una prassi realmente conflittuale e di costruzione di un fronte unitario delle lotte, si potrà contrapporre alla crisi e al debito scaricato sulle spalle dei proletari, una risposta efficace per non arretrare ulteriormente, anzi per avanzare e ottenere conquiste più grandi e durature.

Facciamo pagare la crisi ai padroni!

Assemblea Regionale dei Lavoratori e delle Lavoratrici Combattivi – Piemonte