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[ITALIA] Lavoratori dei supermercati da “eroi” a discriminati e licenziati. Da Genova a Torino, l’organizzazione della lotta nella Gdo

Volantinaggio davanti al magazzino Conad di Quiliano, contro la chiusura e il trasferimento del magazzino, contro le minacce e gli atteggiamenti anti-sindacali dell’azienda, per rivendicare la piena applicazione del CCNL di categoria e la stabilizzazione del personale!

Dopo che decine di lavoratori hanno abbandonato le sigle confederali, organizzandosi nel S. I. Cobas, ancora Conad e Geat – fornitore del servizio sull’appalto – si rifiutano d’incontrare la nostra delegazione e avviare anche con questi lavoratori un confronto sul futuro del magazzino e sul futuro di più di 200 posti di lavoro.

Tanti lavoratori oggi leggendo il volantino, si sono fermati, chiedendoci informazioni e denunciando le pessime condizioni di lavoro e di salario presenti sul cantiere, a fronte delle quali Cgil, Cisl e Uil non hanno mai voluto muovere un dito!

Conad dopo aver spremuto i lavoratori per anni, gli dà il ben servito, dichiara non negoziabile la scelta di abbandonare il territorio savonese, intavola una finta trattativa che getta fumo sugli occhi dei lavoratori, si arroga il diritto di scegliersi pure gli interlocutori sindacali (tenendo fuori il S. I. Cobas, cioé la seconda forza sindacale nel magazzino) e chiede come clausola preliminare per ogni trattativa che i lavoratori rinuncino al loro diritto di sciopero!Ma i fatti sono più testardi dell’arroganza dei padroni e mentre nel magazzino si minaccia di licenziamento chi s’iscrive al S. I. Cobas, crescono le adesioni!

La lotta di questi lavoratori é la nostra lotta!

Avanti, per difendere salari e posti di lavoro!

Indietro non si torna!

Anche contro lo sblocco dei licenziamenti e la possibilità dei padroni di chiudere e trasferire le attività, partecipiamo e costruiamo in tutto il paese la grande giornata di sciopero generale nazionale dell’11 ottobre!

S.I. Cobas Genova


LAVORATRICI E LAVORATORI DEI SUPERMERCATI

DA “EROI” A DISCRIMINATE

Oggi il giornale La Nuova Periferia di Chivasso ha pubblicato il racconto delle lavoratrici dei supermercati Crai sulla lotta per migliorare la loro condizione, contro le discriminazioni della Panda Market – in particolare, i trasferimenti illegittimi di Denise e Manuela:

https://www.facebook.com/sicobas.torino/photos/a.877522382410153/2060644280764618/

Contro tale comportamento antisindacale, le iniziative di protesta con i presidi di volantinaggio davanti ai supermercati, hanno alzato l’attenzione sulle condizioni di sfruttamento ed opprresione delle lavoratrici dei supermercati non solo Crai ma anche di tutta la cosidetta “grande distribuzione” (Gdo).

Una problematica grave e diffusa, che ogni giorni colpisce migliaia di banconiste, cassiere, scaffalisti, guardie di vigilanza: donne, madri, mogli che devono anche confrontarsi con atteggiamenti maschilisti, provocatori e precaricatori, di responsabili e direzioni.

Ciò a solo vantaggio delle proprietà di aziende grandi e piccole – ormai, spesso multinazionali ricchissime – che grazie alla pandemia stanno “tagliando i costi” per aumentare i profitti.

Padroni senza banidera che nelle pubblicittà sembrano “convenienti” e “genuini” ma che, con la scusa dell’emergenza Covid e grazie alle leggi del governo – come lo “sblocco dei licenziamenti” – stanno attuando durissimi “piani di ristrutturazione” per attaccare il salario, la salute, i diritti e la dignità di quelle lavoratrici e quei lavoratori che, solo pochi mesi fa, venivano ipocritamente chiamati “eroi” da politici, sindacati e media.

Il caso ultimo più grave, riguarda il gruppo multinazionale Carrefour: che ha annuniciato per l’Italia un “piano di ristrutturazione” con 1800 lavoratori a rischio licenziamento, a fronte di un fatturato mondiale di 80 miliardi di euro annui.

Le lavoratrici Panda Market, con la campagna di solidarietà per il reintegro di Denise e Manuela, hanno già raccolto più di 160 firme grazie alla partecipazione di clienti, lavoratrici e lavoratori.

Queste donne lavoratrici, davanti ai supermercati Crai stanno incontrando tante persone che, iniziativa dopo iniziativa, esprimono un sostegno chiaro e forte alla loro lotta: che è la lotta di tutte le lavoratrici e i lavoratori della “grande distribuzione”, dai negozi dei supermercati ai magazzini della logistica.

Continueremo nei prossimi giorni e nelle prossime settimane a dare forza a questa lotta delle lavoratrici dei supermercati Cra, organizzando altre iniziative cui chiediamo la massima partecipazione attivare: per denunciare l’attacco in corso contro loro e tutte le lavoratrici, tutti i lavoratori dei supermercati; per organizzare una prima, necessaria risposta.

Chi tocca uno tocca tutti: prepariamoci allo sciopero generale dell’11 ottobre!

7 ottobre

S.I. Cobas Torino