RESISTERE VUOL DIRE CONTINUARE A LOTTARE
Nei giorni scorsi sono stati centinaia gli attestati di solidarietà e vicinanza che ci sono arrivati in merito all’indagine in corso per associazione a delinquere.
Una solidarietà concreta e tangibile, manifestatasi a Bagnoli, a Napoli e in tantissime altre località con striscioni, comunicati e/o iniziative di sostegno organizzate da tante realtà politiche, sindacali e studentesche.
Tutto ciò, al pari dei tanti messaggi di vicinanza mostrata anche da singoli abitanti, da lavoratori e studenti, non può che scaldarci il cuore.
Ringraziamo tuttə per la vicinanza manifestata, in attesa di conoscere le eventuali evoluzioni delle indagini e chi saranno gli altri indagati.
In moltə ci hanno chiesto come si possa dare una mano concreta dopo quanto accaduto.
La nostra risposta è semplice: lottare unitə, resistendo unitə agli attacchi del nemico.
Resistere vuol dire praticare e attivare processi collettivi di solidarietà, continuando però a portare avanti le battaglie che la repressione prova a scalfire.
Dai quartieri ai luoghi di lavoro, dai picchetti alle piazze con i disoccupati e i lavoratori, dalle scuole alle università, in ogni singola casa del popolo e in ogni percorso politico e di lotta, c’è bisogno di rafforzare le nostre fila per rispondere all’offensiva statale e padronale.
Gli strumenti sono molteplici, dall’istituzione di organi come l’Osservatorio Popolare per la Bonifica a Bagnoli, alle lotte sui luoghi di lavoro portate avanti assieme ai sindacati conflittuali, al rafforzamento di un fronte unico dellə sfruttatə che lotti per i propri diritti e sostenga trasversalmente le vertenze del lavoro, dellə disoccupatə e delle tante figure di lavoro non inquadrate.
Solo così chi oggi ci reprime inizierà a tremare e a temere di attaccarci.
Nei prossimi giorni sarà attivata una Cassa di Resistenza nazionale per sostenere collettivamente chi affronta processi e denunce, promuovendo la solidarietà attiva nel pagamento delle spese legali e processuali.
Questa è solo la prima e più immediata forma di sostegno e vicinanza, fondamentale ma non esaustiva.
Bisogna che un maggior numero più studentə, lavoratricə, disoccupatə, abitanti alzi la testa e si unisca per riprendersi ciò che quotidianamente gli viene tolto da Stato e padroni.
Se toccano unə toccano tuttə è un principio saldo delle nostre lotte, più sono quelli da colpire e più sarà difficile per la repressione poter anche solo pensare che colpendo qualcun di noi si fermeranno tutte le battaglie che stiamo combattendo o che combatteremo.
Giù le mani da Eddy!
Giù le mani da chi lotta!
Laboratorio Politico Iskra