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[CINA] Fattorini del cibo in sciopero per migliorare la paga e le condizioni di lavoro. La lotta dei riders Foodpanda

Riceviamo e pubblichiamo questo contributo, da cui emerge che il tipo di rapporto di lavoro e le condizioni di lavoro, i rischi e le difficoltà ad organizzarsi accomunano fattorini/driver di tutto il mondo, con situazioni aggravate nei paesi emergenti e in via di sviluppo; perciò, occorre sviluppare una rete a livello internazionale che li colleghi e rafforzi la loro capacità di difendersi: un obiettivo prioritario per coloro che si collocano su posizioni internazionaliste di classe.

LAVORATORI DELLE CONSEGNE DI CIBO DI HONG KONG

PROTESTANO

PER LA PAGA E LE CONDIZIONI DI LAVORO

Fonte: China Labor Bulletin 21/08/03 – traduzione a cura di: G. L.

Dopo gli scioperi e le proteste del mese scorso dei lavoratori delle consegne di cibo nella Cina continentale, il 15 luglio 2021 i fattorini di Hong Kong hanno organizzato una protesta fuori dalla sede della società Foodpanda.

Foodpanda è uno dei tre maggiori servizi di consegna di cibo a Hong Kong, insieme a Deliveroo e UberEats.

Durante la pandemia Foodpanda ha continuato ad abbassare le tariffe loro pagate per ogni ordine; ha accettato un numero maggiore di autisti, cosicché a quest’ultimi viene assegnato un ordine ogni poche ore, con una retribuzione molto inferiore al salario minimo legale di Hong Kong di HK$ 37,50 all’ora (4,06€).

I fattorini hanno chiesto una contrattazione collettiva con la direzione di Foodpanda su varie rivendicazioni finora rifiutate dall’azienda.

Cinque le principali richieste:

1. aumento del compenso di base per la consegna degli ordini;

2. creazione di un meccanismo di reclamo per i compensi di accettazione degli ordini;

3. stop alla rescissione dei contratti del personale ingiustificata;

4. stop al sistema di pagamento alla consegna;

5. aumento della copertura assicurativa personale contro gli infortuni.

Foodpanda ha cercato di impedire attivamente l’organizzazione sindacale della sua forza lavoro.

Agenti di Foodpanda si sono infiltrati nei gruppi di comunicazione dei rider, e quando gli autisti hanno espresso le loro critiche nei confronti dell’azienda, sono stati licenziati nel giro di due ore dopo i loro messaggi.

A seguito di uno sciopero dei fattorini nel settembre 2020, Foodpanda ha accettato di comunicare le tariffe per il servizio con una settimana di anticipo e di migliorare il supporto al servizio clienti.

Si è però riservata il diritto di modificare le tariffe retributive e ha mantenuto una condizione secondo la quale nel caso in cui le accettazioni degli ordini fossero scese al di sotto dell’85%, avrebbe limitato le tariffe a 20 HK$ (2,1€) per le consegne a piedi e a 30 HK$ (3,2€) per quelle in moto e in bicicletta.

Un fattorino ha dichiarato che di aver acquistato con il proprio denaro la bicicletta, il casco e l’uniforme; l’algoritmo di calcolo del percorso di Foodpanda non tiene conto delle deviazioni e delle pendenze; i rifiuti degli ordini sono compresi nel calcolo del prezzo base che gli autisti ricevono per ogni ordine.

Inoltre circa la metà degli ordini evasi ogni giorno sono pagati in contanti alla consegna, e devono dovevano essere consegnati alla direzione per il conteggio.

Il personale spesso sbaglia i calcoli, lasciandolo a corto di denaro.

I lavoratori possono essere licenziati senza motivo, e quando cercano di fare ricorso, il tutto procede molto lentamente con comunicazioni via e-mail, ed è raro che la risposta sia tempestiva o adeguata.

L’azienda fornisce un’assicurazione contro gli infortuni, ma i dettagli non sono trasparenti.

Come dichiarato da Foodpanda, a propria discolpa, le sue pratiche occupazionali sono comuni a tutto il settore.

Il che non fa che confermare il diffuso abuso dei diritti dei lavoratori nel settore consegne di cibo, dove le condizioni salariali vengono modificate arbitrariamente e i lavoratori sono portati al limite delle loro energie.

I lavoratori delle consegne di cibo in tutto il mondo, e ancora di più nel Sud del mondo, sono sottoposti alle stesse pressioni e stanno rispondendo con azioni collettive.

In India, ad esempio, i fattorini si sono organizzati efficacemente, mentre a Hong Kong sono ancora indietro, c’è una sola coalizione debole di attivisti in grado di organizzare limitate proteste.