VE LA RICORDATE LA LOTTA DEI LAVORATORI
DELLA MILIARDO YIDA DI PONTECURONE?
ECCO, ORA ANCHE L’ISPETTORATO DEL LAVORO DICE CHE
I LAVORATORI AVEVANO RAGIONE!
E’ dal 2019 che i lavoratori della Miliardo Yida, stabilimento di riciclaggio/imballaggio di materiale plastico, denunciano e lottano contro un sistema di sfruttamento fatto di appalti poco chiari, società fantasma, irregolarità contrattuali, mancanza delle condizioni di sicurezza e continue provocazioni antisindacali.In questi anni hanno resistito e hanno lottato.
Si sono battuti con coraggio contro i licenziamenti che colpivano chi si iscriveva al sindacato, per l’applicazione piena di un contratto nazionale adeguato, per rivendicare buste paga regolari, per il diritto ad avere ferie, un giorno di riposo settimanale ed un luogo di lavoro sicuro e salubre.
Dopo svariati scioperi, picchetti, tavoli in Prefettura, denunce a tutti gli organi competenti, presidi cittadini, oggi anche l’Ispettorato del lavoro di Alessandria – a chiusura del proprio intervento ispettivo – da ragione ai lavoratori, alle loro denunce e alla tenacia della loro lotta.
Ma che cosa dice esattamente l’Ispettorato?
Parecchie cose:
1) che effettivamente, come abbiamo denunciato e documentato a più riprese, all’interno dello stabilimento sussisteva una somministrazione di lavoro illecita tra la committenza della Miliardo Yida e le aziende in appalto e che dunque i lavoratori avrebbero dovuto essere assunti direttamente dalla Miliardo Yida, senza passare attraverso appalti fittizi;
2) che i lavoratori, la maggior parte dei quali inquadrati con contratti partime, lavoravano fino a 12 ore al giorno, senza alcun giorno di riposo settimanale, sette giorni su sette;
3) che oltre un danno retributivo, i lavoratori hanno subito un danno contributivo, dato che non sono stati versati tutti i contributi dovuti, relativi all’enorme quantità di giornate e ore lavorate.Tutte cose che sapevamo già.
Tutte cose che si sapevano, ma che non si volevano sentire, nonostante siano state ripetute fino allo sfinimento ad ogni occasione ci fosse data: dal presidio davanti ai cancelli, fino ai tavoli istituzionali.
Ma questa presa di posizione da parte dell’Ispettorato ci deve far ulteriormente riflettere sul fatto di come la criminalizzazione della lotta di questi lavoratori, come spesso avvenuto sul territorio alessandrino in merito anche ad altre vertenze, sia solo funzionale (coscientemente o meno) al mantenimento e la difesa di questo sistema di sfruttamento, basato sul ricatto, il taglio salariale e l’evasione fiscale.
E allora andrebbe preso atto che le lotte che tanti lavoratori stanno articolando sul nostro territorio da alcuni anni, lungi dall’essere un problema (magari di ordine pubblico), rappresentano la soluzione per tanti operai e operaie rispetto la sempre più diffusa situazione di sfruttamento e attacco alle nostre condizioni di vita e lavoro, in modo particolare in una situazione pandemica come quella odierna, dove aziende e padroni utilizzano la situazione a loro vantaggio.
Alla luce di quanto sancito anche dall’Ispettorato di Alessandria, la lotta dei lavoratori impiegati presso lo stabilimento della Miliardo Yida non si ferma e deve proseguire con ancor più determinazione per rivendicare la completa regolarizzazione di contratti e buste paga, la stabilizzazione del personale precarizzato, ma soprattutto per intervenire sulle condizioni di sicurezza e salute di quello stesso stabilimento, denunciata quotidianamente dagli stessi lavoratori.
Già nei prossimi giorni e settimane potranno partire nuove mobilitazioni in questo senso, perché non ci accontentiamo di aver ragione, vogliamo vivere e lavorare meglio!
Ma quanto sta succedendo alla Miliardo Yida di Pontecurone deve essere d’esempio a tanti altri lavoratori e situazioni presenti sul territorio.
Con rabbia e determinazione é possibile organizzarsi, é possibile lottare, é possibile conquistarsi migliori condizioni di vita e di lavoro!
Avanti tutta!
Coordinamento provinciale S.I. Cobas Alessandria