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[PRATO] Vittoria dei lavoratori a Tintoria 2000. Dopo due giorni di scipero, reintegrato l’operaio licenziato ingiustamente

GRANDE VITTORIA A #TINTORIA2020

Dopo due giorni di sciopero non stop, ritirato il licenziamento di Moazzam!

TOCCA UNO TOCCA TUTTI!

  • Reintegra dell’operaio licenziato ingiustamente
  • Impegno alla puntualità nel pagamento degli stipendi
  • Apertura di un tavolo di trattativa su un piano ferie che riconosca le esigenze dei lavoratori con la famiglia all’estero

Non pagheremo la vostra guerra e la vostra crisi!

Fino alla vittoria per la pace, i diritti e una vita più bella.

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S.I. Cobas Prato e Firenze


Sciopero generale transfemminista

e contro la guerra!

In tanti ora in presidio ai cancelli della Tintoria 2020 in via Gora del Pero 44 (Macrolotto1), per rispondere al licenziamento di un nostro compagno.

Qui un anno e mezzo fa con uno sciopero a oltranza di 18 giorni i lavoratori hanno ottenuto l’applicazione del Ccnl e turni di lavoro di 8 ore x 5 giorni, cancellando un altro pezzo di schiavitù 12×7 dal distretto tessile.

Negli ultimi due mesi i lavoratori hanno subito pesanti ritardi nel pagamento degli stipendi. Lo stipendio di Gennaio è stato pagato solo dopo proteste e scioperi.

Prima di questo licenziamento si sono rivolti al sindacato altri lavoratori che continuavano ad essere impiegati per 12 ore per 7 giorni nel turno notturno.

Cosa c’entra tutto questo con la Guerra in corso in Ucraina?

È molto semplice.

Questa guerra ha aggravato la crisi energetica, con l’aumento soprattutto del costo del gas.

Oggi l’azienda vuole scaricare l’aumento dei costi sui lavoratori, cancellando i diritti conquistati con la lotta e tornare al sistema di supersfruttamento 12×7.

Per farlo ha bisogno di attaccare il sindacato e, soprattutto, fare tornare la paura tra i lavoratori che hanno alzato la testa.

Questo licenziamento non è niente altro che questo.

E non lo accetteremo.

Ai cancelli con noi ci sono due bandiere della pace.

Perche?

In questo momento è in corso una guerra che, come sempre accade, scarica tutta la sua violenza sulla popolazione per gli interessi dei ricchi e degli stati.

A pagarne le conseguenze estreme sono gli uomini e le donne sotto le bombe ma già anche chi si trova alle nostre latitudini e si trova a fare i conti con l’aumento dei prezzi.

Senza parlare del rischio di una terza guerra mondiale.

Oggi è sciopero generale per dire NO ALLA GUERRA.

Né con Putin né con la NATO.

Per la PACE.

8 marzo

S.I. Cobas Prato e Firenze