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[ITALIA] Quelli che criticano il reddito di cittadinanza, ma dimenticano che… lavoro o non lavoro, dobbiamo campare

Negli ultimi mesi i percettori del #redditodicittadinanza stanno subendo un attacco senza precedenti.

Esponenti politici di destra e sinistra, giornalisti ed imprenditori continuano a ribadire che si tratti di una misura da cancellare o modificare sostanzialmente.

I detrattori identificano nel #reddito un ostacolo non di poco conto alle prossime ristrutturazioni del mondo del lavoro e al rilancio economico auspicato, un incentivo per i beneficiari a restare a casa senza cercare un lavoro, e una causa di frode allo stato perché esistono percettori che lavorano a nero continuando a ricevere quello che la Meloni, leader di fratelli d’Italia, non ha esitato a definire metadone di stato.

Ma la verità è molto diversa da quella che raccontano e scrivono in molti e in molte. Mentre la cassa integrazione per le aziende, erogata impropriamente durante questi mesi di pandemia, ammonta a 2,7 miliardi, i percettori fraudolenti del reddito di cittadinanza “costano” 4,5 milioni di euro, questo calcolando che si è registrato un aumento di oltre 500.000 unità arrivando ad oltre tre milioni di percettori solo nel 2020.

Anche la “preoccupazione” espressa dal presidente della regione Campania De Luca sulla gravissima mancanza di lavoratori stagionali è stata smentita dai numeri: in un suo rapporto l’INPS rende noto che in questa estate siano stati attivati 142.000 contratti stagionali, il numero più alto negli ultimi 8 anni.

Si dovrebbe aprire un dibattito serio intorno alla vile propaganda degli ultimi mesi che ha ritratto i percettori di sussidi come fannulloni, parassiti, imbroglioni, incapaci di “soffrire”.

Una propaganda che serve a dividere e mettere contro chi percepisce il RdC perché magari espulso dal mondo del lavoro o perché disoccupato, e lavoratori più o meno garantiti.Senza difendere una misura che è stata un ricatto per milioni di persone e che elemosina qualche briciola che pur ha permesso a molti e molte di andare avanti in questi anni di crisi economica e sanitaria, dinanzi alla ristrutturazione complessiva del sistema economico Italiano e a degli attacchi del genere è necessario smascherare queste bugie, unendosi contro chi ci affama e divide.

Lavoro o non lavoro, dobbiamo campare!

Laboratorio Politico Iskra